In Primo Piano
Ss284. Oggi incontro tra Regione e Sindaci etnei: “Opera strategica. La messa in sicurezza non può più aspettare”
I sindaci Mancuso, Bonanno, Buttò e Naso sono stati ricevuti questa mattina presso la Commissione Ambiente Territorio e Mobilità dell’Ars, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò

Missione palermitana sul tema della sicurezza della Ss284 – quella accolta oggi dal Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno – dei sindaci Fabio Mancuso di Adrano, Antonio Bonanno di Biancavilla, Giovanni Buttò di Santa Maria di Licodia e Nino Naso di Paternò. I primi cittadini sono stati ricevuti questa mattina presso la Commissione Ambiente Territorio e Mobilità dell’Ars dopo che lo stesso sindaco Mancuso aveva sollecitato negli scorsi giorni questo incontro, al fine di spronare le istituzioni regionali in tema di raddoppio e messa in sicurezza della Ss284 attraverso interventi strutturali efficaci ed urgenti. Riunione che arriva ad una decina di giorni di distanza dalla morte del licodiese Antonio Colino a causa di un terribile incidente stradale, ultimo di una lunga serie di morti registrati su questa pericolosissima arteria che fa parlare di sé, in negativo, quasi con cadenza quotidiana.
«Si tratta di un’opera strategica» ha commentato il sindaco Antonio Bonanno «e noi sindaci chiediamo con forza che sia avviata nel più breve tempo possibile. Le condizioni ci sono, visto che la valutazione di impatto ambientale è stata ultimata il 3 maggio scorso. L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò, troverà il modo di sollecitare l’avvio dell’opera al Commissario Celia e chiederà all’Anas le ragioni della inspiegabile assenza di un loro rappresentante all’incontro di oggi». Presente all’incontro, dicevamo, anche il primo cittadino di Santa Maria di Licodia Buttò. «Dopo la morte del nostro concittadino, sento maggiormente il peso del mio impegno da amministratore per sollecitare l’avvio dei lavori. Ad oggi c’è la disponibilità di 185 milioni di euro ma ne servono 450. Se non si troveranno i fondi mancanti, chiederemo di avviare parte dei lavori con le somme disponibili. La messa in sicurezza della 284 non può più aspettare».
Sono dunque 265 milioni, gli euro mancanti per poter realizzare l’intera opera secondo quanto previsto dal progetto di raddoppio e messa in sicurezza. Un reperimento fondi che certamente deve coinvolgere l’intera politica – sia locale che nazionale – cosicché si possa arrivare al finanziamento di un’infrastruttura che ormai si attende da decenni. A raccogliere le sollecitazioni dei sindaci etnei, oltre all’assessore alle infrastrutture Aricò, anche i deputati regionali Carta (presidente della Commissione), Lombardo, Castiglione e Zitelli che hanno anche sottoscritto un ordine del giorno mirato ad impegnare il governo della Regione su quanto discusso oggi.

In Primo Piano
Elezioni a Belpasso, Carlo Caputo prende 10 seggi, Salvo Licandri 5

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Comune | BELPASSO | Provincia | CT | Pop.Legale | 27.851 |
Sezioni | Elettori | Seggi | Votanti | Voti | Schede e Voti non Validi | ||||
21 | 23.679 | 16 | Totali | % | Sindaco | Consiglio | Liste sbarrate | in complesso | di cui bianche |
15.494 | 65,43% | 15.113 | 12.125 | 2.524 | 381 | 66 |
N° | 1 | Candidato Sindaco |
ROSSETTI DANILO | VOTI | 325 | % | 2,15% | |||||||||||||||||||||
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N° | 2 | Sindaco Eletto |
CAPUTO CARLO | VOTI | 8.080 | % | 53,46% | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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N° | 3 | Candidato Sindaco |
LICANDRI SALVATORE ALFIO detto SALVO | VOTI | 5.798 | % | 38,36% | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Al candidato sindaco è attribuito il seggio in Consiglio Comunale | Seggi | 1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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N° | 4 | Candidato Sindaco |
PIANA GIUSEPPE LUCIO | VOTI | 910 | % | 6,02% | |||||||||||||||||||||
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Cronaca
Nicolosi, fermato in una villetta ladro che aveva chiavi di casa,rubate da dentro auto
L’uomo è accusato di furto aggravato e tentato furto in abitazione, d’intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli

Furto aggravato e tentato furto in abitazione, d’intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Sono i reati contestati ad un uomo di 47 anni di Catania, arrestato dai carabinieri del comando stazione di Nicolosi. Per il 47enne le manette ai polsi sono scattate mentre cercava di entrare in un’abitazione in via Vincenzo Monti; da quanto accertato dalle forze dell’ordine l’uomo sarebbe stato in possesso delle chiavi di casa, poiché il 47enne le avrebbe poco prima rubate all’interno di una Fiat Panda parcheggiata a Catania, in via Teocrito, nei pressi della “fera o’ luni”.
Nel corso di uno dei servizi di controllo del territorio i carabinieri hanno notato l’uomo aggirarsi con fare sospetto all’interno del giardinetto presente dentro la villetta . Il 47enne alla vista dei militari ha cercato di nascondersi tra la vegetazione, attirando ancor di più l’attenzione dei carabinieri che subito si sono avvicinati per approfondirne il controllo. Vistosi scoperto ha così cercato di fuggire dal portoncino d’ingresso del villino, ma è stato bloccato dai militari che, dopo averlo perquisito, hanno rinvenuto nella tasca della sua giacca proprio il mazzo di chiavi, corrispondenti a quelle d’ingresso dell’abitazione, trafugato dall’auto della proprietaria di casa.
All’interno dell’autovettura del ladro, una Ford Ka, i militari hanno scoperto sotto il sedile lato guida un cassette all’interno del quale sarebbero stati occultati un grimaldello, un disturbatore di frequenze radio (il cosiddetto “jammer”) e 17 chiavi di sicurezza (di altre abitazioni), probabilmente provento di altri analoghi furti. Le immediate indagini dei carabinieri hanno ricostruito il modus operandi del ladro : quest’ultimo sarebbe stato solito osservare la vittima, azionando il jammer solo al momento dell’abbandono del veicolo, al fine d’impedire la chiusura centralizzata degli sportelli e quindi introdursi nell’autovettura, impossessandosi delle chiavi di casa incautamente lasciatevi all’interno dell’abitacolo.
Sarebbe stato facile per l’uomo, dopo aver individuato attraverso la carta di circolazione del veicolo l’ubicazione della casa del proprietario, recarvisi per saccheggiarla in tutta tranquillità e con il minimo rischio di essere visto da qualcuno. Il ladro è stato così arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, confermati poi dall’autorità giudiziaria in sede di convalida anche con l’applicazione del braccialetto elettronico.