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Cronaca

Paternò, controlli contro lo sfruttamento del lavoro, denunciato 64enne

I carabinieri del NIL hanno effettuato verifiche sui 6 lavoratori dalle quali è emerso che ben 5 di loro erano cittadini stranieri irregolari e impiegati totalmente “in nero”

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A Paternò i militari dell’Arma del locale comando stazione, impegnati in un servizio di controllo volto sia a garantire il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro che a prevenire e contrastare il fenomeno del “caporalato”, hanno denunciato un 64enne di Paternò perché ha impiegato nei campi lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno.

L’operazione dei carabinieri si è concentrata su un agrumeto in località Gerbini, dove i militari hanno individuato 6 lavoratori – 1 italiano e 5 stranieri – intenti nella raccolta degli agrumi.  Gli accertamenti hanno rivelato che il 64enne responsabile dell’attività aveva ingaggiato i lavoratori senza che la sua ditta fosse nemmeno iscritta alla Camera di Commercio.

Gli investigatori del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno approfondito le verifiche sui 6 lavoratori dalle quali è emerso che ben 5 di loro erano cittadini stranieri irregolari e impiegati totalmente “in nero”, facendo emergere una grave violazione delle normative sul lavoro. L’uomo è stato denunciato a piede libero e a suo carico è stata elevata un’ammenda di 6.400 euro e una maxi sanzione per 23.550 euro con il conseguente recupero di €. 9.600 euro di contributi Inps e Inail.

La strutturata campagna di contrasto al fenomeno del caporalato, predisposta dal Comando Provinciale di Catania con la costituzione di squadre ispettive composte dai Carabinieri dei reparti territoriali e personale specializzato del N.I.L., proseguirà per tutto il periodo della raccolta di agrumi per tutelare  i diritti e la sicurezza dei lavoratori.

Il caporalato, che si manifesta proprio con lo sfruttamento della manodopera attraverso impieghi irregolari e privi di tutele, rappresenta una grave violazione delle normative sul lavoro. Per questo, i Carabinieri potenzieranno i controlli nelle aree a forte vocazione agricola, dove il rischio di sfruttamento della manodopera è più elevato, per contrastare ogni forma di illegalità nel settore.

 

Cronaca

Catania, arrestato dai carabinieri un 54enne incensurato, nascondeva armi in casa

Scovate 3 carabine tipo guerra e una pistola a salve modificata nella canna e nel tamburo per renderla offensiva e altamente letale, oltre a 7 proiettili calibro 7,65

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Nascondeva armi clandestine in un deposito ubicato nel quartiere di San Cristoforo, a Catania.  In manette ad opera dei carabinieri della compagnia di Piazza Dante c’è finito un 54enne incensurato catanese.

I militari, a seguito di un’attività info investigativa che li aveva messi sulle tracce dell’uomo, hanno avviato una serie di pedinamenti nei quali è venuto fuori che il 54enne, formalmente residente a Vaccarizzo, si aggirava spesso nel popoloso quartiere del centro catanese, recandosi all’interno di un vecchio garage, nel quale permaneva anche ore intere. Per scoprire cosa “bolliva in pentola” gli investigatori hanno deciso di intervenire e, in dopo essersi organizzati in più squadre di intervento, hanno deciso di controllare accuratamente dapprima la sua abitazione e subito dopo il garage in questione.

Alla vista dei militari, l’uomo ha dapprima negato di avere in uso quel deposito, ignaro che i carabinieri lo seguivano da giorni, e questo suo atteggiamento non ha fatto altro che confermare che quella seguita dagli investigatori era la pista giusta.

Una volta entrati nel deposito i militari hanno scovato 3 carabine tipo guerra e una pistola a salve modificata nella canna e nel tamburo per renderla offensiva e altamente letale, oltre a 7 proiettili calibro 7,65.  Il controllo delle 3 armi ha permesso di accertare, inoltre, che si trattava di armi clandestine, perché non censite nella banca dati nazionale.  Le armi e le munizioni rinvenute sono state sequestrate e inviate al R.I.S. dei Carabinieri di Messina per le ulteriori necessarie indagini di laboratorio. Mentre l’uomo è stato arrestato.

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Cronaca

Catania, con la droga nel sottosterzo dell’auto, arrestato 22enne

Trovati 5 involucri contenenti 42 grammi di marijuana e un involucro contenente 6 grammi di hashish

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La  trasferta di un pusher di 22 anni, da Trecastagni a Catania, è andata in fumo grazie all’intervento della Polizia di Stato. Il giovane è stato fermato per un controllo dagli agenti di una volante nella zona Cibali.  I poliziotti hanno visto transitare il giovane a bordo di un’auto, nei pressi dello stadio “Massimino”, e gli hanno intimato l’alt per compiere alcuni accertamenti di routine.

Non appena il 22enne ha abbassato il finestrino, gli agenti hanno avvertito un forte odore di marijuana e hanno provveduto a perquisire il giovane e a compiere approfondite verifiche all’interno dell’auto dove, nel vano del sottosterzo, sono stati trovati 5 involucri contenenti 42 grammi di marijuana e un involucro contenente 6 grammi di hashish.

I controlli sono stati estesi anche alla sua abitazione, a Trecastagni, per verificare l’eventuale presenza di ulteriore sostanza stupefacente. Nel baule della sua camera da letto, sono stati trovati ulteriori 7 grammi di marijuana, contenuti in un involucro avente le stesse caratteristiche di confezionamento di quelli trovati in auto. Tutta la droga rinvenuta è stata sequestrata. Il 22enne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Sentito il PM di turno, il pusher è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.

 

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