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Cronaca

S.M. di Licodia, materiale ginecologico abbandonato in zona vigne

Frutto di una pratica medica clandestina o professionisti zozzoni? Perché tali rifiuti non sono stati smaltiti correttamente invece di trovarsi in strada?

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Un vero e proprio deturpamento ambientale, quello che si presenta a tutti coloro i quali percorrono la strada Poggio dell’Aquila, situata poco distante dal centro abitato di Santa Maria di Licodia, nella cosiddetta zona vigne. Diversi speculum, guanti in lattice e spazzolini in plastica, per effettuare il Pap Test, sono stati abbandonati da ignoti sul ciglio della strada creando una forte criticità a livello ambientale e preoccupazione tra i villeggianti della zona. Non si sa da quanto tempo questi presidi medici siano lì. Tali rifiuti, probabilmente contenuti all’interno di un sacchetto di carta presente a poca distanza, compongono diversi kit per l’esecuzione, in ambito sanitario, dello screening per l’individuazione precoce di tumori al collo dell’utero.

Frutto di una pratica medica clandestina o professionisti zozzoni? Questo, a noi, non è possibile appurarlo, ma di certo l’abbandono di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo – che andrebbero smaltiti in impianti di termodistruzione a seguito del processo di sterilizzazione – genera un danno ambientale elevato. Da un’analisi sommaria, non sembrerebbe esserci traccia di materiale organico o di sangue sui guanti presenti, ma il rischio biologico – laddove tale strumentazione fosse stata impiegata su persone affette da malattie sessualmente trasmissibili – si eleva esponenzialmente. Il quesito principale, però, rimane: perché tali rifiuti non sono stati smaltiti correttamente invece di trovarsi in strada? Adesso sarà compito del comune e della ditta che si occupa dell’igiene ambientale sul territorio licodiese, procedere alla rimozione di tale materiale altamente inquinante.

 

Cronaca

Incidente sulla Catania-Siracusa, galleria Demetrio, ferito conducente Tir e traffico in tilt

Il mezzo pesante è finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania

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Incidente stradale nel pomeriggio intorno alle 16.30 all’interno della galleria San Demetrio, lungo la Catania-Siracusa, in direzione Catania.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Lentini, intervenuti per soccorrere il conducente di un mezzo pesante finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato subito soccorso e affidato al personale medico del 118 il quale l’hanno trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania.

Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico. Sul posto anche personale della Polstrada di Lentini. A seguito del sinistro  il traffico è rimasto bloccato, il mezzo pesante occupa la corsia di sorpasso e di marcia per cui l’Anas ha proceduto alla chiusura con uscita obbligatoria allo svincolo di Lentini.

“Si sconsiglia al momento di mettersi in viaggio da Siracusa in direzione Catania o, in alternativa, di percorrere la vecchia strada SS 114” dicono dalla Polstrada. Dopo le operazioni di messa in sicurezza del mezzo pesante la  stradale sta facendo defluire la coda di automobili che si era creata all’interno della galleria.

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Cronaca

Catania, morto lo storico esponente del MSI, Francesco Condorelli Caff

Non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi” e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti. È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia

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FOTO ANSA

E’ morto nella giornata di oggi lo storico esponente del Movimento sociale italiano Francesco Condorelli Caff, aveva 86 anni. Un grande professionista del foro di Catania ha lavorato  fino a poche ore dal malessere che lo ha colpito, sostenendo le ragioni del diritto al fianco dei propri clienti in tribunale.

Nel dicembre 2022 aveva ricevuto il riconoscimento, dall’ordine degli avvocati, per i 50 anni di professione. Impegnato senza tregua nel settore civile, penale e nel patrocinio all’interno dei tribunali ecclesiastici. Era un esponente storico del Msi, non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi”, e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti.

È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia, la città che ha amato e difeso con storiche battaglie in consiglio comunale. Era un amante della pittura nel tempo libero, dello sport, ha fondato lo Sci club Monte Fusaro e dei vigneti, che ha coltivato in prima persona fino agli ultimi giorni.

Rimasto orfano ad appena 3 anni, il padre era colonnello dell’esercito, ha vissuto con la madre e le sorelle a Mascalucia e frequentato la scuola militare Nunziatella di Napoli. Tre suoi figli, Nunzio, Nicola e Mimmi hanno seguito le sue orme professionali, mentre il primogenito Antonio è giornalista. E oggi lo ricordano così: “un padre sempre presente, infaticabile e capace di educare alle responsabilità con un amore puro”.

 

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