Connect with us

Eventi

Sigonella, cambio al comando della “Naval air station”, arriva il capitano di vascello Daniel M.Martins

Lascia Aaron F. Shoemaker, che si prepara a ricoprire il ruolo di capo di Stato maggiore del Naval district Washington. La cerimonia di passaggio di consegne si è tenuta nella base alla presenza del contrammiraglio Brad Collins

Pubblicato

il

Il capitano di vascello Daniel M.Martins ha assunto il comando della Naval air station (Nas) Sigonella, subentrando al parigrado Aaron F. Shoemaker, che si prepara a ricoprire il ruolo di capo di Stato maggiore del Naval district Washington. La cerimonia di passaggio di consegne si è tenuta nella base alla presenza del contrammiraglio Brad Collins, comandante della Navy region Europe, Africa, Central (Eurafcent) che ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto da Shoemaker durante il suo incarico.

“Comandante, puoi essere immensamente orgoglioso del lavoro straordinario che tu e la tua squadra avete svolto – ha affermato Collins – il vostro impegno instancabile ha avuto un impatto tangibile e profondo sulla vita dei nostri marinai, sul rafforzamento delle relazioni tra Stati Uniti e Italia e sull’intera missione della Marina nella regione. In una Marina ricca di ufficiali di talento, ti distingui tra i migliori: è stato un onore e un privilegio condividere questa esperienza al tuo fianco”.

“Questo è stato l’incarico più gratificante della mia carriera, sia a livello personale che professionale – ha detto Shoemaker – quello che abbiamo realizzato è merito della straordinaria dedizione e professionalità di questo team”. Il contrammiraglio Scott Gray, comandante del Navy installations command, ha espresso “apprezzamento” per Shoemaker, sottolineandone “la straordinaria leadership e l’instancabile dedizione dimostrata” durante il periodo in cui ha guidato la Nas Sigonella, “raggiungendo livelli senza precedenti nel successo delle missioni affidate alle forze dispiegate, di contingenza e in transito al servizio di cinque comandanti operativi attivi nelle aree di responsabilità della 5/a e 6/a flotta degli Stati Uniti”.  Il nuovo comandante, Capitano di Vascello Martins, si è detto entusiasta del nuovo incarico.

“Dal 1959 – ha ricordato – lavoriamo insieme per garantire pace e stabilità nella regione. Spero di continuare l’eccellente lavoro portato avanti dl Shoemaker. Uniti, la Naval air station Sigonella e la Sicilia continueranno a rappresentare il cuore pulsante del Mediterraneo, lavorando fianco a fianco per garantire sicurezza e stabilità non solo in Europa, ma anche in Africa e in Asia Centrale”.

La Stazione Aeronavale di Sigonella svolge un ruolo fondamentale offrendo supporto operativo, di comando e controllo, oltre a servizi amministrativi e logistici avanzati per le forze statunitensi e della NATO. Grazie alla sua posizione strategica, questa installazione consente alle forze americane, agli alleati e ai Paesi partner di intervenire rapidamente e in modo efficace, assicurando sicurezza e stabilità in Europa, Africa e Asia Centrale.

 

 

Eventi

Paternò: Giuseppe Parisi in scena con “Veramente quest’uomo…”

La forza della tradizione: due fratelli e un messaggio di fede per Paternò

Pubblicato

il

Giuseppe Parisi, giovane attore teatrale paternese, sta conquistando i migliori palcoscenici sia a livello regionale che nazionale, ieri sera, è tornato nella sua Paternò e lo ha fatto dinanzi ad un numerosissimo pubblico all’interno di quello che è considerato il cuore delle tradizioni legate alla Santa Pasqua paternese: la chiesa di Santa Margherita. Fortemente legato alle sue radici, Giuseppe, 25 anni, ha donato negli anni alla sua città momenti di grande intensità teatrale, con testi da lui stesso scritti e interpretati ed ha saputo toccare il cuore del pubblico, offrendo spettacoli ricchi di emozione e significato.  E ieri sera, in un clima di raccoglimento profondo,  è andato in scena, dopo alcuni anni dal suo debutto,  “Veramente quest’uomo…”, un testo di grande spessore e sorprendente attualità.

Il racconto, incentrato su temi universali, amore e conversione, ripercorre la Passione di Cristo attraverso lo sguardo di un centurione romano, Marco Antonio Scipione. Giuseppe incarna la figura dell’uomo che, di fronte al dramma della croce, riconosce la presenza di Dio. È il punto di vista di chi ha condannato e ucciso il Nazareno, ma che, sopraffatto dalla verità e dal dolore, si ravvede.

Il testo, denso di pathos, si conclude, con un fortissimi momento catartico, il risveglio dal torpore del peccato, la presa di coscienza, la risalita dal buio, sino a quella “mirabile visione”: il riconoscimento in quel corpo crocefisso, dell’amore di Dio. In una toccante epistola indirizzata a un amico, il centurione confessa di credere che Gesù sia realmente il Figlio di Dio:
«Dio è amore, e il segno più grande di questo amore è suo Figlio, che non ha avuto disprezzo per me, che l’ho ucciso. Con gli occhi gonfi di lacrime caddi a terra e gridai: Veramente quest’uomo era Figlio di Dio».

“Volevamo lanciare un messaggio che non fosse soltanto culturale, ma anche di vita – ha dichiarato Alfio Parisi, che affianca il fratello Giuseppe nell’organizzazione di questi eventi. Tutti noi, come il centurione romano, possiamo convertirci all’amore, alla gioia, alla fraternità. Possiamo vivere la nostra città con uno spirito di appartenenza profondo alle nostre radici e alle nostre tradizioni.  Questo è il cuore pulsante di ciò che facciamo. Iniziare la Settimana Santa da qui, da questo luogo, per noi, è un grande onore, ma è anche un impegno: quello di mantenere viva la nostra devozione alla luce degli incresciosi atti che ci hanno colpito ed hanno colpito la nostra città”.

Questi eventi, come quello di ieri, riproposto a distanza di anni, rappresentano preziosi doni offerti alla comunità con generosità da giovani che credono ancora nel valore delle tradizioni e nella bellezza della loro città, Paternò. Una città da cui tanti giovani fuggono e che oggi versa in condizioni di grave degrado morale e sociale. Eppure, è una città che custodisce un patrimonio immenso di storia e spiritualità che bisogna tramandare, che bisogna custodire.

Negli ultimi tempi, Paternò è stata scossa da atti sacrileghi. L’ultimo episodio, in ordine cronologico, ha visto la croce collocata sulla storica collina divelta e gettata a terra: un gesto che ha profondamente colpito la comunità, costringendola a riflettere sul disagio e sulla degenerazione morale in atto.

Ma Giuseppe e Alfio non ci stanno. E con loro, non ci sta la comunità paternese, che ieri ha visto due giovani continuare a credere, a sperare, a resistere etentare di costruire una Paternò migliore. Grande la partecipazione dei cittadini accorsi per assistere a questo momento di grande profondità. Una chiesa gremita e attenta alle parole di Giuseppe, del centurione romano, parole intrise di speranza e di grande umanità. Tra le ultime partecipazioni di Giuseppe Parisi, giovane talento notato da grandi maestri del teatro,  ricordiamo “Pensaci, Giacomino” con il maestro Pippo Pattavina e la regia di Guglielmo Ferro, spettacolo che lo ha portato in tournée in tutta Italia.

Continua a leggere

Chiesa

Paternò, al via i riti pasquali con la processione dell’Addolorata

Le immagini della processione dell’Addolorata

Pubblicato

il

Continua a leggere

Trending