Connect with us

News

Sanremo: È il giorno dei duetti e delle cover

La quarta serata si apre con Roberto Benigni.  Ad annunciarlo il direttore artistico del Festival Carlo Conti: “Per me si realizza un sogno”

Pubblicato

il

Lucio Corsi duetterà con Topo Gigio

È il giorno dei duetti con le cover ma la quarta serata si apre con Roberto Benigni.  Ad annunciarlo il direttore artistico del Festival  Carlo Conti. “Per me si realizza un sogno”. Che la sua partecipazione fosse nell’aria si sapeva già da prima del festival ma la conferma è arrivata solo oggi. “Non si sa cosa farà” ha detto il direttore artistico.

La quarta serata di Sanremo è dedicata alla  reinterpretazione di brani iconici sia italiani che internazionali.  I protagonisti della competizione canora offriranno versioni nuove dei grandi successi del passato e la particolarità di questa edizione consiste nella possibilità degli artisti in gara di esibirsi insieme. Dunque la creazione di duetti fra gli stessi big in gara trasformando la sfida in un momento di condivisione e confronto. Le cover verranno giudicate da televoto, sala stampa e radio, ne uscirà un vincitore ma i risultati non influiranno sulla classifica finale.

 I cantanti in gara che duetteranno tra loro sono Francesca Michielin e Rkomi che si esibiranno su La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini. Poi Achille Lauro ed  Elodie  con un tributo a Roma, A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana BertèTony Effe con Noemi che omaggeranno Califano con Tutto il resto è noia. Attesa per Fedez che in coppia con Marco Masini canterà Bella stronza ma Carlo Conti spegne subito veleni e polemiche: “Riferimenti a Chiara Ferragni? Questo non lo so e non mi interessa”.

Giorgia canterà con Annalisa Skyfall di Adele ma ci saranno anche Clara con Il Volo per The sound of silence di Simon & Garkunkel e Serena Brancale con If I ain’t got you di Alicia Keys in compagnia di Alessandra Amoroso. Irama con Arisa interpreta Say something di Christina Aguilera, Sarah Toscano con gli Ofenbach su Be mine.  Gli altri duetti saranno: Bresh con Cristiano De André – Crêuza de mä (Fabrizio De André); Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino – L’anno che verrà(Lucio Dalla); Coma_Cose con Johnson Righeira – L’estate sta finendo (Righeira); Francesco Gabbani con Tricarico – Io sono Francesco (Tricarico); Gaia con Toquinho – La voglia, la pazzia (Toquinho, Ornella Vanoni, Vinicius de Moraes); Joan Thiele con Frah Quintale – Che cosa c’è (Gino Paoli); Lucio Corsi con Topo Gigio – Nel blu dipinto di blu (Modugno); Massimo Ranieri con i Neri per Caso – Quando (Pino Daniele); Marcella Bella con Twins Violins (Gemelli Lucia) in L’emozione non ha voce (Adriano Celentano);  Modà con Francesco Renga in Angelo; Olly con Goran Bregovic e la Wedding and Funeral Band ne Il pescatore di Fabrizio De Andrè; Rocco Hunt insieme a Clementino in Yes, I know my way (Pino Daniele);  Rose Villain con Chiello –  Fiori rosa, fiori di pesco (Lucio Battisti); Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa – Amor de mi vida (Sottotono) e Aspettando il sole (Neffa); Simone Cristicchi con Amara in La cura di Franco Battiato; The Kolors con Sal da Vinci in Rossetto e caffè, Willie Peyote con Federico Zampaglione e Ditonellapiaga nella reinterpretazione di Un tempo piccolo di Franco Califano.  

Presentaranno la serata,  insieme a Carlo Conti, Mahmood e Geppi Cucciari mentre gli ospiti saranno l’attore Paolo Kessisoglu insieme con la figlia. I due si esibiranno con una canzone che affronta il tema degli hikikomori e le difficoltà dei giovani di oggi. Sul Suzuki Stage, invece, si esibirà il duo Benji e Fede.

Ma andiamo a quello che è successo nella serata di ieri, 13 febbraio. A trionfare per la categoria “Nuove Proposte”,  che è parsa una sfida fra due talent, Amici ed XFactor, è stato il brano Vertebre di Settembre. Il giovane artista si è aggiudicato la finalissima contro Alex Wyse ed il suo brano dal titolo “Rockstar”. A Settembre, artista di ventiquattro ani di origini napoletane, noto sulla scena musicale, amatissimo dai giovani aveva partecipato a Io Canto, The Voice ed in ultimo a Xfactor( in squadra con Dargen D’amico) anche il premio della Critica nuove Proposte  e il premio Sala Stampa Lucio Dalla.

Un’ottima serata in termini di ascolti ma con un ritmo costante e senza troppi slanci nonostante i tentativi della comica Katia Follesa che ha ironizzato sulla velocità nella conduzione di Carlo Conti, che è anche riuscita a farsi baciare i abito da sposa da Simon le Bon e che non ha risparmiato frecciatine ora ad Amadeus (“Amadeus non era così simpatico”) ora a Chiara Ferragni che su quel palco aveva dichiarato di devolvere il cachet in beneficenza (“Non canterò, non ballerò e soprattutto non devolverò il mio cachet in beneficenza”). Bene Myriam Leone con la sua eleganza ed Elettra Lamborghini, ironica ma “freddata” da Conti per la sua lentezza nel leggere il gobbo durante la presentazione dei cantanti. Insomma, ritmo poco dinamico senza fronzoli, senza clamore, riassumibile nella parola “ordinario”.

Ospiti, come annunciato, i Duran Duran che hanno infiammato il palco dell’Ariston sulle note dei loro più grandi successi, di ritorno, a Sanremo, a distanza di quarant’anni.  Sul palco, Edoardo Bennato, con la sua musica ed i suoi testi intramontabili e sempre attuali, il giovane tuttologo di Sanremo, Samuele Parodi che a soli undici anni ha mostrato la sua passione e la sua ferrea memoria nel ricordare fatti, date, cantanti e aneddoti sul festival di Sanremo, e Iva Zanicchi che ha ricevuto il premio alla carriera. È giunto sul palco dell’Ariston dopo aver lanciato il suo appello al tg1, e Carlo Conti lo ha accontentato.

Nella puntata di ieri, sul palco dell’Ariston si sono esibiti 14 cantanti in gara, la votazione  consisteva nel 50% del televoto del pubblico e il restante 50% della Giuria delle Radio. A fine serata svelata la top five, sempre in ordine casuale che ha visto conquistare il favore delle giurie dai Coma Cose, Brunori Sas, Irama, Olly e Francesco Gabbani.

Famiglia

Paternò, IPAB “Salvatore Bellia”: rischio chiusura, operatori e ospiti nel limbo

Pubblicato

il

Situazione drammatica all’IPAB “Salvatore Bellia”, casa di ospitalità di Paternò.  Dal 20 marzo scorso, l’Agenzia delle Entrate ha pignorato il conto corrente della struttura, bloccando, di fatto, ogni attività amministrativa ed economica.

A renderlo noto è il commissario straordinario Giovanni Rovito, che ha spiegato come il provvedimento sia stato eseguito dall’Agenzia delle Entrate in qualità di ente esecutore dell’INPS, creditrice nei confronti dell’IPAB per il mancato versamento dei contributi risalenti al periodo antecedente alla gestione commissariale. Il blocco del conto impedisce  all’ente di far fronte alle spese essenziali, dal pagamento delle bollette all’acquisto di generi alimentari, beni di prima necessità e gestione ordinaria della struttura.

Situazione, questa, a dir poco critica e la struttura potrebbe essere costretta a chiudere da un momento all’altro, eventualità che metterebbe a rischio non solo l’assistenza degli attuali 41 ospiti, ma anche il posto di lavoro di circa una trentina di dipendenti.Il commissario Rovito ha già informato la Prefettura, ha convocato un’assemblea con i lavoratori e avvisato le famiglie degli ospiti, sottolineando l’urgenza e la gravità del momento. La mancanza di liquidità impedisce, infatti, qualsiasi margine operativo e rende incerto il futuro della casa di ospitalità, storicamente punto di riferimento per l’assistenza nel territorio.

L’IPAB Salvatore Bellia è sì un ente regionale, tuttavia, per noi, per la nostra comunità, è stata ed è da sempre una preziosa e importantissima realtà. Mi sono interfacciato con la deputazione regionale, ho sentito l’on. Giuseppe Lombardo affinché possa essere trovata una soluzione. In altri periodi di criticità mi sono sempre battuto ed ho sempre posto l’attenzione sulla questione. Speriamo, anche questa volta, di riuscire nel nostro intento. Convocherò i lavoratori e parenti degli ospiti che attualmente si trovano all’IPAB e cercheremo ogni strada possibile affinché la situazione possa rientrare”. Così il primo cittadino paternese, Nino Naso.

Sulla questione  è intervenuto anche il consigliere comunale Alfio Virgolini, che ha raggiunto la nostra redazione per rendere noto che, nella giornata di ieri, si è tenuto un incontro con operatori della struttura e parenti degli ospiti. Durante la riunione è emersa la volontà comune di trovare una soluzione che consenta di scongiurare l’eventualità di una chiusura dell’ente. A tal proposito, il consigliere ha fatto sapere di aver informato della situazione  l’onorevole Francesco Ciancitto, deputato alla Camera, affinché possa seguire da vicino l’evolversi della vicenda.

Continua a leggere

Cronaca

Catania, arrestato 57enne, la Polizia trova in casa una serra per coltivare cannabis

Dentro un armadio gli agenti hanno trovato ben dieci piantine di marijuana, alte più di un metro ciascuna, insieme a vari accessori per la loro coltivazione

Pubblicato

il

Aveva organizzato una vera e propria serra per coltivare la marjuana nel soggiorno di casa ma è stato scoperto dalla Polizia di Stato. Il protagonista è un 57enne catanese che è stato arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. A Catania i poliziotti di una volante, insieme alla Squadra Cinofili, hanno effettuato un controllo in uno stabile di via Matteo Ricci, in zona Canalicchio.

Giunti dinanzi la porta di un’abitazione il cane antidroga “Ares” ha segnalato la presenza di sostanza stupefacente all’interno e, quindi, gli agenti hanno bussato insistentemente per procedere al controllo.  Dopo qualche minuto la porta è stata aperta da un uomo, che è apparso sin da subito infastidito dalla presenza della Polizia, alla quale ha confermato di avere un po’ di “erba” a casa, a suo dire per uso esclusivamente personale.

Gli agenti hanno deciso di approfondire il controllo, trovando sul tavolo della cucina una bustina contenente semi di canapa per la coltivazione e un barattolo di vetro con 50 grammi di marijuana. Oltre a ciò, nel soggiorno, vi era una grossa coperta posizionata in modo da occultare qualcosa sotto un armadio.

Non appena aperto l’armadio gli agenti hanno trovato ben dieci piantine di marijuana, alte più di un metro ciascuna, insieme a vari accessori per la coltivazione della cannabis.

Per questo motivo, l’uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato per essere analizzato presso i competenti laboratori di Polizia Scientifica. In sede di udienza, dopo aver convalidato l’arresto, il Giudice ha applicato nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

Continua a leggere

Trending