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Sicilia, approvata dall’ARS dopo una lunga maratona la legge finanziaria

Il valore della Finanziaria è di 955 milioni, mentre il testo arrivato in aula due settimane fa era di 650 milioni.  Ai 23 articoli del documento iniziale se ne sono aggiunti altri 69

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Con 39 voti favorevoli e 20 contrari l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la Finanziaria dopo una lunghissima maratona. A guidare i lavori il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.  Tra le norme approvate nel maxiemendamento, passato prima del voto finale, quella che prevede lo stanziamento di 10 milioni per i Comuni in dissesto.

“L’approvazione della manovra finanziaria da parte dell’Ars – commenta il presidente della Regione Renato Schifani – rappresenta un risultato importante per la nostra Regione. Per il secondo anno consecutivo, abbiamo evitato il ricorso all’esercizio provvisorio, dimostrando un grande senso di responsabilità e una visione condivisa da parte di tutto il Parlamento siciliano. Questa approvazione, anticipata anche rispetto alla manovra nazionale, è un segnale di efficienza e di attenzione verso le esigenze dei siciliani. Un ringraziamento particolare al presidente Galvagno per il grande senso istituzionale dimostrato in questa lunga maratona d’Aula”.

A spiegare in una nota stampa le caratteristiche della finanziaria il presidente della commissione al bilancio all’Ars Dario Daidone: “Approviamo la Legge di Bilancio della Regione Siciliana prima della fine dell’anno e ancor prima della Legge di Bilancio nazionale. L’ impatto economico prevede 22 miliardi nel bilancio e circa 1 miliardo nella legge di stabilità. L’importanza del risultato sta nell’aver provato che quando si uniscono volontà e impegno, certi processi, altrimenti lunghi e farraginosi, si possono velocizzare e tutto a beneficio delle nostre comunità. Invertire la rotta si può. La legge interviene in tutti i settori, dal sociale, alle famiglie, alla sanità, alle imprese in tutte le loro conformazioni, agricoltura, forestazione, consumi. È un atto di programmazione a cui seguirà a metà anno un ulteriore importante intervento economico. Siamo consci di non aver risolto tutti i problemi che attanagliano questa terra, le difficoltà permangono e ciò ci spinge a non diminuire l’impegno, ma credo fermamente che si sia imboccata la strada corretta per alleviare le criticità esistenti e quelle che emergeranno” ha concluso Daidone.

In particolare il  valore della Finanziaria è di 955 milioni, mentre il testo arrivato in aula due settimane fa era di 650 milioni.  Ai 23 articoli del documento iniziale se ne sono aggiunti altri 69 con dentro la lista dei contributi a pioggia, cento milioni, sotto forma di fondi ripartiti ai Comuni per iniziative sul territorio. Ma ci sono anche altri articoli inseriti dal governo, per misure di più ampio respiro. Tra le principali misure troviamo risorse per 350 milioni destinate ai Comuni per trasferimenti correnti, oltre a 115 milioni per gli investimenti; c’è poi lo stanziamento di 108 milioni ai liberi consorzi e alle città metropolitane e 10 milioni per i Comuni in crisi. Aumenta di 120 milioni la spesa sanitaria a cui si aggiungono 10 milioni per gli incentivi ai medici che lavorano nelle strutture con carenza di organico.  La siccità continua ad essere un argomento prioritario con l’incremento di 60 milioni destinati, tra le altre cose, alla realizzazione di un dissalatore (10 milioni), interventi sul settore agricolo (20 milioni), opere di manutenzione straordinaria (9,5 milioni), incentivi per il riutilizzo delle acque di scarico 810 milioni). Il governo regionale punta pure a misure per attrarre investitori nell’Isola, destinando 30 milioni (15 milioni nel 2025) per il sostegno ai consumi e 12,5 milioni per le imprese che si aggregano e che realizzeranno investimenti, la cui spesa è di circa 280 milioni. Sui grandi eventi, infine, 3,5 milioni per gli interventi organizzati dalla Regione, 2 milioni per Agrigento capitale della cultura e un milione per Gibellina capitale dell’arte contemporanea 2026.

Il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno ha specificato che per “il secondo anno consecutivo l’assemblea regionale siciliana ha approvato la legge di stabilità senza ricorrere all’esercizio provvisorio e per di più entro il 31 dicembre.  Ringrazio il Presidente della regione Renato Schifani, l’assessore all’economia Alessandro Dagnino, il presidente della commissione bilancio On. Daidone, i parlamentari di tutte le forze politiche, i funzionari, gli assistenti e tutti coloro i quali abbiano contribuito a raggiungere questo traguardo. La prossima scommessa dovrà essere quella di offrire una produzione legislativa sempre migliore”. Giudizio negativo da parte segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo sulla manovra finanziaria varata alle prime luci di oggi dall’Assemblea regionale siciliana.

“Quella approvata dall’Ars è una manovra finanziaria che è l’esatta cifra del governo Schifani: il nulla per lo sviluppo e la crescita della Sicilia, è soltanto un altro gagliardetto da appendere al muro e sbandierare ai 4 venti che anche quest’anno non si ricorrerà all’esercizio provvisorio. Ma a parte questo Schifani e il centrodestra si sono dimenticati delle emergenze che attanagliano l’Isola, dall’emergenza idrica, alle infrastrutture, alla mobilità e ai trasporti”. Così il segretario regionale del Pd Sicilia, il quale sostiene che “anche in questa sessione finanziaria emerge la modalità di gestione del potere, a dir poco spregiudicata, legata esclusivamente alla costruzione di clientele, vecchie e nuove. Non è cambiato nulla da questo punto di vista. Ieri erano le mance alle associazioni, oggi le risorse – circa 100 milioni – vengono distribuite senza alcun criterio o strategia pubblica (leggasi bandi), utilizzando soltanto termini più accattivanti, come ad esempio ‘marketing territoriale”. Questa è la modalità con cui il centrodestra siciliano – espressione del centrodestra arrogante al potere – ha scelto di gestire questa ennesima manovra”. Riguardo alla siccità, anziché investire sull’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture, approfittando delle forti piogge che hanno fortunatamente innalzato il livello dell’acqua negli invasi, si comprende che il Centrodestra ha voluto puntare ancora più in alto: “dopo Giove Pluvio – chiosa – hanno deciso così di finanziare manifestazioni religiose e processioni, sperando così di risolvere facendo breccia presso l’Altissimo”.

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Belpasso, incontri sul PUG, M5 Stelle: “Inutili se non spiegati ai cittadini. Assessore si dimetta”

“Agli incontri una media di 6-7 persone. Chiediamo all’Assessore Simone Apa di rassegnare le dimissioni, non per sua cattiva gestione, ma per sua tutela, perché il fallimento del processo partecipativo gli è stato caricato sulle sue spalle dai suoi colleghi” dicono M5 Stelle

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“Gli incontri dedicati alla Pianificazione per il Piano Urbanistico (PUG) inutili se non spiegati ai cittadini. Assessore urbanistica isolato dalla maggioranza”. A dirlo in una nota stampa è Danilo Rossetti rappresentante del gruppo territoriale Belpasso- Movimento 5 stelle.

La giunta comunale belpassese aveva programmato una serie di incontri pubblici destinati alla stesura del PUG. Sei gli incontri aperti a soggetti pubblici e privati, cittadini, ordini e collegi dei professionisti.

“La Politica non ha saputo avvicinare i cittadini nel momento più importante per costruire il futuro sviluppo economico e sociale del proprio paese- si legge in una nota stampa-Grande l’impegno dell’Assessore Apa, unico rappresentante, attivo e tecnicamente preparato, di un’Amministrazione che ha preferito disertare tutti gli appuntamenti. Non abbiamo invocato la nomina del Commissario Provveditore prevista dalla legge, per il ritardo sin qui accumulato, perché inizialmente avevamo sperato che finalmente si fosse deciso di avviare una seria procedura di formazione del PUG ma l’esigua (una media di 6-7 persone) presenza di cittadini agli incontri ci ha di fatto disillusi”.

Per Danilo Rossetti l’amministrazione belpassese dovrebbe chiedere “scusa mentre noi, pur apprezzandone le qualità personali e professionali, chiediamo all’Assessore Simone Apa di rassegnare le sue dimissioni. Lo chiediamo, non per sua cattiva gestione, ma per sua tutela, perché il fallimento del processo partecipativo gli è stato caricato sulle sue spalle dai suoi colleghi. Il Sindaco non lo ha sostenuto, assentandosi e non presentandosi alla conferenza stampa d’avvio (vorremmo capire chi lo consiglia su queste, chiamiamole, strategie) e anche la Giunta, a parte qualche comparsa di circostanza, non si è vista agli incontri.

Il Presidente della Commissione Urbanistica aveva altro da sbrigare (e il resto della commissione?). Anche a lui chiediamo di dimettersi e di passare la guida della Commissione ad altri, ma per il motivo opposto rispetto a quanto detto per l’Assessore Apa”.

Il Movimento 5 stelle quindi si pone una domanda: “La maggioranza Caputo utilizzerà l’assessore Apa come capro espiatorio della propria inadeguatezza? Ci rivolgiamo ai nostri concittadini, affinché non rieleggano i soliti carrieristi della politica. Sono passati decenni senza che i politici che hanno governato Belpasso dal 2002 abbiano mai concretamente e realmente voluto pianificare e programmare lo sviluppo Urbanistico, Economico, Commerciale e Sociale della nostra città. Il loro obiettivo pare essere quello di costruire solo carriere politiche in Comune, alla Regione, in qualche azienda o in qualche società partecipata” si chiude così il comunicato stampa del Movimento 5 stelle di Belpasso.

L’obiettivo dell’assessore Apa e della giunta comunale era quello di coinvolgere tutti i portatori di interesse – dalla società civile alle associazioni di categoria, dagli enti pubblici ai comuni limitrofi, dagli ordini professionali a ogni singolo cittadino – per contribuire attivamente alla formazione del nuovo PUG. Durante i sei appuntamenti, ogni partecipante avrebbe dovuto  fornire il proprio contributo, sia in forma scritta che orale. Tali contributi sarebbero stati raccolti e analizzati dai tecnici, classificati per categorie e macro-aree di interesse, fornendo spunti per la futura attività di progettazione del piano. Ogni contributo protocollato presso l’Ufficio di Piano.

 

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Biancavilla, partono i lavori per realizzare quattro mense scolastiche

“Stiamo accanto alle famiglie garantendo servizi scolastici moderni e funzionali” ha detto il sindaco Antonio Bonanno

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Una nuova pagina per il mondo della scuola e delle famiglie di Biancavilla”.  A dirlo è il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno con l’inizio dei lavori per la realizzazione di quattro nuove mense scolastiche dedicate ai plessi dell’infanzia “San Giovanni Bosco”, “Guglielmo Marconi”, “Antonio Bruno” e “Giovanni Verga” di via Liguria.

“Un passo concreto e atteso da anni che va incontro alle esigenze di tante famiglie, offrendo ai nostri bambini spazi adeguati e un servizio essenziale come la refezione scolastica, che concilia tempi scuola e tempi famiglia e garantisce pari opportunità educative- prosegue Bonanno- Grazie all’assessore all’Istruzione Valentina Russo per l’ottimo lavoro. Con queste mense realizziamo un impegno concreto verso i più piccoli. Investire nella scuola significa investire nel futuro. Biancavilla compie un passo avanti nella qualità dei servizi rivolti ai bambini e alle loro famiglie.

Stiamo accanto alle famiglie garantendo servizi scolastici moderni e funzionali” ha proseguito il sindaco .

In questi giorni la giunta ha approvato altri progetti per il ripristino della palestra plesso Verga di via Liguria e la riqualificazione della palestra della scuola Bruno. “Con le mense si estende l’orario a tempo pieno per i giovani studenti e, di conseguenza, arricchire l’offerta formativa nei loro confronti. A beneficiarne saranno anche centinaia di famiglie”.

 

 

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