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Paterno’, nuoto: disputato campionato regionale riservato agli esordienti

La piscina comunale ha ospitato un torneo riservato ai giovani nati dal 2009 al 2011; ben 32 i team che hanno partecipato all’evento

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Torna il grande nuoto alla piscina comunale <Giovanni Paolo II> di Paternò, dove si è disputato, nel corso dell’ultimo fine settimana, il campionato regionale <Esordienti B”>(2009/10/11) in vasca corta. Nella classifica generale a squadre ha primeggiato la Polisportiva Mimmo Ferrito di Palermo(790.50 punti), davanti alla Poseidon Swim CT (655 punti) e Altair Nuoto CT(387.50). Ben 32 le società sportive provenienti da tutta la Sicilia che hanno partecipato alla manifestazione di Paternò.  Da registrare due record regionali di Giorgia Moceo nei 400 sl (5’09.87) e nei 200 sl(2’28.2).

L”atleta della Sun Club Siracusa è stata anche l’atleta più medagliata dei campionati con quattro titoli individuali (100, 200 e 400 sl, 100 farfalla) insieme con Sebastiano Zammitti dell’Ortigia Siracusa (100, 200 e 400 sl, 200 misti). Tre vittorie per Lucia Mudanò (Sun Club Siracusa), 200 rana, 100 e 200 misti), due per Jessica Troncia (Neri Fitness Capo D’Orlando, 100 e 200 dorso), Giulio Garofalo (Mimmo Ferrito  Palermo, 100 e 200 rana) e Sebastiano Pavone (Altair Nuoto, 50 e 100 farfalla). Prossimo appuntamento del campionato regionale è per il prossimo fine settimana, sempre a Paternò, dove si disputerà la manifestazione riservata agli <Esordienti A>.

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giudiziaria

Sicilia, il Presidente Ars Galvagno e l’assessore Amata, inviano atti inchiesta ai probiviri di FdI

In qualità di deputati regionali di Fratelli d’Italia hanno inviato, separatamente, una lettera ai probiviri del partito. I due esponenti sono indagati nell’inchiesta della Procura di Palermo per corruzione e peculato

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Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e l’assessore al Turismo, Elvira Amata, in qualità di deputati regionali di Fratelli d’Italia hanno inviato, separatamente, una lettera ai probiviri del partito, allegando la documentazione finora in loro possesso relativa all’inchiesta della Procura di Palermo in cui sono indagati per corruzione e peculato.

Nella missiva, inoltrata anche al coordinatore regionale di FdI, il presidente dell’Ars Galvagno ha specificato che gli atti relativi al procedimento penale saranno ulteriormente integrati non appena saranno nella sua disponibilità. La stessa scelta è stata fatta dalla deputata e assessore Elvira Amata. L’esponente della Giunta Schifani ha ricevuto nei giorni scorsi notifica di conclusione indagini dalla Procura palermitana.

“Esprimiamo apprezzamento per il gesto di responsabilità e trasparenza compiuto dall’assessore regionale al Turismo Elvira Amata e dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno che hanno spontaneamente trasmesso ai probiviri di Fratelli d’Italia la documentazione relativa al procedimento penale in cui risultano coinvolti”.

Lo afferma il parlamentare Luca Sbardella, commissario regionale di Fdi in Sicilia. “In attesa che la magistratura faccia piena luce sui fatti – aggiunge – questa iniziativa conferma il rispetto per le istituzioni, per il partito e per l’opinione pubblica, in linea con i valori di correttezza e rigore che Fratelli d’Italia pone alla base del proprio agire politico”.

 

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Cronaca

Catania, operazione antimafia “Naumachia”, 38 indagati

Si tratta di presunti appartenenti al clan “Santapaola-Ercolano” e sono accusati di associazione mafiosa, detenzione droga, porto e cessione di armi comuni e da guerra, ricettazione ed estorsione

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Oltre 200 carabinieri del comando provinciale di Catania, con il supporto dei Reparti specializzati dell’Arma- tra cui lo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia” e il 12^ Nucleo Elicotteri- hanno dato vita all’operazione “Nauamachia”, dando esecuzione  a un’ordinanza applicativa di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 38 soggetti.

Quest’ultimi, ritenuti appartenenti al sodalizio mafioso dei “Santapaola-Ercolano”, storicamente radicato nel territorio catanese, sono accusati  a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione, porto e cessione di armi comuni e da guerra, ricettazione ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso.

L’operazione ha interessato, contemporaneamente, oltre che il capoluogo etneo, anche le province di Siracusa, Enna, Asti, Agrigento, Caltanissetta, Napoli, Pavia e Palermo.

 

 

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