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Riposto: truffa ai danni di un’anziana signora ad opera di finti Carabinieri

Con l’inganno di una finta cauzione le avevano sottratto un bracciale d’oro e 600 Euro

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Scoperta, negli scorsi giorni, dai Carabinieri delle Stazioni di Santa Teresa di Riva e di Risposto, una truffa ai danni di una 86enne di Santa Teresa di Riva. La signora aveva ricevuto una telefonata da sconosciuti interlocutori che erano riusciti a convincerla a versare denaro e preziosi come cauzione per evitare il carcere al figlio colpevole di aver provocato un incidente automobilistico.

Spaventata e preoccupata, la donna ha ceduto 600 euro e un bracciale in oro ai due individui che si sono poi presentati davanti al portone di casa sua, fingendo di essere appartenenti all’Arma.

Sono stati i familiari della malcapitata ad avvisare i Carabinieri, al numero di pronto intervento del 112.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, infatti, i truffatori avevano contattato anche le utenze telefoniche della figlia e della nipote che in quel momento si trovavano in casa con l’86enne e, con l’intento di perfezionare l’inganno del falso incidente del loro parente, le avevano indotte ad uscire di casa, in quanto convocate in caserma, in modo da lasciare l’anziana donna in casa, a quel punto i truffatori si sono presentati alla porta della signora.

L’attività investigativa, avviata tempestivamente, ha permesso ai Carabinieri di rintracciare, nella zona di Riposto,  i due presunti responsabili, trovati in possesso della somma di denaro e del bracciale d’oro sottratti all’anziana.

Gli indizi raccolti a carico dei due fermati, due uomini di 43 e 46 anni, entrambi della Campania e già noti alle Forze dell’Ordine, hanno permesso ai Carabinieri di procedere al loro arresto, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, in ordine al reato di truffa aggravata. Ultimate le formalità di rito, i due arrestati sono stati condotti nel carcere di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’arresto è stato convalidato e il Giudice del Tribunale di Catania ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Si precisa che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, gli indagati sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità.

Intanto, altri episodi del genere, con anziani raggirati ad opera di truffatori, si sono già verificati nella provincia di Messina, perciò i CC stanno intensificando i controlli nell’ambito del potenziamento dei servizi contro l’illegalità diffusa e, in particolare, a tutela delle fasce deboli della popolazione.

In tempi recenti, fatti analoghi sono stati registrati a Giardini Naxos e a Gaggi, dove  una 95enne, adescata dai truffatori, era stata “salvata” da una vicina che aveva ricevuto e letto la brochure elaborata e distribuita nei giorni precedenti dai Carabinieri nel corso degli incontri informativi con gli anziani per la prevenzione delle truffe.

 

Cronaca

Etna, soccorsa escursionista rimasta ferita nei pressi del Rifugio Sapienza

La ragazza si trovava in escursione con un gruppo quando è scivolata sulla neve ghiacciata procurandosi la sospetta frattura di un arto inferiore

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I Tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione Etna sud sono stati attivati stamane dalla Centrale Operativa 118 per recuperare un’escursionista scivolata sulla neve a quota 2000. La ragazza, 20 anni, originaria di Belpasso, si trovava in escursione con un gruppo quando è scivolata sulla neve ghiacciata procurandosi la sospetta frattura di un arto inferiore.

I tecnici del Servizio Regionale Sicilia del Soccorso Alpino hanno raggiunto rapidamente l’infortunata nell’area dei crateri a nord ovest del Rifugio Sapienza ed hanno provveduto a fornirle le prime cure, proteggendola dall’ipotermia ed immobilizzandola.

L’infortunata è stata quindi posizionata in una barella specifica per il trasporto in ambiente innevato e ghiacciato e quindi trasportata sin dove poteva giungere un mezzo gommato di soccorso del 118. La ragazza, una volta a bordo dell’ambulanza è stata trasportata verso il presidio ospedaliero di Acireale.

Anche nella giornata di ieri il Soccorso Alpino e Speleologico era intervenuto per recuperare, mediante i Tecnici del Soccorso Alpino di presidio presso il piazzale del Rifugio Sapienza, un turista in ambiente innevato e ghiacciato nell’area di Piano Vetore (Etna sud), colto da un importante malore. Il turista era stato consegnato all’ambulanza medicalizzata del 118 per il trasferimento verso adeguata struttura sanitaria.

 

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Cronaca

Santa Venerina, esplode petardo, feriti tre bambini, due in prognosi riservata

Un dodicenne albanese ha subito l’amputazione del dito di una mano all’ospedale Cannizzaro, un altro ragazzino ha riportato delle ferite giudicate guaribili in 20 giorni ed è stato dimesso, mentre un terzo ha subito la perforazione del timpano dell’orecchio destro

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FOTO WEB

A Linera, frazione del comune di Santa Venerina, un dodicenne albanese ha subito l’amputazione del dito di una mano all’ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato trasferito per le ferite riportare per l’esplosione di un ‘botto’ mentre erano in strada proprio nella piccola frazione. L’episodio è avvenuto ieri, intorno alle 20.

Il ragazzino è stato sottoposto a un delicato intervento di ricostruzione dell’arto effettuato da un’equipe composta da chirurghi plastici, ortopedici e vascolari. La mano è stata salvata, ma un dito era compromesso al punto che i medici hanno dovuto amputarlo. Il paziente, che ha altre ferite al corpo causate dalla deflagrazione, è ricoverato con la prognosi riservata. Altri due ragazzini, connazionali del 12enne, sono rimasti feriti nell’esplosione: uno di loro ha riportato delle ferite giudicate guaribili in 20 giorni ed è stato dimesso, mentre un terzo è ricoverato nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Acireale per la perforazione del timpano dell’orecchio destro riportata a causa dell’esplosione del petardo.

Il piccolo ha riportato anche lesioni corneali all’occhio sinistro, per cui la prognosi rimane ancora riservata. I tre ragazzini dopo l’esplosione sono stati portati al pronto soccorso di Acireale, ma il 12enne, per le sue gravi condizioni, è stato prima stabilizzato e poi trasferito al Cannizzaro di Catania dove è stato operato. Secondo quanto si è appreso, i ragazzini avrebbero detto di avere trovato per terra il petardo che è esploso mentre uno di loro, quello ricoverato a Catania, lo aveva in mano.

Sul posto per le indagini del caso si sono recati agenti del commissariato di polizia di Acireale che hanno sentito i genitori dei tre feriti, che non hanno saputo dare indicazioni sull’accaduto. Gli investigatori avrebbero anche visionato le registrazioni di sistemi di videosorveglianza della zona, ma non sarebbero state trovate immagini utili alle indagini.

 

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