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Cronaca

Paternò, contrasto da parte dei carabinieri al fenomeno della guida in stato d’ebrezza

A seguito dell’attività svolta nel comune paternese e in quello di Belpasso sono scattate denunce e anche sanzioni

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A Paternò e Belpasso tolleranza zero da parte dei carabinieri della locale compagnia impegnati a contrastare i fenomeni di devianza giovanile e la guida in stato d’ebrezza. Cosi l’altra sera i militari dell’Arma hanno inizialmente posto la loro attenzione alla prevenzione delle violazioni al Codice della Strada, al fine di poter scongiurare incidenti e tutelare l’incolumità degli utenti della strada, sensibilizzandoli circa l’indispensabilità del rispetto delle norme, per la loro e altrui sicurezza.  Per raggiungere l’obiettivo fissato, i posti di controllo sono stati collocati prevalentemente lungo l’arteria stradale SS121 e lungo le strade d’acceso alla zona industriale di Piano Tavola. Durante queste attività, è stato utilizzato anche l’etilometro, al fine di accertare il quantitativo preciso di alcol nel sangue degli automobilisti.  Nel complesso, sono state identificate 64 persone, controllati 48 veicoli ed elevate 12 multe per un importo complessivo di 11.750€. Tra gli automobilisti indisciplinati, un giovane belpassese è andato incontro al sequestro della macchina, una Fiat Panda e al ritiro della patente, perché sottoposto al controllo con l’etilometro, è stato trovato con un tasso alcolemico di 0,55 g/l  superiore ai limiti consentiti dalla Legge.

Nel corso di un posto di controllo, è stato inoltre fermato un 23enne paternese alla guida della sua Volkswagen Golf, che a causa del suo atteggiamento sospetto ed ostile (avrebbe risposto ai carabinieri che era superfluo quel controllo e che stavano perdendo solo tempo)  ha indotto i militari ad approfondire gli accertamenti. È quindi scattata la perquisizione, che ha permesso di recuperare un coltello a serramanico con una lama lunga 9 cm, nascosto nel cruscotto, e una mazza da baseball, tenuta all’interno del bagagliaio. Ovviamente il giovane ha subito cambiato i toni ed il suo atteggiamento, da riluttante, è divenuto più mite, non riuscendo comunque a giustificare il fatto che circolasse armato in quel modo. I carabinieri lo hanno pertanto denunciato per porto abusivo di armi bianche.  Dalle arterie stradali periferiche, i controlli si sono poi spostati nel centro cittadino, dove sono stati passati al setaccio bar e attività commerciali.  All’esito delle verifiche, i carabinieri hanno segnalato alla Prefettura 5 giovani, controllati nella centrale Via Vittorio Emanuele di Paternò all’esterno di un bar, poiché trovati in possesso di alcune dosi di marijuana, che sono state sequestrate. I ragazzi sono stati quindi segnalati alla Prefettura di Catania quali assuntori di sostanze stupefacenti.

Cronaca

Catania, braccialetto elettronico per un 39enne che minaccia la moglie

A denunciare l’uomo alle forze dell’ordine la segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’indagato che ha chiamato la consorte

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La Procura di Catania ha indagato un 39enne per di atti persecutori aggravati, applicando nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie e installazione del cosiddetto braccialetto elettronico.  Le indagini sono state avviate dalla segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’uomo che lo aveva dimenticato a casa, quest’ultimo ha chiamato  la moglie e l’avrebbe minacciato pesantemente. A fine chiamata il proprietario del telefonino, che ha sentito la conversazione, preoccupato ha allertato la polizia postale con una mail.

Le indagini hanno permesso di identificare la donna, che era la titolare dell’utenza telefonica che era stata chiamata dall’indagato. I poliziotti hanno ascoltato la signora, madre di minorenni, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione. È emerso che l’indagato avrebbe minacciato la donna con frasi come “se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”. L’uomo avrebbe, inoltre, tempestato la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.  Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia postale hanno consentito alla Procura di Catania di richiedere e ottenere dal Gip la misura cautelare nei confronti dell’indagato.

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Cronaca

Paternò, incidente sulla SS284 tre mezzi coinvolti con diversi feriti

Il sinistro poco prima delle ore 22 nel tratto della statale compreso tra il bivio di Scalilli e Santa Maria di Licodia

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foto repertorio

E’ attualmente chiusa in entrambe le direzioni di marcia la statale 284 (Paternò- Randazzo) con il traffico letteralmente impazzito, a seguito di un incidente registratosi questa sera poco dopo le 21.45 nel tratto compreso tra il bivio di Scalilli e Santa Maria di Licodia. La dinamica del sinistro è ancora poco chiara e ha visto il coinvolgimento di due autovetture e di un mezzo pesante, il quale si è messo di traverso occupando entrambe le carreggiate.  Una delle due autovetture sarebbe capottata.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò che hanno messo in sicurezza i mezzi incidentati e aiutato le persone rimaste ferite: si tratta delle due conducenti delle due auto una Citroen C3 e una Lancia Y.   Presenti anche diverse ambulanze del 118 che hanno trasportato i feriti negli ospedali della zona: al San Marco e Policlinico a Catania.  Per i rilievi del caso i carabinieri della compagnia di Paternò.

 

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