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Cronaca

San Pietro Clarenza, in un incidente stradale muore un 19enne del posto

Il ragazzo sarebbe morto sul colpo mentre il conducente dell’autovettura che si è scontrata con lo scooter guidato dalla vittima è rimasto ferito.

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Ancora sangue sulle strade del catanese . Questa mattina a San Pietro Clarenza ha perso la vita in un tragico incidente stradale Marco Cocuzza, 19 anni. Incidente poco prima delle 9  tra  Palermo e via Cefalù.  La dinamica dell’incidente è tutta da chiarire e su cui sono a lavoro  gli agenti della locale polizia municipale. I vigili urbani hanno posto sequestrato i due mezzi coinvolti nel sinistro per meglio eseguire i rilievi del caso. Da una prima ricostruzione sembra che lo scooter, un Honda SH 125 con a bordo il 19enne, ha  impattato con una Citroen C3, guidato da un uomo di 85 anni.  I primi ad aiutare il 19enne sono stati i passanti lungo Via Palermo.

Sul posto subito dopo l’incidente sono giunti i soccorsi. Presenti in via Palermo il personale medico del 118 che ha prestato le cure del caso in loco; tuttavia i sanitari non hanno potuto fare altro che accertare la morte del  ragazzo che sarebbe deceduto sul colpo. Non è chiaro se Marco Cocuzza indossasse il casco protettivo al momento dell’incidente. Ferito il conducente della Citroen che, soccorso dai medici del 118, è stato condotto da un’ambulanza al Policlinico di Catania. Non si conoscono le condizioni del 85enne, ma non sarebbe in pericolo di vita.  Il magistrato di turno ha disposto la restituzione della salma ai familiari. I funerali del giovane saranno celebrati domani a San Pietro Clarenza alle ore 16 all’interno della Chiesa Madre “Santa Caterina”. In queste ore sono tantissimi i messaggi di cordoglio lasciati sui vari canali social per ricordare Marco.

E’  un altro incidente si è registrato nel tardo pomeriggio di oggi a Biancavilla. A scontrarsi  lungo Viale dei Fiori  un’auto e uno scooter. Ad avere la peggio il conducente del mezzo a due ruote che è stato portato dal personale del 118 in ospedale. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul luogo dell’incidente anche i carabinieri per effettuare i rilievi.

 

Cronaca

Catania, rubano in un negozio di casalinghi, tra i ladri madre e figlio con un bimbo di 3 anni

Tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale

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A Catania la polizia di stato del commissariato di Librino hanno individuato e denunciato per furto aggravato tre catanesi che, nei giorni scorsi, hanno messo a segno due furti in un negozio di casalinghi di un centro commerciale dell’Asse dei servizi.

I ladri hanno portato via trapani e smerigliatrici per un valore commerciale di circa 500 euro, sfruttando un momento di confusione e di distrazione del personale addetto alla sorveglianza.  È stato il titolare dell’attività commerciale ad accorgersi dell’ammanco della merce, chiedendo l’intervento degli agenti di polizia.

Infatti, prima di chiudere, l’uomo ha rimesso a posto i diversi prodotti negli scaffali del negozio constatando la mancanza di diversi attrezzi da lavoro, soprattutto trapani e smerigliatrici, risultate rubate in due momenti diversi.

Una volta acquisita la denuncia, i poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini per accertare i fatti e risalire all’identità degli autori del furto, acquisendo tutte le immagini di videosorveglianza presenti nel centro commerciale e nelle zone adiacenti. Da quanto ricostruito dai poliziotti in una prima occasione, sono state notate due persone, una donna e un uomo, che hanno fatto accesso nel negozio con un carrello con all’interno un grosso scatolo vuoto di un televisore. I due sono risultati madre e figlio, con al seguito pure un bambino di soli 3 anni.

Dopo aver fatto un giro tra gli scaffali, la donna ha tenuto d’occhio il carrello, al cui interno giocava il nipotino, mentre l’uomo ha prelevato diversi attrezzi da lavoro e li ha nascosti nello scatolone posto proprio al fianco del figlioletto. Senza dare nell’occhio, i due sono riusciti ad allontanarsi dal negozio, sfruttando un attimo di assenza del personale di sorveglianza.

A distanza di 24 ore, l’uomo, questa volta accompagnato da un complice di sesso maschile, è tornato nello stesso negozio per realizzare un nuovo colpo, rubando altra merce, nascosta nelle tasche del giubbotto. Inoltre, tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre, risultato pregiudicato per reati contro il patrimonio, le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale.

 

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Cronaca

Catania, esplosione a S. Giovanni Galermo, dichiarato dal governo regionale lo stato di crisi

Il provvedimento ha la validità di sei mesi e prevede un contributo di 329.658 euro per affrontare i costi degli alloggi delle famiglie che attualmente si trovano in strutture alberghiere e successivamente dovranno essere trasferiti in alloggi in affitto

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È stato dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale nel comune di Catania in seguito all’esplosione causata da una fuga di gas in una palazzina dell’Istituto autonomo case popolari nel quartiere di San Giovanni Galermo, lo scorso 21 gennaio. La giunta regionale, nella seduta di oggi, ha approvato la proposta del dipartimento della Protezione Civile a sostegno del comune di Catania che aveva fatto istanza di un contributo per agevolare la sistemazione abitativa temporanea dei nuclei familiari evacuati e garantire gli interventi necessari per mettere in sicurezza tutta l’area.

“Abbiamo accolto, cercando di ridurre al minimo le tempistiche, le istanze del sindaco di Catania – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – che pur avendo immediatamente attivato tutte le procedure per il soccorso e l’assistenza alle famiglie, ha segnalato la gravità dell’evento e la necessità di un supporto. Rispondiamo con un sostegno economico che aiuterà le famiglie evacuate da edifici pericolanti o che hanno visto crollare la loro abitazione, ad ottenere un alloggio sicuro e lontano da pericoli, mentre si provvederà a riportare in sicurezza l’area danneggiata dall’esplosione».

Il provvedimento ha la validità di sei mesi e prevede un contributo di 329.658 euro per affrontare i costi degli alloggi delle famiglie che attualmente si trovano in strutture alberghiere e successivamente dovranno essere trasferiti in alloggi in affitto. L’esplosione dello scorso 21 gennaio, causata da una perdita nella rete cittadina del gas, ha coinvolto le aree della città metropolitana di Catania comprese tra via Fratelli Gualandi e via Carmelo Salanitro e aveva causato 14 feriti, distrutto completamente due unità immobiliari e danneggiato diversi edifici dichiarati inabitabili e dunque completamente sgomberati.

 

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