Oltre 140 anni di reclusione per 16 imputati e un’assoluzione: è la sentenza emessa dal Gup di Catania, Pietro Currò, nel processo celebrato col rito abbreviato nato dall’operazione “Oleandro” condotta dalla Guardia di Finanza il 18 gennaio del 2024 che eseguì quindici arresti per mafia e riciclaggio. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dai sostituti Assunta Musella, Giuseppe Sturiale e Fabio Regolo, avrebbe acceso un faro sul ‘gruppo di Picanello’ del clan Santapaola-Ercolano.
Ai vertici, secondo l’accusa, ci sarebbero stati i ‘reggenti’ della cosca nel quartiere che avrebbero utilizzato una stalla per gli incontri con i loro sodali: Carmelo ‘Melo’ Salemi, di 66 anni, condannato a 20 anni di reclusione, e Giuseppe Russo, di 49 anni, detto ‘il giornalista’ o ‘l’elegante’, condannato a tredici anni e nove mesi. Assolto Lorenzo Panebianco. Una delle attività più redditizie del sodalizio sarebbe stata l’erogazione di prestiti a tassi usurari, inseriti in un sistema più ampio di reinvestimento dei proventi rinvenienti dal traffico di sostanze stupefacenti, dalle estorsioni e dal gioco d’azzardo.
Gli indagati avrebbero inoltre utilizzato metodi mafiosi per minacciare le vittime e garantirsi il pagamento delle rate di capitale e interessi. Queste le condanne: Antonino Alecci, 14 anni e 6 mesi, Andrea Caruso 14 anni e 6 mesi, Nunzio Comis 10 anni, Giuseppe Conti 9 anni e 10 mesi, Michele Cuffari 2 anni e 4 mesi, Alessandro De Luca 7 anni, Santo Di Bella 2 anni e 4 mesi, Giuseppe Gambadoro 11 anni e 5 mesi, Germano Lorefice 3 anni, Salvatore Nicotra 4 anni e 4 mesi, Giuseppe Russo 13 anni e 9 mesi, Carmelo Salemi 20 anni, Mario Salemi 2 anni e 4 mesi, Biagio Santonocito 3 anni e 8 mesi, Corrado condannato Santonocito 3 anni, e Alfio Sgroi 20 anni.