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Cronaca

Paternò, assalta farmacia ma è bloccato da un cliente e dai carabinieri, arrestato

L’avventore, approfittando di un momento di distrazione del malvivente, un paternese di 45 anni, gli è saltato addosso fermandolo con i carabinieri che hanno subito dato man forte al cittadino

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Tentata rapina è il reato contestato ad un uomo di 45 anni di Paternò arrestato dai carabinieri della locale compagnia , in quanto considerato l’autore di un colpo andato male ai danni della farmacia “Fresta” sita in via Petrarca.

Bandito che non ha potuto metter a segno la rapina perchè bloccato da un cliente della farmacia.  Ricostruendo i fatti il malvivente, armato di  un grosso coltello e con il volto travisato, ha  fatto irruzione nella farmacia  a ridosso dell’orario di chiusura,  intorno alle 12.45, terrorizzando così i clienti presenti in quel momento, scavalcando il bancone ed intimando ai dipendenti di consegnare tutto il denaro custodito in cassa.

Immediato l’invio, da parte della centrale operativa di Paternò che ha ricevuto l’allarme, di una Gazzella dell’Arma già impiegata in un servizio di pattugliamento nel territorio che ha raggiunto la farmacia.  Sono stati attimi di grande tensione ma provvidenziale, a questo punto, è stato il “senso civico” di un cliente che, coraggiosamente ha colto il momento più opportuno per intervenire e saltare alle spalle del rapinatore che perdeva l’equilibrio cadendo a terra. Nel frangente sono giunti i carabinieri che hanno subito dato man forte al cittadino, immobilizzando e mettendo in sicurezza il rapinatore.

Dopo aver verificato che l’avventore non avesse subito alcun tipo di lesione o danno fisico, i militari hanno recuperato l’arma che impugnava il malvivente, un coltello da cucina della lunghezza di 22 centimetri e la manica di una camicia, utilizzata dal rapinatore per celare il volto durante la sua “incursione” all’interno della farmacia. L’uomo é stato condotto in carcere e l’arresto è stato convalidato.

Cronaca

Zafferana Etnea, 19enne arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio

I cani antidroga, all’interno di una tracolla, hanno permesso di rinvenire 13 dosi di marijuana di tipo “skunk” già pronte per la vendita e altre 28 dosi ancora da confezionare oltre che un bilancino di precisione.

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A seguito di un’indagine certosina i Carabinieri hanno arrestato un 19enne di Zafferana Etnea per detenzione di droga ai fini di spaccio.  Il giovane è stato individuato dai militari dell’arma incuriositi dal continuo via vai dalla sua abitazione situata in via Cassone.

A seguito di servizi di appostamento e verifiche atte ad approfondire il profilo del ragazzo, i carabinieri con l’ausilio dei colleghi del nucleo cinofili di Nicolosi e dei cani antidroga “King” e “Ciro” hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione. Alla vista dei militari e, ancor di più, dei cani, il giovane ha da subito manifestato un evidente stato di agitazione e nervosismo, tanto da non riuscire quasi a proferire parola.

I cani, entrati immediatamente in azione, si sono diretti verso la cucina, dove hanno puntato con insistenza un marsupio poggiato sul tavolo, che è stato recuperato dal conduttore cinofilo. Aperta la tracolla, al suo interno sono state rinvenute 13 dosi di marijuana di tipo “skunk” già pronte per la vendita e altre 28 dosi ancora da confezionare oltre che un bilancino di precisione.

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Cronaca

Paternò, indagato imprenditore di 44 anni per omessa dichiarazione e autoriciclaggio

Disposto il sequestro preventivo di beni per un importo di euro 2.362.900,52, ossia denaro contante, somme giacenti sui conti correnti bancari, quote societarie, un autoveicolo, un motociclo, due ciclomotori e criptovalute giacenti in un portafoglio virtuale

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A Paternò Finanzieri della locale compagnia hanno sequestrato beni per 2,3 milioni di euro nei confronti del titolare di una ditta individuale attiva nel settore della vendita di contratti energetici e telefonici per presunti ricavi non dichiarati per oltre 12 milioni di euro e una conseguente evasione d’imposta per oltre 5,5 milioni di euro.

L’imprenditore di 44 anni è indagato per omessa dichiarazione e autoriciclaggio. Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip su richiesta della Procura su indagini della compagnia della guardia di finanza di Paternò basate anche sull’analisi di documenti acquisiti tramite le amministrazioni finanziarie lituane e tedesche. Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe “predisposto un complicato sistema di autoriciclaggio, anche attraverso piattaforme di cambio valuta virtuale (exchange di criptovalute), con una banca con sede in Lituania, per un controvalore di circa un milione di euro”.

L’istituto di credito in questione, ricostruisce la Procura di Catania, è stato poi “chiuso dalle autorità locali per violazioni in tema di antiriciclaggio e di contrasto del finanziamento al terrorismo”. Il Gip, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo anche per equivalente, di somme, beni, disponibilità finanziarie e altre utilità in uso all’indagato e sino alla concorrenza della somma di 2.362.900,52 euro, valore corrispondente all’evasione al netto degli importi derivanti da accertamento induttivo valevoli esclusivamente in ambito amministrativo-tributario.

L’attività di polizia giudiziaria, eseguita dai finanzieri della compagnia di Paternò col personale del nucleo speciale Tutela privacy e frodi tecnologiche, ha permesso di sottoporre a sequestro penale denaro contante, somme giacenti sui conti correnti bancari, quote societarie, un autoveicolo, un motociclo, due ciclomotori e criptovalute giacenti in un portafoglio virtuale.

 

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