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Chiesa

S. M. di Licodia, la festa di San Giuseppe in digitale per restare uniti nella fede

In questo difficile momento di emergenza Padre Santo Salamone usa la preghiera a distanza per abbracciare le anime

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La festa di San Giuseppe, Santo Patrono di Santa Maria di Licodia, arriva quest’anno in un momento difficilissimo a causa dell’epidemia da Coronavirus, che sta dilagando nel mondo provocando migliaia di morti, contagi e paura. Il parroco, Don Santo Salamone, nonostante tutto, non ha fatto mancare alla comunità il clima di devozione mediante la celebrazione della Messa trasmessa in diretta sul canale 218 del digitale terrestre di Tele Inessa, sui profili Facebook, e in filodiffusione per le strade del paese. Ha cercato con tutti i mezzi di riunire tutti, anche se distanti, nella preghiera.

«La festa liturgica di San Giuseppe, a causa del periodo che stiamo vivendo, non favorisce un atteggiamento di gioia e di letizia. Abbiamo però consapevolezza che il Signore non ci abbandona, – tiene a sottolineare Padre Salamone – ecco allora la grande opportunità di vivere questo tempo come un tempo si riflessione e di conversione, pensando a San Giuseppe che dovette superate le prove della persecuzione, dell’esilio e della povertà. Quando la peste, a più riprese, ha devastato l’Europa, le vittime si rivolgevano a San Giuseppe, alla sua intercessione miracolosa. La peste ha una lunga storia in Europa, e quando i cristiani si sono trovati in mezzo a crisi simili si sono spesso rivolti a San Giuseppe. Anche se le situazioni sono differenti rispetto al 1300, al 1500 o al 1600, il timore è lo stesso dei secoli passati. Perciò San Giuseppe rimane per noi motivo di gioia e di certezza nella sua potente intercessione perché possiamo essere liberati dal virus. Cristo ha vinto la morte, non abbiate paura, tutto andrà bene. Restate a casa». 

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Chiesa

Ragalna, via crucis condivisa tra le parrocchie S.Barbara e S.Maria del Carmine

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Una Pasqua all’insegna di una nuova unione tra le due realtà ecclesiali: quella della parrocchia di Santa Barbara e quella di Santa Maria del Carmine, che quest’anno hanno vissuto, unite, la Via Crucis presso il parco dell’amicizia adiacente al palazzo del Comune. Una bella esperienza di condivisione tra le due realtà che finora hanno fatto capo a due realtà e quartieri ben distinti all’interno del piccolo centro etneo e che invece, ora, pur continuando a mantenere le proprie specificità, decidono di percorrere la via della condivisione, complice anche la recente nomina come parroco della chiesa di santa Maria del Carmine (piazza Cisterna) di don Vincenzo Savio Nicolosi che è anche parroco della chiesa di Santa Barbara.

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Chiesa

Biancavilla, don Antonino La Manna propone una lettura biblica dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina

L’evento oggi pomeriggio all’interno della Basilica Collegiata

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In preparazione alla Pasqua, nel cuore della Quaresima, la Basilica Santuario di Biancavilla e l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” propongono un appuntamento di riflessione e spiritualità aperto a tutti i fedeli, con Don Antonino La Manna, biblista e vicario episcopale per la cultura dell’Arcidiocesi di Catania. Martedì 12 marzo alle ore 19:00, Don Antonino proporrà una lettura biblico-pasquale dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina: a partire dalla simbologia iconografica bizantina, offrirà una meditazione spirituale sui contenuti più profondi della fede cristiana, dall’Incarnazione del figlio di Dio, al suo mistero pasquale di morte e risurrezione.

Nella tradizione bizantina, infatti, l’icona racchiude attraverso un codice di segni e colori la grande ricchezza del mistero cristiano. Pertanto, ogni icona sacra diventa un “sacramentale”, un invito a purificare lo sguardo per contemplare nei segni visibili le realtà invisibili che ci riguardano e ci raggiungono. Come ha ricordato più volte Papa Francesco, la vita di fede non nasce da uno sforzo personale alla ricerca di una perfezione sempre irraggiungibile, ma è accogliere Dio che ci viene incontro, lasciarci incontrare da lui e lasciarci abbracciare dal suo amore. Ringraziamo sin d’ora Don La Manna per aver accettato l’invito per questa preziosa catechesi quaresimale, che ci permetterà di scoprire nella celebre icona della Vergine dell’Elemosina, l’Elèusa, il mistero pasquale di Cristo a cui ciascuno di noi è chiamato a prendere parte.

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