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Cronaca

Ramacca, lutto cittadino nel giorno dei funerali del 15enne Claudio Gianninò

Ad annunciarlo il primo cittadino Nunzio Vitale: “Claudio, che non aveva ancora raggiunto la maggiore età, ha perso la vita, lasciando un vuoto incolmabile nei nostri cuori”

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Sarà lutto cittadino a Ramacca il giorno in cui saranno eseguite le esequie di Claudio Gianninò, 15 anni deceduto all’alba di ieri in un tragico incidente stradale sulla SS288, mentre con altri tre giovani a bordo di una Audi Q5 faceva rientro a casa. Feriti gravemente gli altri tre occupanti del mezzo.

Ad annunciarlo il primo cittadino di Ramacca Nunzio Vitale: “Claudio, che non aveva ancora raggiunto la maggiore età, ha perso la vita, lasciando un vuoto incolmabile nei nostri cuori- ha scritto il sindaco Vitale- A nome mio personale e di tutta l’amministrazione comunale, desidero esprimere il più profondo cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Claudio. Non ci sono parole che possano alleviare una tale perdita, ma sappiate che tutta Ramacca vi è accanto in questo momento di dolore. Vogliamo inoltre rivolgere i nostri pensieri e il nostro sostegno agli altri ragazzi coinvolti nell’incidente, che sono attualmente ricoverati in ospedale. Preghiamo per la loro pronta guarigione e restiamo vicini alle loro famiglie in questa difficile prova”. C’è grande sconforto in città per la perdita del 15enne e per la tragedia che ha colpito il comune calatino.

Sindaco invita tutti ad “essere uniti come comunità. Il cuore di Ramacca è ferito profondamente, ma dal dolore nasce la forza per sostenere chi è stato colpito da questa tragedia. Claudio non sarà mai dimenticato. Il suo sorriso e la sua giovane vita resteranno per sempre impressi nei nostri cuori e nelle nostre menti”.

La salma del giovane si trova nell’obitorio del cimitero di Ramacca e nelle prossime ore dovrebbe essere effettuata l’ispezione cadaverica. Intanto in città c’è preoccupazioni per le condizioni degli altri giovani ricoverati negli ospedali Cannizzaro, San Marco e Garibaldi centro di Catania. Sulla dinamica del sinistro sono a lavoro i carabinieri della stazione di Ramacca e i colleghi della radiomobile della compagnia di Palagonia. Secondo una prima ricostruzione il conducente del mezzo ha perso il controllo del mezzo, l’autovettura avrebbe invaso la corsia opposta di marcia distruggendo la segnaletica stradale posta ai margini per poi ritornare verso il centro della statale iniziare a ribaltarsi finendo fuori strada. Scattati i soccorsi sul posto si sono diretti, oltre ai carabinieri, alcune ambulanze del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò che hanno estratto dall’abitacolo il 15enne per consegnarlo ai sanitari, i quali non hanno potuto fare altro che accertare le cause della morte. Estratto dall’auto un altro giovane portato successivamente in codice rosso in ospedale.

Cronaca

Misterbianco, incidente mortale sulla SS 121, perde la vita un motociclista

Sul posto personale sanitario del 118 e carabinieri. Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica.

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Incidente mortale intorno la notte scorsa, poco dopo le 02.30, sulla SS121 in territorio di Misterbianco, in direzione di Paternò in un tratto dove si trova l’autovelox. Il sinistro ha visto il coinvolgimento di una moto. Non è chiara la dinamica dell’incidente su cui sono a lavoro i carabinieri della locale Tenenza e della compagnia di Catania Fontanarossa.

Non è da escludere che si tratti di un incidente autonomo. Da una prima ricostruzione sembra che l’uomo alla guida della moto abbia perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro lo spartitraffico centrale. La moto è stata ritrovata circa 50 metri più avanti rispetto al punto dell’impatto. Il motocilista sarebbe morto sul colpo; scattati i soccorsi sul posto un’ambulanza del 118 ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che accertate la morte dell’uomo.  Il traffico è andato a rilento.

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Cronaca

Paternò, straniero aggredisce diverse persone tra cui alcune ragazzine

Due ambulanze del 118 hanno lasciato la stazione della Compagnia dei Carabinieri

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Nel tardo pomeriggio di oggi, a Paternò, un uomo — presumibilmente di origini straniere — avrebbe tentato di aggredire alcune persone e molestato delle ragazzine. I fatti sarebbero avvenuti in varie zone della città: tra via G.B. Nicolosi, San Gaetano e nei pressi del palazzetto sportivo di via Bologna. Una delle vittime, secondo quanto emerso, aveva appena terminato un allenamento. La notizia si è diffusa rapidamente tra i parenti delle vittime, dando il via a una sorta di caccia all’uomo.

Anche i Carabinieri si sono messi sulle tracce dell’aggressore, rintracciandolo in via Emanuele Bellia. Durante il tentativo di sottrarlo alla folla che lo aveva circondato, un militare dell’Arma sarebbe rimasto ferito. Sono intervenute due ambulanze del 118 presso la sede della Compagnia dei Carabinieri di Paternò per prestare soccorso. L’episodio di stasera si aggiunge a una serie di atti di violenza avvenuti negli ultimi anni, spesso legati alla difficile integrazione di alcuni cittadini stranieri nel contesto sociale paternese.

A condannare quanto accaduto, il Sindaco Nino Naso.  “Siamo profondamente indignati per l’aggressione avvenuta questo pomeriggio a Paternò. Condanniamo ogni forma di violenza da parte chiunque e di qualsiasi nazionalità. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine che ringraziamo per il loro impegno a cui offriamo massima disponibilità e collaborazione. Esprimiamo ancora vicinanza e solidarietà ai carabinieri che nell’esercizio del proprio dovere, hanno riportato delle ferite per garantire l’ordine e per tutelare la sicurezza della nostra comunità”.

Quanto accaduto oggi a Paternò è un fatto gravissimo che non può e non deve passare sotto silenzio” ha commentato il deputato nazionale Francesco Ciancitto. “Un cittadino di origine straniera avrebbe aggredito alcune persone in diversi punti della città, tra cui delle ragazze minorenni, generando panico e insicurezza tra la popolazione. Esprimo la mia piena solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, e ringrazio le Forze dell’Ordine per il tempestivo intervento. Tuttavia, non possiamo limitarci alla sola indignazione. Serve una risposta ferma e concreta: chiediamo tolleranza zero verso chi delinque, a prescindere dalla sua origine, e un maggiore presidio del territorio per garantire la sicurezza dei nostri cittadini.
Questo episodio deve rappresentare un campanello d’allarme. L’Italia, e Paternò in particolare, sono terre accoglienti, ma chi arriva nel nostro Paese deve rispettare le regole e le persone. Basta con il buonismo cieco che mette in pericolo le nostre comunità.”

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