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Cronaca

S.M. di Licodia, 8 denunciati per una rissa tra famiglie avvenuta in piazza Umberto I

Tutto scaturì da una lite tra bambini. Tra le persone denunciate c’è anche un minore

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I Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno denunciato in stato di libertà 8 persone, che in concorso tra loro, si sono rese responsabili dei reati di rissa aggravata e lesioni personali. Nella circostanza i militari dell’Arma, all’esito di una meticolosa e articolata attività di indagine, sono riusciti sia a ricostruire le fasi, sia ad identificare i partecipanti alla violenta e prolungata lite tra due gruppi familiari, consumatasi nella centralissima Piazza Umberto del comune di Santa Maria di Licodia, lo scorso 19 giugno.

La scintilla che ha fatto esplodere gli animi dei contendenti, sarebbe stata un banalissimo battibecco tra due minorenni che erano intenti a giocare a calcio nella piazza, durante il quale, la madre di uno dei due, interveniva energicamente per dividere i ragazzini. A quel punto, accorrevano a difesa del figlio anche i genitori dell’altro minorenne, circostanza da cui scaturiva una vera e propria contesa tra i due nuclei familiari a suon di calci e pugni, prolungatasi per qualche minuto.

I Carabinieri, grazie a una profonda conoscenza del territorio e dei cittadini residenti, dopo aver esaminato le immagini dei numerosi impianti di videosorveglianza presenti in piazza Umberto e aver ascoltato le dichiarazioni dei testimoni, sono quindi riusciti in un brevissimo arco temporale ad identificare tutti i partecipanti alla rissa (di età compresa tra i 46 e i 19 anni, oltre a un minore di anni 14). Il “bilancio” medico del tafferuglio, all’uscita del P.S. dell’Ospedale di Biancavilla, ha fatto registrare, per due dei partecipanti, lesioni guaribili tra i 7 e i 10 giorni.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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