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Paternò, revocata seduta consiliare dal presidente Tripoli a poche ore dall’inizio, polemiche

Una decisione presa dopo una nota del sindaco Naso, accompagnata da un parere legale, indirizzata al presidente dell’assise civica, in quanto si sarebbe trattata di una convocazione illegittima per violazione dell’Art. 43 comma 1 dello Statuto Comunale

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Colpo di scena a Paternò dove due ore prima dell’apertura della seduta del consiglio comunale aperto alla città è stato revocato in autotutela dal presidente dell’assise civica Marco Tripoli, il quale nei giorni scorsi, su richiesta di 8 consiglieri di Fratelli d’Italia (Alfio Virgolini, Salvatore Frisenna, Tuccio Paternò, Giovanni Piana, Ionella Catena, Salvo Tomasello, Maria Barbara Benfatto e Lorenzo Terranova) aveva fissato per oggi alle 19 la seduta consiliare. Punto all’ordine del giorno “tutelare e salvaguardia l’immagine della città”. Fratelli d’Italia avrebbe dovuto presentare nel corso della seduta la mozione di sfiducia verso il sindaco.

Anche se non proprio espressamente definita nel punto all’ordine del giorno la discussione in consiglio si sarebbe potuta incanalare, come ha evidenziato in una nota il legale al quale si era rivolto il sindaco Naso,  con molta probabilità, su di un “giudizio morale del sindaco”; ossia una vicenda legata alla situazione giudiziaria del sindaco Nino Naso indagato nell’inchiesta Athena per scambio di voto politico- mafioso e con il Tribunale del Riesame che ha deciso per l’applicazione degli arresti domiciliari; quest’ultimi al momento sospesi fino a quando non si esprimerà in modo definitivo.

Il presidente dell’assise civica Marco Tripoli, dopo averla convocata, la revoca in autotutela perché si sarebbe trattata  di una convocazione illegittima per violazione dell’articolo 43 comma 1 dello statuto comunale che prevede sedute consiliari segrete quando vengano trattati “argomenti che implichino apprezzamento o giudizi delle qualità morali di persone o esaminati fatti e circostanze che richiedono valutazioni delle qualità morali e delle capacita professionali di persone”.

Revoca comunque preceduta da una lettera del sindaco Naso indirizzata al presidente del consiglio, in cui il primo cittadino parla di una seduta consiliare per “celebrare un processo mediatico e di piazza” e di una richiesta di convocazione contenente “affermazioni gravissime e calunniose”, pronto comunque a ricorrere ad azioni legali. Il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini ha, in primis, informato dell’accaduto i vertici provinciali e regionali del partito. Gli stessi consiglieri comunali del partito di Giorgia Meloni, assieme ad altri militari del partito nonche ad esponenti del Partito Democratico che erano stati invitati alla seduta, hanno messo in atto a partire dalle ore 19 una sorte di sit-in dinanzi al Palazzo Alessi sede del consiglio comunale.

Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Angelo Calenduccia: “Vergognoso bavaglio- dicono Fratelli d’Italia-Il presidente del consiglio Marco Tripoli si sottomette totalmente alle velate minacce del sindaco. Un presidente del consiglio che ricordiamo dovrebbe essere super partes e che è invece completamente piegato alle sue volontà. Prima convoca il consiglio comunale (convocato a questo punto in maniera imprudente) e poi ritorna sui propri passi dopo la nota del primo cittadino. A Paternó non si è mai raggiunto un livello così basso e negare anche la possibilità di un confronto democratico rappresenta una vera e propria vergogna che sarà rappresentata a tutti gli organi competenti. Ritorneremo presto in consiglio comunale per stanare chi ama davvero la nostra città da chi ancora la violenta nella maniera più misera possibile. Non sarà una gentile concessione quella di confrontarsi in consiglio comunale ne da parte del sindaco ne del presidente del consiglio che già dice che a breve lo riconvocherà ma sarà il diritto di tutti i consiglieri che rappresentano la voce del popolo, quel popolo che non vuole più questa amministrazione” si legge nella nota a firma di Angelo Calenduccia.

Pronta la replica dei componenti del coordinamento del Movimento per l’autonomia di Paternò che difendono l’operato del presidente Marco Tripoli : “ Nessuna minaccia dal sindaco né alcuna imprudenza hanno ispirato la condotta del Presidente del Consiglio Comunale che, con grande senso di responsabilità istituzionale, ha deciso di revocare il Consiglio previsto per oggi. Questo anche a seguito della nota del sindaco che, supportata da un parere legale piuttosto argomentato, ha indotto lo stesso Presidente del Consiglio a revocare il Consiglio Comunale per maggiori approfondimenti che vanno soprattutto a tutela di tutti i consiglieri. Nei prossimi giorni ci confronteremo con tutte le forze consiliari perché si pervenga ad una seduta appositamente dedicata ai temi che una parte politica ha posto all’ordine del giorno, definendo quelle che sono le modalità consentite dalle norme regolamentari del Consiglio Comunale”.  Sulla revoca della seduta c’è pa presa di posizione del PD:  “Assistiamo a situazioni davvero ridicoli – è il commento di Salvatore Leonardi, segretario del Circolo PD che questa sera era stato invitato alla seduta consiliare – Non siamo venuti qua stasera per denigrare qualcuno, ma solo per denunciare le problematiche in cui versa la città di Paternò, ossia una città che sta morendo. Non eravamo qua per parlare di vicende giudiziarie. Noi comunque continueremo a chiedere l’accesso agli atti da parte della Prefettura. Non riusciamo ancora a comprendere il perchè dopo sei mesi dal caso non sono state effettuate le ispezioni previste per legge”.

Eventi

Paternò, la città si “Illumina di Rosa”, iniziative per la prevenzione del tumore al seno

All’interno della biblioteca comunale un incontro, organizzato dal comune in collaborazione con la LILT e l’Inner Wheel, per parlare dell’importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce

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Anche Paternò si “Illumina di Rosa” aderendo alle iniziative per la prevenzione del tumore al seno in programma proprio nel mese di ottobre. La città di Paternò partecipa con una serie di iniziative volte a sensibilizzare la comunità sull’importanza della diagnosi precoce. Tra queste un incontro di grande rilevanza che si è svolto di recente presso la Biblioteca Comunale, organizzato dal comune in collaborazione con la LILT e l’Inner Wheel di Paternò.

L’evento, moderato dal giornalista Pietro Nicosia, ha visto la partecipazione di esperti di spicco del settore: Marco Furci, responsabile della Breast Unit del Policlinico di Catania, Salvatore Bonanno, direttore della UOC di Radioterapia dell’ASP di Siracusa, Massimo Libra, ordinario di Patologia Generale all’Università di Catania, Antonio Urpi, chirurgo plastico della Breast Uni e Claudio Trovato, chirurgo presso la stessa struttura. Durante l’incontro, i relatori hanno illustrato l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, sottolineando come questi elementi siano fondamentali nella lotta contro il tumore al seno. Gli interventi hanno offerto un’analisi approfondita delle più recenti terapie e tecniche di gestione della malattia, coinvolgendo il pubblico in un confronto informativo di grande valore per la salute delle donne.

In segno di adesione alla campagna di sensibilizzazione, il simbolo della città, il Castello Normanno di Paternò, sarà illuminato di rosa per tutto il mese di ottobre, un gesto che vuole richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza della prevenzione. La serata si è conclusa con un momento conviviale, grazie a una degustazione organizzata dall’Istituto Alberghiero Rocco Chinnici, chiudendo così un evento che ha unito informazione, prevenzione e comunità.

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Cronaca

Mascali, in auto con 700 kg di avocado di “dubbia provenienza”, denunciati 4 uomini

Si tratta di tre paternesi rispettivamente di 43, 37 e 31 anni nonche un catanese di 29, mentre il frutto “trovato” in auto dai carabinieri è stato donato agli enti di accoglienza del territorio

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Ladri di avocado beccati dai carabinieri di Fiumefreddo a Mascali. Si tratta di tre paternesi rispettivamente di 43, 37 e 31 anni, e un catanese di 29 anni. Ad insospettire i militari un’automobile con targa estera che viaggiava nel senso di marcia opposto in via Badalà, arteria periferica di Fiumefreddo che conduce al mare. Alla vista dei carabinieri l’automobile ha accelerato bruscamente la marcia. A seguito di un breve inseguimento i militari hanno ritrovato l’auto abbandonata in strada con al suo interno ben 300 kg di avocado.

Recuperata la refurtiva sono scattate immediatamente le ricerche dei fuggiaschi. I primi due (il 43enne ed il 31 enne di Paternò) sono stati beccati poco dopo a bordo di un’altra automobile con al suo interno altri 400 kg di avocado. Condotti in caserma, fatte tutte le ricerche nella banca dati e analizzando le immagini registrate dalle telecamere videosorveglianza installate nella zona, è stato possibile rintracciare gli altri due uomini. Il 37enne paternese ed il 29enne catanese infatti sono stati rintracciati in un parcheggio di un supermercato poco distante dal luogo in cui erano stati beccati gli altri due ladri.

I due alla vista dei militari hanno tentato la fuga, che si è rivelata vana poichè sono stati bloccati e condotti in caserma. Tutti denunciati per ricettazione. Il prezioso frutto recuperato invece, per un peso pari a 700 kg e per un valore complessivo di oltre 8 mila euro, è stato prima sequestrato e successivamente donato in beneficenza ai centri di accoglienza del territorio.

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