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In Primo Piano

Roma: da tutto il mondo sulla tomba di Papa Francesco

Da tutta l’Italia, dall’Africa, dall’America Latina, dall’Asia, dai Paesi europei, una folla di laici e religiosi, in movimento verso Roma in questi giorni per pregare davanti alla tomba di Francesco.

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Tutte le strade portano a Roma…e, in questi giorni, tutte le strade romane portano alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove, dal 26 aprile 2025, riposa l’amato Papa Francesco.

Una fiumana di fedeli pellegrini sfidano il caldo di questi giorni e la lunga fila d’attesa per entrare alla basilica e sostare qualche istante in preghiera davanti alla tomba. Una fila composta e silenziosa, una fila di preghiera, un vero pellegrinaggio. Se è vero, come è vero, che la Chiesa, nella sua forma più alta, è rappresentata dalla comunità dei credenti, allora si può proprio dire che la voce attuale della Chiesa è quella che esprime il suo GRAZIE a Francesco, Papa amato.

Il lungo ponte del primo maggio è stata l’occasione propizia che ha mosso migliaia di credenti e li ha posti sulla via di Francesco. Gente di ogni età, arrivati a Roma da tutto il mondo.

Nella navata laterale di sinistra, sul fondo, la tomba in marmo bianco. Solo la scritta Franciscus, incisa sul marmo con una semplicità tale da comunicare tutto il senso della maestosità che solo la semplicità estrema ha la forza di trasmettere. Nient’altro. Francesco ha disposto di essere seppellito in questo luogo perché era in quella chiesa che amava ritirarsi in preghiera, davanti all’icona della Madonna Maria Salus Populi Romani che si trova esposta all’interno della cappella Paolina. E lì, proprio ad un passo della medesima cappella, Papa Francesco, ora, riposa.

A gestire l’enorme flusso di pellegrini, una macchina organizzativa ben organizzata e motivata, come ha dichiarato Alessandro, uno dei volontari Scout, in servizio per disciplinare le folle, “Siamo attivi a livello nazionale dal lunedì 28 e stiamo svolgendo il nostro servizio dalle 06:00 alle 13:00; il flusso è andato continuamente crescendo nei giorni, fino ai più o meno 70.000/80.000 al giorno, specie in questi giorni in cui, per una serie di ponti, abbiamo raggiunto il picco massimo.  Abbiamo visto gente da tutto il mondo: dalla Tanzania, dal Sud America,  europei, asiatici, vescovi, porporati, frati, suore missionarie, pellegrini sulla via di Francesco… è passato il mondo da qua!

E’ stato tutto molto ben organizzato, nessuna difficoltà grazie al lavoro di concerto con le forze dell’ordine e il Dipartimento di Protezione Civile nazionale e di Roma capitale e tutti i volontari, compresi noi Scout, che veniamo da tutta Italia, io in particolare vengo da Roma, ma siamo stati attivati come settore di Protezione civile dal Dip. Nazionale, quindi da tutta Italia anche gli Scout hanno risposto prendendo treni, traghetti di notte, macchine per essere qui. La nostra squadra, in particolare è composta da 12 capi che sono arrivati come meglio potevano per dare questo servizio alla città di Roma e li ringraziamo con tutto il cuore…”

La speranza dei fedeli che giungono a Roma in questi giorni è che, dal conclave, esca un nuovo Papa nel segno della continuità con Francesco.

Cronaca

Bronte, un incendio provoca danni ingenti ad una villetta di via Messina

Non accertate le cause del rogo. Sul posto pompieri di Randazzo e quelli volontari di Maletto

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FOTO REPERTORIO

Incendio abitazione questa mattina a Bronte. In fiamme una villetta ubicata in via Messina. L’allarme è scatto poco prima delle 07.15. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo e quelli volontari di Maletto. Da Catania è arrivata anche un’altra autobotte dalla sede centrale del comando provinciale di via Cesare Beccaria.

Le operazioni di spegnimento sono state rese difficili dalla zona piuttosto impervia in cui era ubicato la villetta. Il rogo ha procurato gravi danni alla struttura, la quale al momento dello scoppio dell’incendio non era abitata. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Randazzo. Solo poco prima delle 14.30 le operazioni di spegnimento e di bonifica sono state ultimate dai pompieri. Ingenti i danni subiti dall’immobile. Non è stato possibile accertare le cause dell’incendio.

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Cronaca

Catania, emergenza sicurezza in città, preoccupati i deputati Marano e Carrà

“La questione sicurezza in città sta assumendo contorni sempre più preoccupanti” ha detto la deputata regionale M5stelle Jose Marano, mentre il deputato nazionale leghista Anastasio Carrà ribadisce che “non si possono tollerare episodi compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge”

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“Spaccio, rapine, risse. Ora anche l’accoltellamento sul bus di un giovane che solo per miracolo non è finito in tragedia: la questione sicurezza a Catania sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Sono certa di interpretare il pensiero di tantissimi miei concittadini che oggi non si sentono più al sicuro nella loro città e che hanno espresso, anche attraverso ripetute segnalazioni alle istituzioni e alla stampa, tutta la loro preoccupazione e tutto il loro sdegno”.

A dirlo è Jose Marano, deputata regionale M5s e componente della commissione Antimafia all’ARS, intervenuta dopo l’ultimo fatto di sangue a Catania: un colombiano di 28 anni ha accoltellato mentre si trovava su un bus cittadino un 26enne catanese: quest’ultimo avrebbe invitato lo straniero ad abbassare la voce e non essere molesto con gli altri passeggeri. Il colombiano è stato arrestato.

“Non possiamo restare a guardare – prosegue Marano – mentre la nostra città sprofonda nel più totale degrado. I cittadini hanno il diritto di camminare per strada senza sentire che è a rischio la loro incolumità. Non possiamo abbassare la guardia rispetto a fenomeni odiosi di criminalità che hanno bisogno di una risposta decisa, a cominciare da un serio piano di investimenti nella sicurezza”. “Per non parlare – conclude – del danno di immagine che ne deriva. Turisti accolti da rifiuti, scippatori e posteggiatori abusivi: Catania oggi si presenta nella versione peggiore di sé stessa”.

C’è da registrare la presa di posizione anche del deputato nazionale della Lega Anastasio Carrà: “Il taser si è dimostrato un ottimo deterrente, permettendo di arrestare immediatamente un colombiano che a Catania ha accoltellato un passeggero a bordo di un bus, colpevole di avergli chiesto di abbassare la voce e non essere molesto con le altre persone sul mezzo pubblico.

Fermo restando che non possiamo più tollerare il dilagare di episodi simili compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge e dell’ordine pubblico, è evidente che il taser sia uno strumento indispensabile che tutte le forze di polizia dovrebbero avere in dotazione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro a tutela dei cittadini.

È il modo migliore per dimostrare sostegno e gratitudine a chi ogni giorno opera sui nostri territori con grande professionalità per garantire la nostra sicurezza e quella delle nostre famiglie” ha concluso così il deputato nazionale Anastasio Carrà.

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