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Cronaca

Sciolto per mafia il Consiglio comunale di Misterbianco. Città sotto shock

Con un decreto la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha sciolto per mafia il Consiglio comunale. A guidare l’Ente sarà per 18 mesi un commissario.

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Un fulmine a ciel sereno ha sconvolto il catanese. Il Consiglio comunale di Misterbianco è stato sciolto per mafia. A deciderlo il Consiglio dei ministri, su proposta della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, “a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali”, si legge nel comunicato del Ministero è stato deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale. La guida dell’Amministrazione passa ora a una commissione di gestione straordinaria.

Le motivazioni dello scioglimento sono legate all’arresto del vicesindaco Carmelo Santapaola, indagato per intestazione fittizia di beni perché coinvolto in un‘inchiesta sulle scommesse online gestite dai cugini.

Carmelo Santapaola è accusato di essere titolare di fatto, insieme ai fratelli Carmelo e Vincenzo Placenti, indicati al vertice del gruppo legato a Cosa nostra, del locale “Orso Bianco Caffè”, sequestrato il 14 novembre scorso.

Un brutto epilogo per il sindaco Nino Di Guardo, che negli anni Ottanta e Novanta è stato un simbolo dell’antimafia, tanto da finire sotto scorta. E il primo cittadino, a caldo ha commentato: ”l Consiglio dei ministri, con un’accusa infamante e inverosimile, ha sciolto il Consiglio comunale di Misterbianco – ha scritto in un comunicato – per infiltrazioni mafiose. Sono indignato. Con quest’atto incomprensibile le autorità statali umiliano e mortificano uno dei più virtuosi Comuni siciliani, esempio di legalità e buongoverno”.

Il Consiglio comunale di Misterbianco era già stato sciolto per mafia nel 1991, pochi mesi dopo l’assassinio del segretario della Democrazia cristiana, Paolo Arena.

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Cronaca

Catania, indagati due giovani per una spedizione punitiva

Secondo l’accusa l’aggressione, ai danni di quattro persone, sarebbe stata messa in atto per ‘vendicare’ l’offesa subita in una a discoteca dove il servizio di sicurezza era intervenuto per bloccare il primo scontro fisico

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A Catania la Squadra Mobile h eseguito una ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa nei confronti di due soggetti, rispettivamente di 26 e 27 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di lesioni, aggravato dai futili motivi. Sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora, con l’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8.

I due sarebbero gli autori, assieme ad altri soggetti in corso di identificazione, di una violenta aggressione in due fasi avvenuta il 21 aprile del 2024 ai danni di quattro giovani che hanno riportato lesioni giudicate guaribili tra i sette e i 30 giorni. I due sono indagati per lesioni aggravate dai futili motivi e dall’avere commesso il fatto da più persone riunite e con armi improprie.

Alla loro identificazione la polizia è giunta dal monitoraggio di Facebook, Tik Tok e Instagram che ha consentito alla squadra mobile di comparare i soggetti ripresi dal sistema di video sorveglianza della discoteca con quelli postati sui profili social. Alla base dell’aggressione uno dei ragazzi aggrediti avrebbe spinto involontariamente una ragazza sulla pista da ballo di una discoteca di Catania.

Secondo l’accusa l’aggressione, commessa con persone ancora da identificare con tondini di ferro divelti da una pista ciclabile, sarebbe stata una spedizione punitiva avvenuta per ‘vendicare’ l’offesa subita in una a discoteca dove il servizio di sicurezza era intervenuto per bloccare il primo scontro fisico.

Secondo la Procura di Catania, “le tempestive indagini, articolate anche attraverso riconoscimenti fotografici e l’acquisizione di immagini captate da apparati di videosorveglianza, hanno permesso una minuziosa ricostruzione della dinamica dei fatti, svoltisi in due fasi tra le 2 e le 3 di notte: la prima nel locale a un ragazzo afferrato per la maglietta, strattonato e colpito con schiaffi e pugni; la seconda, un’ora dopo, fuori dalla discoteca con l’aggressione, con spranghe in metallo allo stesso ragazzo e ad altri tre giovani”.

 

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Cronaca

Misterbianco, incidente mortale sulla SS 121, perde la vita un motociclista

Sul posto personale sanitario del 118 e carabinieri. Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica.

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Incidente mortale la notte scorsa, poco dopo le 02.30, sulla SS121 in territorio di Misterbianco, in direzione di Paternò in un tratto dove si trova l’autovelox. Il sinistro ha visto il coinvolgimento di una moto. Non è chiara la dinamica dell’incidente su cui sono a lavoro i carabinieri della locale Tenenza e della compagnia di Catania Fontanarossa.

Non è da escludere che si tratti di un incidente autonomo. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che l’uomo alla guida della moto abbia perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro lo spartitraffico centrale. La moto è stata ritrovata circa 50 metri più avanti rispetto al punto dell’impatto. Il motociclista sarebbe morto sul colpo; scattati i soccorsi sul posto un’ambulanza del 118 ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che accertate la morte dell’uomo.  Il traffico è andato a rilento.

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