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Cronaca

Paternò, niente test sierologici di tipo “A” nei laboratori del locale nosocomio

La denuncia arriva dai componenti del comitato civico “Difendiamo l’ospedale”: al Santissimo Salvatore eseguiti, però, i test di tipo “C”

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“Chiediamo l’inserimento dell’ospedale “Santissimo Salvatore di Paternò nelle liste regionali  dei laboratori che effettuano i test sierologici di tipo “A” (test quantitativi) necessari per accertare i casi positivi da Covid-19. A nostro avviso la sua esclusione potrebbe apparire come una mancanza di fiducia nel lavoro del personale sanitario che opera nel presidio ospedaliero”. A parlare i componenti del comitato  civico “Difendiamo l’ospedale”, i quali hanno appreso che  il nosocomio paternese è stato inserito solo nelle liste regionali per l’esecuzione degli esami di tipo “C”(test qualitativi  e rapidi)  ma escluso, invece,  da quelle di tipo “A” , dove sono state inserite altre strutture pubbliche (vedi l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla) o private. A Paternò sono 4 i laboratori privati chiamati ad effettuare questi tipi di test.

La Regione Sicilia  per affrontare la  2° fase del Covid-19, con misure di sanità pubblica volte ad individuare e interrompere le catene di contagio, aveva chiesto disponibilità alle strutture presenti sul territorio a partecipare agli screening  mediante l’esecuzione di test sierologici quantitativi e qualitativi con l’utilizzo sia di “kit” disponibili che di altre strumentazioni presenti nei  laboratori. “Malgrado il presidio ospedaliero di Paternò vanti un bacino d’utenza maggiore di 80 mila abitanti, che abbraccia un territorio molto vasto e dispone di un servizio di patologia clinica (U.O.C.) di una certa rilevanza e capacità – dicono i componenti del Comitato- chiediamo alla Direzione Generale dell’ASP etnea di rivalutare il possibile inserimento dello stesso nelle liste regionali per i test quantitativi”.

Sul fronte emergenza Covid-19 in Sicilia cresce il numero dei guariti mentre cala quello dei contagi. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 122.040 (+3.181 rispetto a ieri), su 109.195 persone: di queste sono risultate positive 3.403 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.524 (-15 rispetto a ieri), 1.611 sono guarite (+22) e 268 decedute (+1).  Degli attuali 1.524 positivi, 137 pazienti (-13) sono ricoverati, di cui 12 in terapia intensiva, mentre 1.387 (-2) sono in isolamento domiciliare. A Catania scende ancora il numeri dei contagiati: sono 629, meno 5 rispetto a ieri. Sono 41 le persone ricoverate (-4), passano a 336 i soggetti guariti (+ 5); nelle ultime 24 ore si registra un solo 97 (+1).

 

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Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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Cronaca

Catania, braccialetto elettronico per un 39enne che minaccia la moglie

A denunciare l’uomo alle forze dell’ordine la segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’indagato che ha chiamato la consorte

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La Procura di Catania ha indagato un 39enne per di atti persecutori aggravati, applicando nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie e installazione del cosiddetto braccialetto elettronico.  Le indagini sono state avviate dalla segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’uomo che lo aveva dimenticato a casa, quest’ultimo ha chiamato  la moglie e l’avrebbe minacciato pesantemente. A fine chiamata il proprietario del telefonino, che ha sentito la conversazione, preoccupato ha allertato la polizia postale con una mail.

Le indagini hanno permesso di identificare la donna, che era la titolare dell’utenza telefonica che era stata chiamata dall’indagato. I poliziotti hanno ascoltato la signora, madre di minorenni, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione. È emerso che l’indagato avrebbe minacciato la donna con frasi come “se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”. L’uomo avrebbe, inoltre, tempestato la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.  Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia postale hanno consentito alla Procura di Catania di richiedere e ottenere dal Gip la misura cautelare nei confronti dell’indagato.

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