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S. M. Di Licodia, utenti lamentano disagi FCE

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Riceviamo e pubblichiamo la Pec inviata da un genitore di Santa Maria di Licodia alla direzione FCE per delle problematiche insorte ad una delle fermate licodiesi.

La Pec integrale

Spett.le FCE,

con la presente per comunicare il mio disappunto per un episodio avvenuto in data odierna, 16/10/2024.
Alle ore 07:30 circa, come ogni mattina, mio figlio, un ragazzo di anni 13, si è recato alla fermata FCE di via Aldo Moro, in Santa Maria di Licodia, per utilizzare il servizio che voi dovreste fornire.
Il ragazzo utilizza i mezzi FCE, con regolare biglietto e/o abbonamento, per raggiungere l’Istituto scolastico che frequenta a Paternò.
Solitamente la tratta a quell’ora viene eseguita da quattro mezzi.
Stamattina di questi quattro mezzi:
– Due sono passati indicando che essendo pieni non si sarebbero fermati, a mio avviso agendo correttamente.
– Gli altri due autobus si sono fermati.
Nello specifico un autista ha fatto salire alcuni ragazzi, dicendo agli altri in attesa, tra cui mio figlio, di CORRERE fino alla successiva fermata, perché lì avrebbe atteso, facendoli salire.
Ovviamente, ciò non è accaduto perché, nonostante lo sforzo di mio figlio, che con uno zaino pesante ha corso fino alla successiva fermata, rischiando di cadere e farsi male, l’autista “con il mezzo più veloce” di un ragazzino a piedi, dopo averlo visto e nonostante un altro ragazzo lo avesse avvisato dell’imminente arrivo, è andato via.
Sempre in mattinata un autista, non so se lo stesso di cui ho scritto sopra, ha aperto il vano bagagli indicando ai ragazzi di entrarci dentro, visto che la cabina era piena.

Considerando l’atteggiamento poco professionale e poco educativo di un adulto che, tra l’altro, offre un servizio che possiamo definire pubblico, Vi chiedo di agire duramente sotto il profilo professionale, applicando le opportune misure punitive.
Ritengo che tali atteggiamenti siano diseducativi e mettono in alcuni casi a rischio la sicurezza dei ragazzi.
Aggiungo e ritengo che, se una persona adulta adotta questi atteggiamenti, probabilmente non è adatta a guidare un mezzo che giornalmente trasporta centinaia di pendolari.
Credo che i modi e le buone maniere, applicati tramite esempi concreti, rappresentino le basi per costruire una società civile e ritengo che il/i vostro/i autista/i abbia dato un cattivo esempio di vita, paragonabile ad un atto di bullismo.

Certo che agirete in maniera forte e decisa nei confronti dei responsabili, porgo distinti saluti.

 

giudiziaria

Morte Stancampiano, giudizio immediato per il proprietario di casa che lo uccise durante furto

Secondo la Squadra Mobile, Stancampiano e un complice avrebbero tentato un furto nell’abitazione dell’imputato, il quale, rientrando a casa li ha sorpresi e durante una colluttazione con un coltello li avrebbe colpiti

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foto Ansa

A Reggio Calabria inizierà il 27 dicembre il processo per Francesco Putortì, il macellaio di 48 anni accusato di aver ucciso Alfio Stancampiano, di 30 anni originario di Catania, che il 28 maggio era entrato all’interno della sua abitazione in contrada Oliveto di Rosario Valanidi, e di avere ferito Giovanni Bruno, di 46 anni anche lui catanese. Come richiesto dal pubblico ministero che ha coordinato le indagini, Nunzio De Salvo, nei confronti di Putortì, difeso dagli avvocati Giulia Dieni e Natale Polimeni, è stato disposto il giudizio immediato.

Dopo un periodo di detenzione in carcere, l’imputato è adesso sottoposto agli arresti domiciliari ed è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.   Stando alle indagini della Squadra Mobile, Stancampiano e Bruno avrebbero tentato un furto nell’abitazione di Putortì, il quale, rientrando a casa, li ha sorpresi al piano superiore dello stabile. A quel punto, il macellaio, secondo il suo racconto, ha preso un coltello e durante una colluttazione ha colpito i due ladri che poi sono fuggiti facendo cadere le pistole che avevano appena rubato e che erano legalmente detenute da Putortì.

Una ricostruzione che non ha convinto gli inquirenti, secondo i quali, invece, l’uomo avrebbe accoltellato i due alle spalle mentre scappavano.  Il primo accoltellato, Alfio Stancampiano, è stato abbandonato dai complici nei giardini dell’ospedale reggino “Morelli”, dove poi è morto, mentre il secondo, Giovanni Bruno, dopo aver traghettato per la Sicilia, è stato costretto perché ferito a recarsi all’ospedale di Messina. Non è escluso che quest’ultimo e i familiari del deceduto decidano di costituirsi parte civile nel processo a carico del macellaio reggino.

 

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Ragalna, presentato progetto “Spazi Civici di Comunità”, Play District

“L’obiettivo-ricorda Emanuele Basile, responsabile Sport e Salute  in Sicilia per Play District -che si intende raggiungere è quello di promuovere la realizzazione di attività di aggregazione rivolte a giovani”

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“Sport Ability” è ufficialmente operativo. Il progetto, che rientra nell’ambito di “Play District- Spazi Civici di Comunità”, è stato presentato nella sala convegni del Palmento Arena di Ragalna. Il percorso progettuale, riservato a soggetti che vanno dai 14 ai 34 anni, è stato promosso in campo nazionale, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Sport e Salute.

A Ragalna il progetto è realizzato dall’Asd Sport Insieme con il partenariato del comune di Ragalna, dell’Istituto Marconi di Paternò/Ragalna, della Cooperativa Marianella Garcia ed Euro Soluzioni con il coinvolgimento esterno dell’ente di promozione C.S.A.In (Centri sportivi aziendali e industriali). “L’obiettivo-ricorda Emanuele Basile, responsabile Sport e Salute  in Sicilia per Play District -che si intende raggiungere è quello di promuovere, attraverso gli spazi civici, la realizzazione di attività di aggregazione rivolte a giovani, realizzate dalle associazioni, in partnership con altri soggetti pubblico e privati”.

Il progetto è stato illustrato dal sindaco del comune etneo, Nino Caruso, che ha ricordato l’importanza dello sport a Ragalna, l’impatto sul piano turistico e sociale che ricopre l’attività strutturata, e l’importanza di poter disporre di impianti sportivi all’avanguardia. Giuseppe Lombardo, direttore generale dell’associazione Sport Insieme ha illustrato le caratteristiche del progetto che durerà due anni.

“Proponiamo il calcio, la cinofilia sportiva e tiro con l’arco e, in particolare, allestiremo conferenze con tematiche sociali come “Responsabil-mente” e “Edu-Eat”, dove si affronteranno tematiche delicate e strettamente attuali tra i giovani come il cyberbullismo e la sana e corretta alimentazione, e lo Sportello Ascolto e di consulenza”. Apprezzati gli interventi dei tecnici di cinofilia sportiva, rappresentati da Andrea Foti, e quello di tiro con l’arco, Angelo Corsaro.

Come del resto, quello di Marco Alberio, ex calciatore professionista, che ha raccontato agli studenti del Marconi presenti, annunciando la nascita, all’interno del progetto di una squadra di mamme, che parteciperà al campionato Csain fuori classifica. Ad allenarla Concetta Santangelo.

 

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