Il sindaco di Paternò, Nino Naso, ha presentato un esposto ai Carabinieri della locale Compagnia; chiesta la rimozione del video.
Torna a far parlare di sé il cantante neomelodico paternese, Leonardo Zappalà. Dopo l’orrida figura, lo scorso giugno, davanti a milioni di italiani, per la frase proferita nel corso di una puntata, del programma Rai “Reality”, Scarface” (questo il suo soprannome), riconquista la ribalta con un’altra “genialata”. Se gli italiani lo ricordano ancora per la frase “come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro”, proferita davanti ad una foto dei giudici Falcone e Borsellino, di certo con il video, finito su youtube due mesi fa, ma scoperto solo oggi, non lo dimenticheranno più.
Per la verità con numeri minimi visto i risultati. 38 mila visualizzazioni in 2 mesi e meno di mille followers, nonostante tutto il clamore mediatico nazionale, sono davvero irrisori per il web. Questa volta, però, il limite della decenza è stato superato e non di poco. Nel suo video a corredo della canzone “Guaione e quartiere” compaiono pistole, droga, patti di sangue e un’immaginetta del Cristo data alle fiamme. A render tutto ancor più grave il fatto che il video, oltre a danneggiare l’immagine della città, è stato girato all’interno della struttura pubblica vandalizzata del COM di zona Ardizzone, a due passi dal palazzo comunale, e all’esterno dell’auditorium dell’Istituto comprensivo “Don Milani”. Nel filmato si vedono pistole, seppur finte, ma pur pistole restano; chiari messaggi relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti, atti intimidatori, pistole puntate alla testa, per finire con un patto di sangue, in stile tipicamente mafioso. Ne emerge un personaggio negativo che evidentemente, secondo la logica di Leonardo Zappalà, fa proseliti. Questo video è su youtube da due mesi, anche in questo caso tante le critiche. Ma solo queste non bastano. Simili messaggi non possono passare. Ed ecco che il sindaco, Nino Naso, saputo anche del clamore mediatico pronto ad esplodere, ha presentato ieri mattina, un esposto ai carabinieri della Compagnia di Paternò. “Abbiamo chiesto la rimozione del video che danneggia l’immagine della città – evidenzia il primo cittadino paternese -, oltre a dare messaggi negativi ai nostri giovani. La città non è questa. La città ha tantissime realtà positive.” Nessun intervento, invece, verrà preso per il fatto di aver girato il video all’interno del Centro operativo misto, nato con fondi della Regione, da destinare alla Protezione civile in caso di eventi calamitosi, ma mai utilizzato, visto la devastazione arrivata nel tempo. “Rispetto al COM – evidenzia il sindaco -, è nel degrado più totale, poi è regionale. Sicuramente non è bello aver girato il video anche davanti un’Istituzione scolastica. Condanniamo questo video, sarà stata magari un’ulteriore leggerezza, ma Paternò non può accettare questi messaggi. Non è questa Paternò. Guardo, invece, al positivo che c’è, vedo tanti giovani impegnati, nelle associazioni, negli scout, nella scuola e a loro dico di continuare.”
Del fatto pare
se ne stia occupando anche la Polizia postale e sia stata interessata anche la
Prefettura di Catania.