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Associazionismo

Paternò, il gruppo scout Agesci “Paternò 2” festeggia i 40 anni di attività nel territorio

Questo pomeriggio si concluderanno le celebrazioni e sarà un momento condiviso con la comunità parrocchiale dello Spirito Santo e con l’Unitalsi che festeggerà i 120 anni di servizio

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A Paternò si concluderanno questo pomeriggio le celebrazioni per il quarantesimo anniversario della fondazione del Gruppo Scout Agesci Paternò 2 (da decenni attivo nel quartiere Ardizzone). Festeggiamenti all’interno della chiesa dello Spirito Santo di Viale dei Platani. Un intreccio di storie di vita, di emozioni condivise, di legami indissolubili racchiuse nello slogan dell’evento “40 anni di legami”. Migliaia i ragazzi paternesi che, in questi decenni, si sono formati grazie alla proposta educativa di Lord Robert Baden Powell -fondatore dello scoutismo in ambito mondiale- e che poi l’hanno trasposta e testimoniata, attivamente, nella vita di ogni giorno. Un momento di gioia condiviso con l’intera comunità parrocchiale e con l’Unitalsi di Paternò, presieduta da Salvatore Allegra, che in tale circostanza festeggerà i 120 anni di servizio verso il prossimo più bisogno. Il via alle 16.30 di oggi pomeriggio nella sede dell’Unitalsi, in viale dei Platani, da dove muoverà una processione con il simulacro della Madonna di Loreto (realizzata dall’artista paternese Pier Manuel  Cartalemi) in direzione della parrocchia Spirito Santo.

Ad accoglierla, alle 17.30, l’Arcivescovo di Catania, S.E. Mons. Luigi Renna. Seguirà una preghiera di ringraziamento, l’incoronazione del simulacro della Madonna e l’accezione di un grande albero di Natale, allestito sul sagrato della chiesa a cura della Comunità Rover e Scolte del Gruppo Paternò 2. La serata proseguirà alle 18.30 con la celebrazione di una S. Massa, officiata Padre Salvatore Alì, parroco dello Spirito Santo, assistente ecclesiastico del Paternò 2 e capo scout, per poi concludersi con una grande festa comunitaria, nel corso della quale sarà possibile visitare una mostra fotografica celebrativa dei quarant’anni e partecipare alle attività proposte dai giovani del Paternò 2. Presenzieranno all’evento l’assessore comunale Giovambattista Caruso, in rappresentanza del sindaco Nino Naso, impossibilitato a partecipare per precedenti impegni assunti fuori sede; i capi dei Gruppi Scout Agesci e Fse di Paternò; i capi della Zona Etna-Alto Simeto; i “vecchi capi” del Gruppo Paternò 2.

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Paternò, sabato il “Festival del Volontariato”

Tante le iniziative in programma

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Il prossimo sabato 26 ottobre 2024, a Paternò presso l’Ex Macello, si terrà il tanto atteso Festival del Volontariato, un evento organizzato per promuovere la sostenibilità ambientale e il ruolo fondamentale del volontariato nella comunità. L’iniziativa, che vedrà la partecipazione di 23 Enti del Terzo Settore (ETS), è coordinata dal Centro Servizi Volontariato Etneo (CSVE), con l’obiettivo di sensibilizzare il territorio verso temi di grande rilevanza come il riciclo, la tutela ambientale e la promozione delle energie rinnovabili. La scelta della location, l’Ex Macello di Paternò, non è casuale. Questo spazio, che in passato ha avuto una diversa funzione, oggi diventa simbolo di rigenerazione urbana. Il Festival si propone, infatti, come primo passo per il recupero e la riqualificazione dell’area, grazie al lavoro continuo e sinergico dei volontari che, nel tempo, potranno ridare nuova vita a questo luogo attraverso iniziative sostenibili. Dalle ore 17.00, i partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a numerosi laboratori e attività interattive, tra cui: Laboratorio di riciclo creativo, Tavola rotonda sul compostaggio di comunità, Quiz sull’uso della plastica e momenti di sensibilizzazione ambientale.

Sarà inoltre possibile assistere a dimostrazioni pratiche di interventi d’emergenza in ambulanza, effettuare controlli della pressione arteriosa e glicemia, e scoprire le Comunità Energetiche di Paternò, Belpasso e Ragalna. La serata sarà arricchita da concerti, con l’esibizione del Maestro Coniglio con Ensemble Medievales Aetnei, degli artisti locali Dinastia, Diotima e Rita Corsaro. Alle ore 20.00, un food social con prodotti tipici siciliani permetterà di concludere la giornata in un’atmosfera conviviale. Un evento ricco di opportunità e impegno, che rappresenta un’occasione preziosa per rafforzare la collaborazione tra cittadini, volontari e istituzioni, dimostrando come il volontariato possa davvero fare la differenza.

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Pedara, inaugurati immobili confiscati alla mafia e riassegnati al volontariato

Assegnatari le associazioni Ultreya Pedara, Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, Misericordia Pedara e Oratorio Salesiano APS

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“Non abbiate paura di avere coraggio”, quel coraggio che quotidianamente deve spingere la società civile di dire il proprio “no” alla mafia e alla criminalità. Un coraggio che è stato più volte esaltato oggi, a Pedara, durante l’inaugurazione degli immobili confiscati definitivamente alla criminalità organizzata (3 appartamenti e 2 box auto) il 4 ottobre 2009 e riconsegnati alla comunità attraverso l’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati Confiscati all’Associazione temporanea di scopo formata da Ultreya Pedara, Comitato delle Misericordie di Catania, Misericordia di Pedara e Oratorio Salesiano APS. Immobili edificati dalla ditta Rizzo Costruzioni SRL, riconducibile alla cosca mafiosa dei Laudani e gestita dall’imprenditore Carmelo Rizzo prestanome di Alfio Laudani, dell’omonimo clan, fatto poi uccidere con due colpi di pistola alla testa e il corpo dato alle fiamme insieme ad un cumulo di copertoni quando si iniziò a vociferare di una possibile collaborazione di Rizzo con la giustizia.

«La restituzione di patrimoni e ricchezze della criminalità alla collettività» ha commentato il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi «è un’opportunità di un impegno comune e civile. Non è solamente una vittoria contro la criminalità ma anche uno strumento per uno sviluppo del territorio. Non è solo un percorso economico ma anche culturale e sociale. Questo bene dato oggi ha le finalità culturali e rispetta pienamente l’impegno di tutti nel solco della legalità». Una giornata importante non solo per la comunità pedarese ma per tutto il mondo del volontariato catanese. A tagliare il nastro della struttura, tra gli altri, anche Sua Eccellenza il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi insieme ad Annalisa Schillaci presidente dell’associazione Ultreya Pedara, Silvia Losco Dirigente del Servizio programmazione degli interventi e gestione Albo del Dipartimento delle politiche giovanili e del Servizio Civile Giuliana Cosentino dirigente della sede secondaria di Reggio Calabria dell’ANBSC. Un taglio tutto “in rosa”, per mettere in risalto il ruolo delle donne nelle posizioni di leadership.

«Abbiamo voluto restituire questi beni alla collettività realizzando al loro interno una biblioteca, un’aula studio, un auditorium e in caso di calamità di Protezione Civile l’intera struttura sarà messa a disposizione delle strutture operative del Sistema di Protezione civile. Ancora una volta, oggi, la mafia non ha vinto» ha spiegato Annalisa Schillaci presidente dell’ente capofila. A commentare positivamente la giornata anche il Presidente del Comitato delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano. «Oggi anche il volontariato più antico d’Italia, quello delle Misericordie, è protagonista in questa importante giornata. Fare volontariato è sinonimo anche di essere cittadini attivi in una società che deve sempre più puntare a mettere in disparte tutte quelle forme di criminalità e di atteggiamenti mafiosi che tanto deturpano la nostra amata Sicilia. Una parte degli immobili inaugurati, diventa da oggi la casa per tutti i volontari delle Misericordie di Catania».

Un “Centro polifunzionale per le attività sociali, culturali e di Protezione Civile” – questa la destinazione dell’immobile – ripristinata nella sua funzionalità e nella sua struttura, grazie sia ad un contributo da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati Confiscati sia grazie alle donazioni ricevute da aziende del territorio. All’interno degli immobili, anche un’area dedicata alle vittime della criminalità, un vero e proprio “Museo della Legalità”, dove sono presenti trentaquattro fotografie in bianco e nero che riportano il nome, il cognome e la data di morte di giornalisti, giudici, forze dell’ordine in servizio di scorta, semplici cittadini e imprenditori che hanno denunciato o soggetti uccisi per vendetta o errore, assassinati per mano della mafia. Nella parete opposta, foto di volontari e studenti che hanno contribuito al recupero della struttura. Presenti all’inaugurazione diverse autorità civili, politiche e militari del comprensorio. L’inno nazionale di apertura è stato eseguito dagli studenti dell’ICS Casella di Pedara.

 

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