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Cronaca

Paternò, investito pedone di 83 anni in via Scala Vecchia, portato al Garibaldi

Non si conoscono le condizioni di salute dell’anziano e sulla dinamica del sinistro sono a lavoro gli agenti della locale polizia municipale

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Un uomo di 83 anni è stato investito questa mattina, intorno alle 8.30, a Paternò in via Scala Vecchia  non distante da Via Balatelle. Tutta da accertare la dinamica dell’incidente su cui sono a lavoro i vigili urbani di Paternò che hanno effettuato i rilievi del caso e regolato il traffico. Da una prima ricostruzione ad investire l’anziano, nel momento in cui stava attraversando la strada, una Audi con a bordo un uomo di 23 anni, diretta da via Scala Vecchia in direzione Viale Unità d’Italia. A prestare i primi soccorsi lo stesso conducente del mezzo e i passanti di via Scala Vecchia. Sul posto, allertati i soccorsi,  personale medico del 118  nonchè agenti della locale polizia municipale.  Il ferito è stato trasportato all’ospedale “Garibaldi Centro” di Piazza Santa Maria del Gesù; la decisione di trasportare l’uomo a Catania è dipesa dal fatto che la TAC all’ospedale Santissimo Salvatore di  Paternò non sarebbe operativa. Non si conoscono al momento le condizioni dell’anziano che avrebbe subito qualche trauma. Il traffico veicolare in quel tratto di via Scala Vecchia ha subito dei rallentamenti. Lungo via Scala Vecchia non sono presenti strisce perdonali, in particolare nella zona in cui si è registrato il sinistro.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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