Connect with us

Storie

S. M. di Licodia, una vita sconvolta per una distrazione alla guida con il cellulare

Grazia Caraci, vittima di un incidente sulle strisce pedonali, lotta contro le disattenzioni alla guida

Pubblicato

il

“Troppi conducenti guidano scorrettamente. A causa di una disattenzione con il cellulare i miei sogni sono stati infranti. Adesso non voglio che altri subiscano i disagi quotidiani che sto patendo io. In un attimo le vite possono essere “spezzate”. Riflettete. Al volante siate prudenti”.  È questo l’appello lanciato da Grazia Caraci, una giovane donna originaria di Bronte, ma da tempo residente a Santa Maria di Licodia, che a causa di un brutto incidente stradale, ha dovuto completamente cambiare stile di vita e abitudini.

Grazia, dopo anni passati ad inseguire il sogno di un posto di lavoro sicuro, legata alle graduatorie del personale Ata, nel 2016 riceve la chiamata per la città di Pordenone.

Era lì, quel tragico pomeriggio del 1° novembre di quasi tre anni fa, quando venne investita sulle strisce pedonali, in pieno centro abitato, da una ragazza che guidava con il telefonino in mano. Un volo di 4 metri, che solo il destino ha voluto non si rivelasse fatale. Fortunatamente non era da sola quel giorno. Si trovava in compagnia di Ermelinda Bonaventura, una sua amica, che ha avuto la prontezza di riflessi di bloccare il traffico, altrimenti sarebbe rimasta schiacciata dalle altre auto in transito. Tuttavia le conseguenze riportate dopo il violento impatto con l’asfalto sono state devastanti. Il grave trauma cranico e la conseguente emorragia focolare causati dall’urto contro il parabrezza, le hanno provocato seri danni all’udito e alla vista. Inoltre ha subito la frattura della tibia, che – nonostante gli interventi e le terapie riabilitative -, le ha lasciato una fuga di zoppia, che la limita nella deambulazione e la costringe a camminare con una stampella. Proprio nel momento in cui aveva provato la gioia della realizzazione personale attraverso il lavoro, ha dovuto fare i conti con gli handicap, che la rendono inabile al servizio, vedendo crollare completamente tutte le sue ambizioni. In un attimo la lista delle cose che non poteva più fare autonomamente sembrava interminabile e insormontabile. Non aveva più fiducia nel futuro e la sua esistenza stava diventando disperata, quando ha deciso di reagire.

E’ andata contro le aspettative di tutti ed ha dimostrato di avere una forza d’animo incredibile. Le difficoltà rimangono, purtroppo, – (per fare un esempio, anche andare alla posta a pagare una bolletta risulta complicato per lei) -, a cambiare è stato l’atteggiamento di fronte alle situazioni.

“All’inizio è stata dura non avendo alle spalle l’aiuto di una famiglia e non volendo vivere come un peso, – racconta Grazia – ma poi ho deciso di continuare a combattere per mia figlia, la mia ragione di vita”. Grazia ha una figlia adolescente, a cui il destino un anno fa ha portato via il padre. “Da lei e per lei – aggiunge – ho trovato la forza di andare avanti per farle da padre e da madre”. Oggi, il suo obiettivo è infondere speranza a tutti coloro che hanno delle simili disabilità e lottare contro le distrazioni dall’uso dello smartphone durante la guida. Per queste ragioni si è iscritta anche all’ASSOVIS, associazione vittime stradali, lanciando una campagna sull’importanza di essere sempre attenti in macchina. “Oggi, i telefonini – dice Grazia – sono diventati una dipendenza. Tutti sanno che andare contromano in autostrada è un pericolo mortale, mentre in pochi capiscono che usare il telefonino per mandare un messaggio o controllare l’e-mail è come guidare bendati. Per questo servirebbero più campagne a scopo educativo per far percepire la pericolosità di queste condotte. Sempre più spesso si notano tablet posizionati sul volante e utilizzati dal conducente  mentre la traiettoria dei veicoli diventa incerta e pericolosa.  L’indiscutibile utilità dei cellulari non va confusa con la chiacchierata che  può essere distensiva su una spiaggia, ma non va assolutamente tollerata durante la guida. Se si devono fare telefonate urgenti e il cellulare non è dotato di auricolare (che ha un costo risibile) o vivavoce, ci si ferma fuori strada”. Per non parlare della deconcentrazione da “Selfie” o accesso ai social. Mentre sono 7 i secondi durante i quali si distolgono gli occhi dalla strada a 50 km/h si fanno 98 metri al buio. A 100 km/h sono quasi 200 metri. Una follia. “Cari giovani – chiude Grazia – la vera libertà non è filmare la vostra corsa in auto, ma poter correre sulle vostre gambe. Cosa che io non potrò più fare. Abbiate rispetto della vostra vita e di quella degli altri”

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura

Catania, il Ministro Giuli a Librino per la nuova monumentale opera di Antonio Presti

Un laboratorio di rinascita culturale che ha coinvolto migliaia di cittadini

Pubblicato

il

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha visitato la “Porta delle Farfalle”, l’imponente bassorilievo ceramico che sta ridisegnando l’identità di Librino. Accompagnato dal sindaco Enrico Trantino e guidato dal mecenate Antonio Presti, il ministro ha attraversato l’opera nonostante il maltempo, sottolineandone il valore simbolico e sociale. «Siamo davanti a un luogo sacro, dove la bellezza diventa cura dell’anima», ha dichiarato Giuli, elogiando il percorso artistico e comunitario che ha reso possibile la trasformazione di un semplice muro di cemento in un monumento di luce e speranza.

L’intervento della Fondazione Fiumara d’Arte ha dato vita a un’opera che si estende per un chilometro e mezzo, lungo l’Asse dei Servizi, facendo di Librino un punto di riferimento per l’arte pubblica e la rigenerazione urbana.

« “La Porta delle Farfalle” è molto più di un’opera monumentale, è un messaggio di fiducia verso la comunità», ha evidenziato Presti.

«Librino sta costruendo una “democrazia della luce”, un processo di riscatto che parte dal basso. La presenza del ministro rappresenta un riconoscimento importante, perché rafforza il senso di dignità e identità di un quartiere troppo spesso dimenticato».

Il progetto ha coinvolto 5.000 studenti di 16 Licei artistici siciliani, 10.000 bambini delle scuole di Librino e oltre 50 artisti e architetti, in un grande lavoro collettivo che ha unito creatività e consapevolezza sociale. Attraverso laboratori artistici, i ragazzi hanno potuto approfondire non solo le tecniche della lavorazione dell’argilla, ma anche il valore della bellezza come strumento di cambiamento.

Presti ha voluto destinare questa opera alle istituzioni locali e nazionali affinché possa continuare a rappresentare un punto di riferimento per Librino e per l’intera città. Il ministro Giuli, dal canto suo, ha ribadito l’impegno del governo nel valorizzare l’iniziativa: «Daremo il giusto rilievo a questo luogo, perché Librino non sia più periferia, ma cuore pulsante di cultura e speranza».

Continua a leggere

In Primo Piano

Bronte, Enosis dona giocattoli ai bambini ricoverati

Un gesto di solidarietà per il Carnevale

Pubblicato

il

In vista del Carnevale, l’associazione socio-culturale ENOSIS continua il suo impegno nella solidarietà. Guidati dal Presidente Riccardo Longo, i volontari hanno donato numerosi giocattoli al reparto di Pediatria dell’ospedale Castiglione-Prestianni di Bronte, con l’obiettivo di portare un sorriso ai bambini ricoverati. Un gesto che sottolinea ancora una volta l’attenzione dell’associazione verso i più piccoli, sempre al centro delle sue iniziative.

La consegna è avvenuta alla presenza della responsabile dell’UOSD di Pediatria, Dott.ssa Maria Mancuso, dell’addetto all’amministrazione Pippo De Luca, insieme a numerosi medici e infermieri dell’ospedale e all’Ins. Maria Pina Trusso. L’incontro ha visto anche la partecipazione dei vertici e dei volontari di ENOSIS.

Il Presidente Riccardo Longo ha espresso il suo ringraziamento per l’accoglienza ricevuta, evidenziando l’apprezzamento per il gesto di solidarietà che ha riscosso un grande favore tra i presenti.

Continua a leggere

Trending