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Politica

Province regionali, a Catania Moreno Pecorino lancia la sua candidatura

In attesa che l’Ars vari la riforma per ricostituire le Province regionali, la politica scalda i motori.

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In Sicilia, la riforma regionale che permetta il ritorno delle Province regionali non è ancora arrivata, eppure nel catanese la politica scalda i motori ed ecco arrivare la prima candidatura ufficiale. É quella del neo eletto consigliere comunale di Belpasso, Moreno Pecorino.

Per lui ci sarebbe già un primato, quello di essere stato eletto sei volte consecutivamente al Consiglio comunale della sua città. Un record se si pensa anche alla giovane età di Pecorino, poco più che 40enne.

Con l’ultima campagna elettorale ha costituito un gruppo ben solido “Andiamo avanti” che sta raccogliendo consensi non solo a Belpasso ma anche in altre città della provincia catanese, come Paternò e Motta S.Anastasia, dove ha dei gruppi costituiti. Da qui la decisione di scendere in campo, avanzando la sua proposta di candidatura per le provinciali che potrebbero tenersi nella primavera del 2024.

Per arrivare alle elezioni è però necessario che l’Ars vari la riforma, proposta dal governo Schifani.

Intanto, proprio a Belpasso, martedì prossimo 11 luglio, si terrà l’insediamento ufficiale del Consiglio comunale.

 

In Primo Piano

Adrano, TAR dichiara inammissibile ricorso dell’ex assessore Terranova contro sindaco

Soddisfazione della giunta comunale adranita la quale evidenzia che il Tribunale ammnistrativo ha confermato la “correttezza dell’operato dell’Amministrazione” mentre la ricorrente si è detta serena e “le sentenze si accettano e non si commentano”

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foto Web- Corriere Etneo

La Sezione Prima del Tar di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’avvocato Marica Terranova, consigliera comunale di Adrano, che, nel novembre 2022, si è rivolta al giudice amministrativo per impugnare molteplici delibere della Giunta comunale del sindaco Fabio Mancuso perché adottate in sua assenza quando, prima di passare all’Opposizione, sedeva al fianco del primo cittadino nelle funzioni di assessore comunale, sin dal ritorno di Mancuso alla guida del Comune di Adrano, nel 2021, dopo la turbolenta vicenda politica della sfiducia al sindaco Angelo D’Agate e alla sconfitta per una manciata di voti dello sfidante al ballottaggio, l’attuale presidente del Consiglio comunale Carmelo Pellegriti. La sentenza è stata pubblicata meno di 48 ore addietro.

Lo scorso anno, il Tar di Catania aveva già respinto l’istanza cautelare avanzata da Terranova e, adesso, ha dichiarato inammissibile il ricorso per difetto di legittimazione a ricorrere perché, secondo il giudice amministrativo, il consigliere comunale è legittimato a ricorrere nei “ristretti limiti tracciati dalla lesione dello ius ad officium”, nel senso che solo quando si ravvisa una “lesione diretta e immediata” del diritto all’ufficio afferente alla carica istituzionale che si esercita. Nel caso del ricorso dell’avvocato Terranova, per il TAR i motivi del ricorso sono riconducibili a “meri profili di legittimità dell’azione amministrativa non incidenti sulla posizione giuridica del ricorrente in qualità di consigliere comunale”.

Le delibere della Giunta impugnate riguardano il periodo di particolare fibrillazione politica, nell’estate 2022, a poche settimane dalle dimissioni di Terranova dalla Giunta, dopo la definitiva rottura con il primo cittadino. In particolare, il ricorso è stato depositato perché Terranova ha ritenuto illegittima l’adozione di alcune delibere approvate dalla Giunta a seguito di una convocazione irregolare delle riunioni dell’Amministrazione.

A rappresentare Terranova in giudizio è stato l’avvocato Salvatore Trimboli mentre a difendere il Comune di Adrano sono stati gli avvocati Agatino Cariola e Fabrizio Filiberto Fiorito.

In merito alla decisione del Tar, è intervenuta l’Amministrazione comunale di Adrano con una nota diffusa dall’assessore Salvo Italia. “Grande soddisfazione per la sentenza del Tar che conferma la correttezza dell’operato dell’Amministrazione comunale e dei suoi tecnici. – si legge nella nota inviata alla Stampa – Continueremo a lavorare con impegno e dedizione portando avanti progetti e iniziative che rispondano alle reali esigenze dei cittadini”.

E all’indomani del pronunciamento del TAR di Catania la consigliera Marica Terranova è intervenuta con una nota che è stata trasmessa agli Organi di Stampa locali.  Nel suo intervento, Terranova si è detta serena in quanto “le sentenze si accettano e non si commentano” e perché, in questo modo, “dopo due anni si chiude questa vicenda”.   Nello stesso tempo, l’ex assessore Terranova sottolinea che “non avere responsabilità alcuna in eventuali e presunte illegittimità degli atti compiuti dalla Giunta Mancuso quando ne facevo parte mi rasserena, atteso che il TAR non entrando nel merito della questione ha ritenuto di non rilevare alcunché”, sottolineando, al contempo, che proseguirà l’attività di vigilanza nell’Aula consiliare, sugli atti prodotti dall’Amministrazione comunale “a garanzia dei cittadini che mi hanno eletta per rappresentarli nelle sedi istituzionali”, così Terranova alla stampa locale.

 

 

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Politica

S.M. Di Licodia, comune transenna area fitness

Dopo il lungo botta e risposta tra Sindaco e consigliera Spalletta, l’area rimane al momento interdetta ai cittadini

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Sembrerebbe essere giunto alla fine, seppur per il momento, il lungo botta e risposta a suon di repliche e controrepliche tra il primo cittadino di Santa Maria di Licodia Giovanni Buttò e la consigliera di opposizione Mariella Spalletta, in merito alla sicurezza dell’area fitness di via Aldo Moro. Nella tarda giornata di oggi, infatti, l’ufficio tecnico comunale, ha proceduto con l’interdizione dell’area ai cittadini, con il posizionamento di una transenna e del nastro di delimitazione. “Abbiamo delimitato l’area” hanno spiegato congiuntamente il sindaco e il dirigente del settore tecnico licodiese Nino Mazzaglia “solamente perché non sono ancora stati installati i cartelli che spiegano le modalità di fruizione dei vari attrezzi posizionati”.

A mostrare soddisfazione per il risultato ottenuto sia il capogruppo di opposizione Gabriele Gurgone che scrive su Facebook “Ci voleva la nota della collega Spalletta???” a commento delle foto che mostrano l’area con le delimitazioni sia la consigliera Spalletta. “Dopo una conversazione con l’ufficio tecnico e dopo aver riconosciuto la non agibilità sino al completamento dell’area, (per mancanza di libretto istruzioni e uso, e altro)” commenta Mariella Spalletta “si è subito proceduto ad una chiusura provvisoria del cantiere, con l’impegno preso da parte dell’ente in una chiusura più rigida e compatta nei giorni seguenti”.

E poi, una frecciatina – immancabile- rivolta al sindaco Buttò in merito all’invito rivolto al consigliere Spalletta di votare positivamente il bilancio così da poter completare l’opera. “Spero che in tempi brevi, visto che se ne parla da marzo, arrivi il bilancio in consiglio. Sarò promotrice, se servirà, a presentare degli emendamenti, affinché quest’area si completi e diventi una zona di sport aperta a tutti con una visione futuristica. Ringrazio anticipatamente il Sindaco se vorrà coinvolgermi a partecipare in un qualsiasi tavolo tecnico per proporre e mettere anche del mio in ogni progetto che riguarda Santa Maria di Licodia, cosa che sino ad oggi non è successa”.

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