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Cronaca

Ragalna e Adrano, ladri in tre scuole dove scassinano le macchinette del caffè

Malviventi in azione dentro il plesso ragalnese “G.Marconi- Mongibello” e negli istituti adraniti “Vincenzo Bascetta” e “Sant’Antonio”

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Ladri in azione, la scorsa notte, all’interno delle scuole di Ragalna e Adrano.  A Ragalna notte tempo, da come si osserva dalle immagini di video sorveglianza presente in zona,un uomo col volto travisato, ha fatto irruzione all’interno dell’istituto “G.Marconi- plesso Mongibello”. L’insolito visitatore dopo aver scavalcato la recinzione e forzata, probabilmente con un piedi di porco, una porta d’ingresso, si è diretto verso la zona della scuola dove si trova la macchinetta del caffè;  dopo averla danneggiata il ladro ha portato via i pochi spiccioli in essa contenuta.  A fare la scoperta questa mattina il personale non docente all’apertura della scuola.  Sul posto i carabinieri del locale comando stazione per i rilievi del caso. Rammarico per l’accaduto è stato espresso dal vice sindaco di Ragalna Lucia Saladdino.

Altri due furti sono stati messi a segno ad Adrano ai danni dell’istituto comprensivo “Canonico Vincenzo Bascetta” e dell’istituto superiore paritario “Sant’Antonio”. I ladri dopo aver forzato le finestre delle  scuole hanno fatto irruzione dentro gli immobili per rubare, dopo averle scassinate, i soldi contenuti nelle macchinette dei caffè. Ad indagare sui due fatti gli agenti di polizia del commissariato di Adrano. Non è la prima volta che le due scuole sono oggetto di furto da parte di ladri senza scrupoli.

Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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Cronaca

Catania, braccialetto elettronico per un 39enne che minaccia la moglie

A denunciare l’uomo alle forze dell’ordine la segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’indagato che ha chiamato la consorte

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La Procura di Catania ha indagato un 39enne per di atti persecutori aggravati, applicando nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie e installazione del cosiddetto braccialetto elettronico.  Le indagini sono state avviate dalla segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’uomo che lo aveva dimenticato a casa, quest’ultimo ha chiamato  la moglie e l’avrebbe minacciato pesantemente. A fine chiamata il proprietario del telefonino, che ha sentito la conversazione, preoccupato ha allertato la polizia postale con una mail.

Le indagini hanno permesso di identificare la donna, che era la titolare dell’utenza telefonica che era stata chiamata dall’indagato. I poliziotti hanno ascoltato la signora, madre di minorenni, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione. È emerso che l’indagato avrebbe minacciato la donna con frasi come “se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”. L’uomo avrebbe, inoltre, tempestato la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.  Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia postale hanno consentito alla Procura di Catania di richiedere e ottenere dal Gip la misura cautelare nei confronti dell’indagato.

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