Connect with us

Cronaca

Salvatore Russo resta in carcere. Il Tdr conferma la sentenza del Gip Molino

Respinta la richiesta di scarcerazione o concessione degli arresti domiciliari, presentata dagli avvocati Liotta e Bellissima

Pubblicato

il

Resta in carcere Salvatore Russo, il 29enne paternese, indagato per l’omicidio di Antonino e Fabrizio Contiguglia e per il tentato omicidio di Salvatore Contiguglia, avvenuto ad Ucria lo scorso 15 agosto.

I giudici del Tribunale del riesame di Messina, hanno respinto il ricorso presentato dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Turi Liotta e Luigi Bellissima, confermando quanto disposto dal Gip di Patti, Ugo Molino.

Non chiare le motivazioni che hanno spinto i giudici a non accogliere la richiesta di scarcerazione o quanto meno di attenuazione della pena, con la concessione degli arresti domiciliari per Russo, presentata dagli avvocati Liotta e Bellissima che sostengono l’azione determinata solo dall’aver agito per legittima difesa. I giudici hanno 30 giorni di tempo per depositare le motivazioni, solo allora si potrà decidere come continuare.

E se Russo resta in carcere, per quanto accaduto ad Ucria, restano indagati a piede libero altre 7 persone. Si tratta del cognato di Russo Davide Balsamo, con il quale Giovanni Santino Contiguglia, di 68 anni, ha avuto un diverbio per quel posto auto per diversamenteabili, assegnato ai Contiguglia ma occupato temporaneamente il giorno prima della tragedia dalla famiglia Russo. Secondo gli accertamenti delle forze dell’ordine, mentre il mandante Santino Contiguglia, oggi anche lui indagato, è rimasto quella sera in disparte, a raggiungere la casa di Russo sono stati Davide Contiguglia di 35 anni; Vittorio Contiguglia, di 55 anni; Salvatore Contiguglia, di 43 anni, insieme alle due vittime Antonino e Fabrizio Contiguglia.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Aci Sant’Antonio, incidente sul lavoro morto 30enne manutentore ascensorista

Si chiamava Antonio Pistone e stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto

Pubblicato

il

Aveva 30 anni Antonio Pistone, residente ad Aci Castello, l’ennesima vittima su lavoro, morto mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto ad Aci Sant’ Antonio. La sala operativa dei vigili del fuoco di Catania aveva ricevuto una chiamata di soccorso per un uomo bloccato all’interno del vano ascensore di un condominio.  Pistone, per cause in corso di accertamento, è rimasto incastrato tra la stessa cabina e la porta di un piano.  All’interno dell’ascensore si trovava una donna in stato di shock. La squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Acireale ha provveduto a liberare il giovane manutentore e far uscire la signora dalla cabina ascensore.  I sanitari del 118, intervenuti sul posto, hanno constatato il decesso dell’uomo. Sul posto anche i militari del locale comando stazione che hanno avviato le indagini del caso.

Antonio Pistone era una persona conosciuto nel capoluogo etneo per essere un organizzatore di serate. La notizie della morte ha lasciato sgomenti i tanti che lo conoscevano. Sui social tantissimi i messaggi di cordoglio “Anche stavolta, purtroppo, passata la notizia calerà il sipario. A nulla servono i tavoli prefettizi e i convegni se poi non si dà seguito a quello che ci si dice Il segretario Territoriale Ugl Catania, Giovanni Musumeci- Paghiamo la carenza di organico degli uffici dell’ispettorato del lavoro e una mancanza di cultura della prevenzione. Purtroppo i dati quest’anno sono allarmanti: 119 i morti nei primi 2 mesi dell’anno in Italia. La maggior parte degli incidenti avviene in aziende a conduzione familiare con meno di 5 dipendenti, dove la formazione e la prevenzione vengono visti come un costo e non come una risorsa da sfruttare”. La Cgil di Catania partecipa al lutto della famiglia del giovane ascensorista Antonio Pistone, che ha perso la vita mentre faceva onestamente il suo lavoro. “Non sono note le precise dinamiche dell’evento ma rimane una certezza: non è possibile perdere la vita per mancanza di condizioni di sicurezza che devono essere sempre garantite. – sottolineano gli esponenti del sindacato- Le proteste sindacali di queste settimane si sono concentrate proprio su questo concetto: ridurre a zero gli infortuni mortali non è solo possibile ma necessario. Qualcosa deve cambiare nell’ approccio aziendale e nei controlli. E deve avvenire subito”.

 

Continua a leggere

Cronaca

Catania, arrestato 39enne avrebbe investito agente dopo furto in un supermercato

L’autovettura utilizzata per la fuga è di proprietà di una società di autonoleggio e grazie alle indagini l’uomo è stato intercettato e fermato

Pubblicato

il

Rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere. Sono i reati contestati ad un 39enne arrestato dagli agenti di polizia della Questura di Catania.  L’uomo si è recato in un supermercato del quartiere Nesima quando, dopo aver preso alcuni prodotti, ha tentato di darsi alla fuga. È stato prontamente fermato dai dipendenti del negozio che lo hanno invitato a svuotare lo zaino dove aveva occultato la refurtiva. A quel punto l’arrestato ha provato ad eludere il controllo ma, accortosi che il personale addetto alla sicurezza aveva già chiamato le forze dell’ordine, si è dato alla fuga disfacendosi della refurtiva.

Un poliziotto della Questura di Catania, libero dal servizio, accortosi dell’accaduto è intervenuto per fermarlo. Il fuggitivo, una volta salito in auto, ha provato ad allontanarsi ma il poliziotto, che nel frattempo si era qualificato, si è posizionato davanti all’auto, intimandogli di arrestare la marcia. Nonostante la presenza dell’agente, l’uomo ha proseguito la marcia investendo quest’ultimo, facendolo rovinare a terra. Nonostante fosse ferito, il poliziotto è riuscito ad annotare il numero di targa fornendolo alla sala operativa della Squadra Volanti.

L’auto è risultata intestata ad una società di autonoleggio. Le indagini dei poliziotti hanno permesso di localizzarlo e a bloccarlo.  A seguito di perquisizione all’ interno dell’auto sono stati rinvenuti 2 grossi coltelli. L’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del supermercato ha inoltre permesso di ricostruire le diverse fasi del ferimento. A quel punto gli agenti delle volanti, insieme al poliziotto ferito, hanno eseguito l’arresto dell’uomo che è stato condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.

Continua a leggere

Trending