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Cronaca

Sigonella, dopo attacchi a Teheran si alza il livello di attenzione

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha annunciato l’innalzamento al massimo livello di attenzione nelle basi militari statunitensi presenti sul territorio italiano, per timore di possibili ritorsioni annunciate dall’Iran

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FOTO "ANSA"

E’ allerta massima nelle basi americane in Italia dopo l’attacco statunitense in Iran della notte scorsa.  Da Aviano a Sigonella l’attenzione è massima.

Rafforzati i dispositivi messi in campo per garantire la sicurezza dei militari. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha annunciato l’innalzamento al massimo livello di attenzione nelle basi militari statunitensi presenti sul territorio italiano, per timore di possibili ritorsioni annunciate da Teheran.

Situata nei pressi di Catania, Sigonella è una base mista, sotto comando italiano ma utilizzata estensivamente da Marina e Aeronautica statunitensi. È soprannominata “la portaerei del Mediterraneo” per la sua centralità nelle missioni USA in Nord Africa, Medio Oriente e Sahel.

Vi operano anche droni “MQ-9 Reaper” e velivoli da sorveglianza come gli “EP-3″. È un nodo strategico per la guerra elettronica e per il comando Africom, responsabile delle operazioni statunitensi nel continente africano.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto ha specificato che  le basi aeree americane in Italia “sono disciplinate da un accordo dei primi anni cinquanta, molto antico, che prevede che loro possano utilizzarle soltanto spiegando per cosa le vogliono utilizzare e solo dopo l’autorizzazione del governo italiano. Non è stata ancora chiesta, non è mai stata chiesta questa autorizzazione”.

 

Cronaca

Catania, arrestati tre giovani dai carabinieri, accusati di tortura

Avrebbero legato ad una sedia una persona, coinvolta forse nel traffico di stupefacenti, e percossa con un frustino ed a mani nude, costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga

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Arrestati dai carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa tre uomini rispettivamente di 25, 36 e 22 anni, in quanto sono accusati, in concorso tra loro, di tortura. Le indagini sono iniziate nei primi giorni dello scorso mese di giugno, dopo aver ricevuto delle “attendibili informazioni riservate”.

L’attenzione dei militari si è concentrata nel quartiere Villaggio Sant’Agata, area urbana in cui da anni si volge spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, grazie al sequestro dello smartphone in uso al 25enne, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altro procedimento, sono state acquisite, “previa estrazione forense dei dati in modalità full file system”, registrazioni video di atti di violenza risalenti al 29 maggio 2025 e “recuperati altri frame rappresentativi del contesto della condotta delittuosa”.

Dalle indagini è emerso che i  tre indagati avrebbero preso parte, con diversi ruoli, ad una  brutale aggressione avvenuta all’interno di una stalla abusiva, in danno di una vittima, a sua volta coinvolta nel traffico di stupefacenti, che sarebbe stata legata a una sedia e poi  percossa con un frustino ed a  mani nude ed al contempo costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga.

I tre giovani, “in forza della loro personalità e del concreto rischio di reiterazione di reati della medesima specie” sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza .

 

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Cronaca

Etna, soccorso escursionista nella zona di Acquarocca degli Zappini,

Un catanese di 37 anni ha perso l’orientamento in un’area boscata e impervia, senza riuscire a ritrovare la via del ritorno. Sul posto tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Siciliano e Guardia di Finanza

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Intervento sull’Etna, nel pomeriggio di ieri, da parte dei tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Siciliano chiamati a soccorre un escursionista nella zona di Acquarocca degli Zappini, in territorio di Zafferana Etnea. Un catanese di 37 anni ha perso l’orientamento in un’area boscata e impervia, senza riuscire a ritrovare la via del ritorno.

La Centrale Operativa del 118 ha attivato i tecnici del Soccorso Alpino, coadiuvati da una pattuglia della Guardia di Finanza, che lo hanno localizzato, raggiunto e accompagnato in sicurezza a valle fino a Piano del Vescovo, dove è stato affidato ai sanitari del 118 per i controlli di routine.

Il Soccorso Alpino “ricorda a tutti l’importanza di pianificare attentamente le proprie escursioni, informarsi sui percorsi e sulle condizioni, portare con sé l’equipaggiamento adeguato e comunicare sempre a qualcuno il proprio itinerario”.

 

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