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Paternò, il bilancio di fine anno del gruppo Fratelli D’Italia

“La nostra Deputazione ci riempie di gioia e soddisfazione nell’essere stati lungimiranti promotori di iniziative atte a far crescere il nostro territorio” dicono i componenti del partito di Giorgia Meloni

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Conferenza stampa questa mattina nella sede di Fratelli d’Italia a Paternò, sita in Piazza Indipendenza, da parte del gruppo consiliare; un incontro con la stampa per illustrare il bilancio di un anno di attività svolta dal gruppo consiliare e dal partito sia a livello nazionale che regionale. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini, Salvo Tomasello, Ionella Catena, Giovanni Piana(quest’ultimo oggi ha protocollato le dimissioni da consigliere),Tuccio Paternò, Mariabarbara Benfatto, Lorenzo Terranova, Salvatore Frisenna e Gabriele Di Fazio, nonche il coordinatore comunale del partito Angelo Calenduccia, hanno fatto un bilancio sugli obiettivi prefissi e sui risultati raggiunti “grazie al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno e al Deputato Nazionale Francesco Ciancitto (presente oggi alla conferenza stampa).

La nostra Deputazione ci riempie di gioia e soddisfazione nell’essere stati lungimiranti promotori di iniziative atte a far crescere il nostro territorio- si legge in una nota stampa- riuscendo altresì ed in poco tempo a far destinare cospicui finanziamenti alla nostra Città”.  I componenti del partito di Giorgia Meloni hanno specificato i tipi di interventi che sono stati finanziati.  Per quanto riguarda i finanziamenti a livello nazionali Fratelli d’Italia parlano del completamento di una tratta della metropolitana Misterbianco-Paternò per un importo che ammonta a circa 720 milioni di euro e il raddoppio della SS.284 Paternò-Scalilli per un importo che ammonta a circa 200 milioni di euro.

Per i “finanziamenti regionali notiamo che nelle variazioni di bilancio 2024  della recente finanziaria sono assegnati contributi che ammontano ad un importo di oltre 1.600.000,00 euro – si legge in una nota stampa- mirati e destinati alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza di un’ala della chiesa di Santa Barbara, alla messa in sicurezza e ristrutturazione della chiesa Madonna del Carmelo, al restauro e al completamento della chiesa del Pantheon, ai lavori di riqualificazione della Palestra di via Bologna, alla compartecipazione per i contenziosi aperti afferenti l’Ipab Salvatore Bellia, alla messa in sicurezza di Casa Coniglio, ai festeggiamenti della Santa Patrona Barbara. Infine nella ultima finanziaria regionale 2025 appena approvata, è stata destinata la somma di 600.000 euro utili alla realizzazione di una elisuperficie H24, ovvero di una pista per l’elisoccorso da far sorgere nei terreni di proprietà del Comune adiacenti il Presidio Ospedaliero SS. Salvatore di Paternò.

Per tutto ciò, si auspica che l’attuale amministrazione eviti di far perdere detti trasferimenti regionali per inerzia o incompetenza.  Ciò premesso, il partito ed il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia intendono precisare di essere sempre stati oppositori costruttivi e di non essere mai stati complici dell’attuale fallimento amministrativo e del persistente stato comatoso, di abbandono e di degrado in cui versa la nostra martoriata Città” si chiude così la nota stampa di Fratelli d’Italia.

Al nostro microfono il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini:

Chiesa

Paternò, processione “Bambino Gesù” fischiata da stranieri, indignazione in città

Alcuni consiglieri comunali hanno chiesto la convocazione di una seduta urgente dell’assise civica

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foto ALFIO SPAMPINATO

Chiedono una convocazione urgente e straordinaria del consiglio comunale, alcuni consiglieri comunali appartenenti ai gruppi Paternò On, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Richiesta avanzata al presidente del consiglio Marco Tripoli e al sindaco Nino Naso. Al centro i tristi fatti verificati durante la processione del Bambino Gesù dello scorso 1gennaio in città.

In quella occasione un gruppo di extra comunitari presenti in piazza Indipendenza avrebbe cominciato ad “inveire con urla e fischi al passaggio della processione” alla quale partecipava anche il primo cittadino paternese.  È inutile dire quanto sia sentita per la comunità tutta, la celebrazione del primo  gennaio ed è facile intuire quello che ha provocato tra i fedeli presenti questo atto indicibile.

Per questo i consiglieri richiedenti hanno chiesto urgentemente un dibattito sull’accaduto al fine di verificare i fatti per comprendere le dinamiche e le responsabilità; la Tutela delle tradizioni per garantire il rispetto delle celebrazioni religiose, simbolo della nostra identità storica e culturale e la Promozione del dialogo con le forze armate al fine di individuare percorsi di soppressione di questi eventi, intensificazione dei controlli sui soggetti che tutte le sere stazionano da piazza Indipendenza a Piazza Regina Margherita, sensibilizzazione dei responsabili delle comunità religiose di extracomunitari e integrazione per prevenire ulteriori tensioni sociali.

“Riteniamo urgente – scrivono nella richiesta di convocazione- affrontare l’accaduto non solo per rassicurare la cittadinanza, ma anche per definire eventuali interventi da adottare a tutela della convivenza civile, del rispetto delle tradizioni religiose del nostro territorio e della sicurezza dei nostri concittadini”. I consiglieri chiedono al presidente del consiglio e al sindaco di invitare alla seduta di consiglio i dirigenti rispettivamente di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale di Paternò e della Polizia di Stato di Adrano oltre che il vicario Padre Salvatore Alì e Padre Salvatore Patanè. Il caso è stato portato alla luce dal quotidiano “La Sicilia”.  Sul caso è intervenuto il deputato nazionale Francesco Ciancitto il quale sul quotidiano ha dichiarato che “bisogna intervenire con azioni mirate e sarebbe utile attivare la zona rossa, come accade in altre città in Italia, a tutela dei cittadini”. Il sindaco Nino Naso ha annunciato, sempre su “La Sicilia” che saranno “valutate le azioni da mettere in atto per eliminare le situazioni di pericolo” Rhida Khemiri, punto di riferimento per la comunità islamica a Paternò, parlando con La Sicilia, ha detto che “rispettiamo tutte le religioni e vogliamo ringraziare i paternesi che da sempre accolgono con grande slancio gli stranieri, dandoci tutto il loro supporto. Non vogliamo che l’azione di pochissime persone possa fermare il cammino verso l’integrazione che da anni stiamo percorrendo. Chi è ostile verso la comunità che ci ospita non è qui benvenuto”

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Cronaca

Calcio serie D, Daspo per 3 tifosi del Paternò eseguito dalla Polizia di Adrano

Per due tifosi il provvedimento è della durata di un anno, mentre per il terzo la durata del divieto è di quattro anni, in quanto l’uomo era stato già precedentemente colpito da un medesimo provvedimento

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Lo scorso 17 novembre, nel corso del derby del campionato di serie D, girone I, tra le compagini del Paternò e dell’Acireale, dalla curva sud dello stadio Falcone Borsellino di Paternò alcuni tifosi appartenenti al gruppo ultras del Paternò Calcio hanno acceso diversi fumogeni nel corso dell’incontro.

Personale della polizia scientifica del Commissariato di Adrano, impiegato nel servizio di ordine pubblico, è riuscito a riprendere il momento in cui alcuni degli ultras di casa tenevano tali artifizi pirotecnici accesi in mano. Nei giorni successivi alla partita, il medesimo personale ha proceduto alla visione delle immagini registrate, riuscendo ad individuare in modo chiaro alcuni soggetti resisi responsabili dell’accensione dei fumogeni, rendendo così possibile avviare l’attività investigativa finalizzata all’identificazione degli ultras.

Così, la successiva attività svolta da personale della Uigos del Commissariato ha consentito di giungere all’identificazione di tre degli autori del gesto e di deferirli all’Autorità Giudiziaria per l’utilizzo di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive.

I tre soggetti, inoltre, sono stati segnalati alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catania per l’emissione nei loro confronti dei provvedimenti di Daspo da parte del Questore. Alla luce di quanto accertato sono stati, quindi, emessi dal Questore di Catania i provvedimenti nei confronti dei tre ultras, ai quali è stato fatto divieto di poter accedere alle manifestazioni sportive.

Per due di essi il provvedimento è della durata di un anno, mentre per il terzo la durata del divieto è di quattro anni, in quanto l’uomo era stato già precedentemente colpito da medesimo provvedimento per gli incidenti provocati lo scorso settembre in occasione della partita di Coppa Italia di Serie D tra il Paternò e la Nuova Igea Virtus.

 

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