Connect with us

Cronaca

Paternò, arrestato falso maresciallo della Finanza

L’uomo aveva preso di mira diversi esercizi commerciali

Pubblicato

il

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto, a Paternò, un pluripregiudicato, disoccupato, che presso vari esercizi commerciali si qualificava falsamente come maresciallo della Guardia di Finanza. L’uomo, infatti, millantava presso le attività d’impresa in cui si recava di essere un appartenente al Corpo e ottenuta la fiducia dei commercianti, a cui prospettava anche compiti di vigilanza e controllo, ritirava la merce senza corrispettivo, fingendo di rimandare il pagamento a data successiva. Tuttavia, le attività d’indagine espletate dai (veri) finanzieri della Compagnia di Paternò hanno consentito, dopo una minuziosa attività info-investigativa e pedinamenti, di cogliere il falso appartenente al Corpo proprio nel momento in cui, nei pressi di un ottico paternese, usciva dal negozio con un paio di occhiali in mano presi indebitamente.

Mentre tentava di dileguarsi per le vie del paese, l’improbabile “maresciallo” è stato raggiunto e condotto negli uffici della Guardia di Finanza. L’esercente, confermando i fatti, denunciava l’accaduto agli “effettivi” finanzieri. Inoltre, i militari delle Fiamme Gialle etnee nel corso delle investigazioni hanno constatato come il sedicente finanziere avesse adottato lo stesso schema criminale presso ulteriori quattro attività economiche. Il responsabile, un 56enne nato a Catania e residente in provincia di Enna, è stato quindi tratto in arresto in flagranza di reato e deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di usurpazione di funzione pubbliche, sostituzione di persona e truffa. Nel processo per direttissima il giudice del dibattimento ha convalidato l’arresto.
L’attività svolta si inquadra tra i servizi svolti dal Corpo a tutela dei cittadini e delle attività economiche. In caso di dubbi relativi ad eventuali falsi appartenenti al Corpo, potrà essere sempre contattato il numero di pubblica utilità “117”.

Cronaca

Catania, spacciatori in trasferta arrestati dai carabinieri della compagnia di Piazza Dante

Complessivamente i militari hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante trovato, 230 euro, ritenuto provento attività di spaccio, è stato sequestrato.

Pubblicato

il

I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato un ragazzo e una ragazza di 19 anni, entrambi di Caltagirone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante un giro di pattugliamento che prevedeva anche ispezioni all’interno dei parcheggi pubblici per prevenire i furti di auto, i militari dell’Arma, all’interno di uno di questi parcheggi situato nei pressi di un grosso store all’ingresso della città di Catania, hanno notato due utilitarie che si muovevano con atteggiamento sospetto.

Gli investigatori hanno osservato che una delle due auto si è avvicinata al mezzo con a bordo i due occupanti e, dopo un rapido scambio, si è subito allontanata facendo perdere le proprie tracce. Il comportamento è apparso inequivocabile: si sarebbe verificato un passaggio di droga. A quel punto, i carabinieri

hanno deciso di pedinare i due soggetti per sorprenderli durante un altro scambio e ottenere maggiori conferme. Tuttavia, considerando il traffico e per evitare che potessero essere persi di vista, su Strada Cardinale di San Giorgio, in un momento in cui erano certi che non potessero più fuggire, hanno deciso di intervenire e li hanno bloccati.

Messi in sicurezza, da un primo controllo sul posto, non veniva rinvenuto nulla di illegale, quindi, gli investigatori hanno deciso accompagnati negli uffici della Compagnia di Piazza Dante per eseguire le verifiche in modo più approfondito.

In effetti, durante le successive perquisizioni personali, all’interno degli indumenti della ragazza sono stati rinvenuti 2 panetti di hashish del peso lordo complessivo di 200 grammi, mentre il ragazzo è risultato in possesso della somma di 230 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

L’attività investigativa è poi proseguita con le perquisizioni domiciliari presso le rispettive abitazioni a Caltagirone, eseguite con il supporto dei militari della locale compagnia. Presso l’abitazione del ragazzo, occultato all’interno di un cuscino nella camera da letto, è stato rinvenuto un involucro contenente ulteriori 120 grammi di hashish, oltre a un bilancino di precisione.

Complessivamente, i carabinieri hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante è stato sottoposto a sequestro.

I due giovani sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

 

Continua a leggere

Cronaca

Paternò, incendio in Piazza Nino La Russa, fiamme minacciano abitazioni

Non è stato possibile accertarne l’origine. Mentre un altro rogo. nel primo pomeriggio di ieri, ha devastato l’ex velodromo “Salinelle”, bruciando rifiuti ma anche effetti personali degli stranieri che vi abitavano fino a qualche giorno indietro.

Pubblicato

il

Fiamme nella tarda mattinata di oggi a Paternò, poco dopo mezzogiorno, in Piazza Nino La Russa, a pochi passi dalla centralissima Piazza Vittorio Veneto.  L’incendio si è sviluppato nei pressi di un’area incolta di Piazza La Russa (ex giardino Moscato) a ridosso proprio degli edifici che si trovano in Piazza Vittorio Veneto. Area incolta ricca anche di rifiuti di ogni tipo.

Il denso fumo era ben visibile da lontano. I residenti sono stati costretti a chiudere le finestre delle proprie abitazioni in quanto gli appartamenti rischiavano di essere invasi dal fumo.  Sul posto per spegnere il rogo i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Solo poco prima delle ore 14 sono state ripristinate le condizioni di sicurezza. Non è stato possibile accertare l’origine del rogo.

E’ sempre a Paternò, nel primo pomeriggio di ieri, si è sviluppato un grosso incendio all’interno dell’ex velodromo “Salinelle”. A bruciare spazzatura ma anche vestiario, appartenente ai tanti “ospiti” stranieri che fino a qualche giorno addietro alloggiavano al suo interno.

Non è stato possibile accertare la matrice del rogo che potrebbe, comunque, essere dolosa. A spegnere il rogo pompieri di Paternò con il supporto di un’autobotte proveniente dalla sede del comando provinciale di Catania.

Continua a leggere

Trending