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Associazionismo

Paternò, successo per l’evento “Metti in moto il dono”, iniziativa per promuovere donazione sangue

Circa 150 tra motociclisti, scooteristi e vespisti con addosso le pettorine delle sigle delle associazioni coinvolte

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Boom di partecipanti alla manifestazione “Metti in moto il dono”, giunta alla sua terza edizione e allestita dalle associazioni Advs – Fidas Catania, Gdvs Paternò e Moto club Catania.

Promuovere la donazione di sangue attraverso una bella passeggiata in sella alla due ruote tra le bellezze naturalistiche dei paesi alle pendici dall’Etna, questo l’obiettivo dell’evento che ha visto partire i centauri da Tremestieri Etneo per giungere fino a Maniace, passando da Ragalna. Circa 150 tra motociclisti, scooteristi e vespisti con addosso le pettorine delle sigle delle associazioni coinvolte.

Il via da Tremestieri, subito dopo la benedizione impartita da don Gaetano Sciuto, parroco di “Santa Maria della Pace”, poi l’arrivo a Ragalna in Piazza Municipio dove ad accoglierli c’era l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Antonino Caruso. L’area antistante l’edificio municipale è stata predisposta, da un lato per offrire un rinfresco ai viaggiatori su due ruote, e dall’altro per la donazione vera e propria con la presenza dell’autoemoteca e del personale medico.

La ripartenza del nutrito gruppo di centauri ha segnato la fine della prima tappa del viaggio lungo le arterie urbane ed extraurbane dei comuni pedemontani, e l’approdo, con la conclusione della bella avventura solidale, al comune di Maniace, dove la cooperativa sociale “Orizzonti” e i produttori maniacesi hanno approntato lauti banchetti con le leccornie tradizionali per gli ospiti su due ruote e per quanti hanno voluto partecipare a questa festa di solidarietà.

L’amministrazione ha riservato un’accoglienza cordialissima ai partecipanti ricevuti dal sindaco Franco Parasiliti, il quale si è soffermato sulla necessità di rispondere adeguatamente alle richieste di sangue rispetto ad alcune patologie e per gli interventi chirurgici.  Bella iniziativa che si riconferma per il terzo anno con successo. E intanto i problemi al Centro Trasfusionale di Paternò permangono immutati: non si hanno date certe per il ripristino degli orari normali del servizio all’interno del nosocomio, ma i volontari restano operativi due volte a settimana con l’Autoemoteca per quanti vogliano donare il sangue.

 

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Paternò, 1 Maggio a Ciappe Bianche

Le associazioni di volontariato incontrano e dialogano con i migranti della tendopoli

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E’ stato un primo maggio, “Festa dei Lavoratori”, differente quello di ieri a Paternò, dove le associazioni Penelope, Voce, Caritas- Bisaccia del Pellegino, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto, hanno incontrato, nel tardo pomeriggio di ieri, alla tendopoli di Ciappe Bianche i braccianti agricoli (oltre una quarantina quelli presenti al suo interno) quasi tutti di nazionalità tunisina e marocchina.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si è rivolto ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù. L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

A spiegare, nel dettaglio, le finalità dell’iniziativa, Salvo Pappalardo (ANPAS), don Salvatore Mazzamuto (Caritas- Bisaccia del Pellegrino), Federico Scavo (Gruppo Voce), Marianna Nicolosi (Presidio Partecipativo Patto Fiume Simeto), Giuseppe Bucalo (Penelope)

L’incontro si è concluso con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

 

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Paternò, Primo Maggio a Ciappe Bianche: Lavoro, dignità, giustizia sociale

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia” è rivolta ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto

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In occasione della Festa dei Lavoratori, le realtà associative Penelope, Voce, Caritas, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto daranno vita, domani,  1° maggio, a partire dalle ore 18:00, ad un incontro speciale in contrada Ciappe Bianche, a Paternò.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si rivolge in particolare ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù.

L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

Durante la giornata, i volontari forniranno materiali informativi e guide pratiche di autodifesa, nonché contatti utili attivi 24 ore su 24 per ricevere aiuto. Saranno presenti anche operatori pronti a raccogliere testimonianze e denunce da parte di chi è vittima di caporalato o condizioni lavorative inique.

Un’unità mobile sarà inoltre disponibile per effettuare controlli gratuiti dei parametri vitali, offrendo un servizio medico di base a chi ne ha più bisogno.

L’incontro si concluderà con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

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