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In Primo Piano

Paternò, il PD denuncia insicurezza mezzi di trasporto su cui viaggiano i braccianti

“Osservando quello che succede vediamo che in città, soprattutto in alcune zone, sono parcheggiati decine di mezzi adibiti al trasporto dei braccianti; questi “catorci” appaiono non in ottime condizioni” dicono i DEM paternesi

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Il circolo del Partito democratico di Paterno riaccende i riflettori sulle morti e incidenti sul lavoro, in particolare nel settore agricolo parlando dei braccianti agricoli che giornalmente si recano sul posto di lavoro su furgoni definiti dai Dem dei “catorci”.

“L’ efficienza dei mezzi di trasporto deve essere una condizione necessaria e fondamentale per la salute dei lavoratori, perché la loro inadeguatezza è un pericolo anche per tutti noi automobilisti. Il diritto al trasporto di lavoratori e alla mobilità degli automobilisti, non può trovare limiti nella mancanza di misure di sicurezza che devono essere sempre più idonee a rendere le nostre strade prive di pericoli-si legge in una nota del PD cittadino- Osservando quello che succede a Paternò, vediamo che in Città e soprattutto in alcune zone precise sono parcheggiati decine di mezzi adibiti al trasporto dei braccianti;  anche  ad uno sguardo superficiale questi “catorci” appaiono non in ottime condizioni. Addirittura vediamo che vengono riparati per strada -sicuramente da meccanici improvvisati – e che sono mezzi dismessi da altre strutture”.

Il PD cittadino ha specificato che con molta probabilità lo si fa per risparmiare sui costi del lavoro, generando un guadagno sulle spalle dei lavoratori-braccianti “che rischiano la vita ogni giorno per un tozzo di pane; e per essere trasportati su questi mezzi obsoleti pare che debbano pure pagare. Oltre al caporalato, al cottimo, i lavoratori sarebbero salassati anche in questo modo- prosegue il Partito Democratico di Paternò- Una pratica questa che potrebbe essere immediatamente stroncata con un controllo da parte delle forze dell’ordine a ciò deputate; sono tutti parcheggiati in bellavista e accertarne la regolarità forse non sarebbe nemmeno tanto difficile. Uscire dallo sfruttamento – che attenzione non è solo per gli extracomunitari – passa anche dalla sicurezza nel tragitto per il posto del lavoro e ritorno” si legge nella nota stampa del PD.

In Primo Piano

Catania, lotta ai reati ambientali: oltre 430 sanzioni in un mese

La Polizia al lavoro per il corretto smaltimento dei rifiuti per garantire decoro urbano

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Particolarmente attiva ad aprile la Sezione Ambientale della Polizia Municipale di Catania che ha avviato una vasta azione di controllo contro l’abbandono illecito di rifiuti, elevando complessivamente 433 sanzioni per un totale di oltre 144 mila euro.

Nello specifico, gli agenti, grazie a appostamenti strategici in diverse zone della città, tra cui Via Barcellona, Via Aurora, Via della Regione, l’incrocio tra Via Garibaldi e Via Della Palma, e quello tra Piazza delle Universiadi e Via Licciardi, hanno sorpreso ben 325 persone a conferire rifiuti in modo irregolare. Analoga azione è stata effettuata nella zona sud della città dove, grazie al sistema di videosorveglianza, sono stati identificati 108 soggetti intenti ad abbandonare rifiuti non conformi.

Un caso particolarmente grave si è verificato il 5 maggio in via Ungaretti, dove un 35enne è stato fermato a bordo di una moto ape carica di rifiuti. Il veicolo, sprovvisto di assicurazione e revisione, era guidato da un soggetto senza patente: è stato sequestrato insieme al carico.

L’Amministrazione comunale rinnova l’appello al rispetto delle norme sullo smaltimento dei rifiuti, invitando i cittadini a collaborare per il decoro urbano.

 

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Cronaca

Catania, salvata cavalla destinata, forse, alle corse clandestine

L’equino era stato confinato in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata

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Una cavalla di soli 2 anni era stata lasciata all’interno di un recinto, senza acqua né cibo, ma è stata salvata dalla Polizia di Stato, che l’ha sequestrata ed affidata ad un’azienda del ragusano che se ne prenderà cura in attesa di rintracciare il legittimo proprietario.

I poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, durante uno dei mirati servizi di prevenzione e repressione delle corse e della macellazione clandestina, hanno proceduto ad un controllo in viale Biagio Pecorino, dove era stata segnalata la presenza di un cavallo tenuto in condizioni di abbandono.

Gli agenti hanno potuto constatare, una volta giunti sul posto della segnalazione, che la cavalla era stata confinata in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata.

I poliziotti sono riusciti ad accertare che la cavalla era stata portata e rinchiusa in quel luogo circa sette giorni prima e che della stessa si prendevano cura alcuni ragazzini che ogni tanto passavano da lì lasciandole del cibo.

Unitamente alla Polizia di Stato era presente un medico del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari dell’ASP di Catania, che, ha verificato la presenza del chip identificativo ma, date le precarie condizioni in cui l’animale era tenuto, ha ritenuto di dover procedere al suo sequestro, affidandolo ad un’azienda specializzata, in attesa di rintracciare ed identificare il suo proprietario.

 

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