Che fine hanno fatto i lavori per la riqualificazione dell’ex velodromo Salinelle che dovrebbe diventare un centro sportivo polifunzionale? A chiederlo è il gruppo consiliare di Fratelli D’Italia, il quale ha presentato una interrogazione indirizzata al sindaco Nino Naso.
“L’impianto allo stato attuale risulta essere in pessime condizioni igienico-sanitari e trasformato come centro ricovero di fortuna per extracomunitari senza fissa dimora. Si è più volte detto che l’ex Velodromo Salinelle di Paternò sarebbe diventato un centro sportivo polifunzionale di primo livello- si legge nell’interrogazione- Grazie ad un importante intervento finanziato dai fondi PUI (piani urbani integrati). Detti lavori di ristrutturazione e ammodernamento avrebbero dovuto avere inizio a gennaio del 2025, per poi essere completati ad ottobre 2026, così come dichiarato dal primo cittadino in più interviste” dicono i consiglieri di Fratelli d’Italia.
Il capogruppo del partito di Giorgia Meloni, Alfio Virgolini, attraverso l’interrogazione chiede al sindaco Naso di “conoscere quali siano stati i motivi che non hanno permesso sin dal mese di gennaio l’inizio dei lavori, a chi dovrà essere addebitata la responsabilità del ritardo, quali azioni verranno intraprese nei confronti dei responsabili e quale sarà la tempistica aggiornata per l’inizio dei lavori e la loro conclusione”.
Nello scorso mese di febbraio si sono registrati i primi interventi dentro l’ex velodromo, propedeutici all’avvio dei lavori, destinati alla riqualificazione dell’intero impianto sportivo. Tecnici di una ditta specializzata hanno effettuato una serie di lavori di carotaggio per tastare la “stabilita” della tribuna che si affaccia su Via dello Stadio.
Il sindaco Nino Naso, rispondendo all’interrogazione, ha evidenziato che “non ci sono problemi per i lavori di riqualificazione dell’ex velodromo, c’è solo un preciso iter burocratico da seguire. La struttura sarà un centro sportivo polifunzionale di primo livello”.
Naso ha evidenziato che l’appalto è stato vinto dalla ditta Pizzarotti la quale non solo doveva procedere alla realizzazione dei lavori ma prima doveva procedere alla elaborazione del progetto esecutivo. “Al comune di Paternò è stata richiesta ulteriore documentazione per l’elaborazione del progetto esecutivo ed entro oggi che era il termine ultimo trasmetteremo quanto richiestoci. Successivamente partiranno i lavori” ha detto Naso senza specificare in quale periodo.
Il primo cittadino ha specificato che nel novembre del 2021 il comune di Paternò ha aderito ad un finanziamento, grazie ai Piani Urbani integrati ai comuni di Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia e Ragalna per un progetto relativo alla rigenerazione delle aree dismesse del tracciato ferroviario dell’ex ferrovia circumetnea. Un finanziamento complessivo di 14 milioni di euro con Adrano comune capofila. Al comune di Paternò sono andati 5 milioni e 200 mila euro da utilizzare per il recupero della struttura sportiva da decenni abbandonata e diventata col tempo ricovero per i senza fissa dimora.
Il progetto prevede per Adrano la riqualificazione delle aree degradate della città e dove i lavori sono già iniziati. A Biancavilla si realizzerà un hub con un parcheggio scambiatore sito nella zona “Casina”. A Paternò si rigenererà, per l’appunto, l’area sportiva e degradata dell’ex velodromo; a Santa Maria di Licodia si punta alla rigenerazione urbana dell’area che attraversa la città e destina il tratto della FCE alla collettività; Ragalna invece sarà uno scambio intermodale come porta dell’Etna per Paternò e Santa Maria di Licodia.