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Si intensifica l’attività stromboliana dell’Etna, monitorata dall’Ingv di Catania

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Si intensifica l’attività stromboliana dell’Etna al cratere voragine, attiva ormai da diversi giorni. Ad osservare il tutto gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, i quali hanno avuto modo di notare che il progressivo accumulo del materiale piroclastico, attorno alla bocca, ha favorito la crescita del cono di scorie formatosi attorno alla bocca esplosiva,che ora occupa gran parte del fondo del cratere stesso.

Proprio le  osservazioni effettuate, in loco, dalle guide vulcanologiche hanno permesso di accertare la  formazione di una colata lavica intracraterica. La colata, oltrepassata la sella che divide i crateri voragine e bocca nuova, si è riversata all’interno di quest’ultimo cratere, dividendosi in due bracci. La tendenza all’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico registratesi già a partire da venerdì scorso, è perdurata anche nei giorni successivi.

Circa 72 ore addietro questo parametro ha superato di poco la soglia tra il livello medio e quello elevato, senza mostrare significative variazioni veloci, e ha raggiunto un massimo nelle prime ore di ieri. Successivamente l’ampiezza media del tremore ha mostrato una lieve tendenza al decremento, presentando tutt’oggi valori alti e medio-alti. Relativamente alla localizzazione della sorgente del tremore essa risulterebbe ubicata al disotto del cratere Voragine, ad una profondità di 2800 metri. Fino adesso non si sono registrati problemi all’operatività  dell’aeroporto di Fontanaross

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Cronaca

Catania-Messina, mattinata da incubo sulla tangenziale: lunghe code e un furgoncino andato a fuoco

Traffico congestionato anche a causa di un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale

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Lunedì nero per la viabilità catanese dal momento che la tangenziale in direzione Messina si è trasformata in un lungo serpentone di auto bloccate, in una mattinata che ha messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. A paralizzare il traffico, una sequenza di eventi critici che hanno colpito contemporaneamente la stessa area. Tra le cause, certamente, un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale, in particolare nella corsia riservata al Telepass. Il restringimento della carreggiata ha costretto i veicoli a rallentare drasticamente, generando in breve tempo chilometri di coda a partire dallo svincolo di San Giorgio. A peggiorare la situazione, poco dopo i caselli, un furgoncino, per cause ancora in via di accertamento, ha preso fuoco, obbligando le squadre di soccorso a intervenire con urgenza. L’incendio ha comportato la chiusura parziale della carreggiata, rendendo ancora più difficoltoso il deflusso del traffico già congestionato.

Inoltre, un violento rogo è divampato nelle campagne adiacenti l’autostrada, sollevando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza e creando ulteriore allarme tra i viaggiatori. Il risultato: oltre sette chilometri di coda e una situazione ancora lontana dalla normalità. Si raccomanda di evitare la zona e valutare percorsi alternativi, in attesa che le condizioni permettano una regolare ripresa della circolazione.

AGGIORNAMENTO ORE 20.10 

E’ sul lunedì nero della viabilità catanese c’è da registrare, nella serata di oggi , una nota dell’avvocato Filippo  Nasca, Presidente del Consorzio per le Autostrade Siciliane: “In relazione alle lunghe code di automezzi provocate stamattina da lavori urgenti di asfaltatura di parte della carreggiata in prossimità dei caselli terminali di Catania- si legge nella nota- il Presidente del Consorzio ha richiesto un rapporto dettagliato alla struttura di gestione di Autostrade Siciliane. Inoltre ha invitato la direzione del Consorzio ad avvicendare il direttore dei lavori ed a riprogrammare le operazioni residuali, che in futuro dovranno svolgersi in notturna. Autostrade siciliane si scusa con gli automobilisti per i disagi, dovuti comunque a lavorazioni necessarie per il miglioramento dei livelli di sicurezza delle tratte in concessione”.

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Paternò, Villa Moncada: la commemorazione per i bombardamenti del ’43

Il ricordo del sacrificio di Padre Vincenzo Ravazzini ed un messaggio per le nuove generazioni: “siate custodi di questa eredità morale”

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Il 14 luglio rappresenta per la città di Paternò una data carica di dolore e riflessione. Oggi, nel cuore della Villa Comunale Moncada, si è svolta la cerimonia commemorativa in ricordo dei bombardamenti del 1943, un tragico capitolo della storia cittadina che ha lasciato ferite profonde nella memoria collettiva.L’evento si è svolto alla presenza del Sindaco Nino Naso, degli assessori comunali, delle autorità civili e militari, del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Paternò, Franco Iervolino, e del Comandante della Polizia Municipale, Antonino La Spina. Insieme a loro, hanno partecipato anche rappresentanze delle associazioni nazionali dei Carabinieri, dei Finanzieri, della Marina Militare, realtà di volontariato locali e numerosi cittadini.

Uno dei momenti più toccanti della cerimonia è stato il ricordo di Padre Vincenzo Ravazzini, figura emblematica di coraggio e dedizione. Durante i bombardamenti, Padre Ravazzini perse la vita mentre prestava soccorso ai feriti in un ospedale da campo da lui stesso istituito. In suo onore è stata benedetta una stele commemorativa, simbolo di sacrificio e umanità.

La benedizione della stele, officiata da Frate Biagio Meli, ha rappresentato un momento di forte intensità emotiva e spirituale. Frate Meli ha invitato i presenti a riflettere sul valore della pace e sull’urgenza, ancora attuale, di ripudiare ogni forma di guerra. In un mondo segnato da armi di distruzione e divisioni fra i popoli, ha affermato, è fondamentale impegnarsi nella costruzione di ponti di dialogo e solidarietà.Nel suo intervento, il Sindaco Nino Naso ha ribadito l’importanza di conservare viva la memoria di quel tragico 14 luglio, affinché il sacrificio di Padre Ravazzini e delle altre vittime non venga mai dimenticato. Ha rivolto un appello alle nuove generazioni affinché si facciano custodi di questa eredità morale, trasformandola in un impegno concreto per un futuro fondato sul rispetto, la pace e la convivenza civile.

La cerimonia si è conclusa con un omaggio floreale da parte del sindaco, che ha deposto una corona sulla stele dedicata a Padre Ravazzini. Un gesto semplice ma carico di significato, segno tangibile della volontà di Paternò di non dimenticare e di rinnovare, anno dopo anno, il proprio impegno per la memoria e la speranza

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