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Cronaca

Suicidio assistito di Alessandra Giordano, prima udienza in Tribunale a Catania

Si terrà il prossimo 18 febbraio, davanti al Gup Marina Rizza, l’udienza preliminare che vede indagato il presidente di Exit Italia, Emilio Coveri.

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Udienza preliminare a Catania, il prossimo 18 febbraio. Prende il via la prima fase del procedimento per la morte di Alessandra Giordano, la 46enne paternese, morta in una clinica svizzera, il 27 marzo del 2019, con la pratica del suicidio assistito. A comparire davanti al Gup, Marina Rizza, nel corso dell’udienza preliminare, sarà il presidente di “Exit Italia”, Emilio Coveri, associazione che sostiene la pratica dell’eutanasia e del suicidio assistito, alla quale Alessandra Giordano si era iscritta un anno prima della morte.

La donna ha scelto di morire lontano dai suoi familiari che scoperto il suo piano fecero di tutto per fermarla, senza riuscirci. Da quel momento l’interrogativo: Alessandra ha fatto tutto da sola o in lei la decisione di togliersi la vita è maturata poco alla volta, con un pensiero sostenuto da qualcuno a lei vicino?

Quest’ultima ipotesi è ritenuta la più credibile dai suoi familiari e con loro i Pubblici ministeri del Tribunale di Catania, il Procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il Sostituto procuratore Angelo Brugaletta che dopo aver raccolto alcuni elementi hanno richiesto ed ottenuto nei mesi scorsi il rinvio a giudizio di Emilio Coveri.

Da evidenziare che Alessandra non era una malata terminale e non soffriva di una patologia degenerativa o incurabile, Alessandra era depressa, uno stato il suo reso più difficile per la sindrome di Eagle che le provocava dolori.

A sostenere la famiglia di Alessandra, in questa battaglia, gli avvocati Marco Tringali, Francesco Pantaleo, Giuseppe Camonita e Anna Maria Parisi. Avvocati che hanno già annunciato la volontà dei familiari di Alessandra, i fratelli, la sorella e la mamma, di costituirsi parte civile al processo.

Nel decreto che dispone il giudizio nei confronti di Emilio Coveri, si legge: «perché determinava o comunque rafforzava il proposito di suicidio di Alessandra Giordano…intratteneva con la Giordano plurimi rapporti e conversazioni telefoniche, via sms e posta elettronica a far data dall’anno 2017 ed ininterrottamente sino al 2019; induceva la Giordano, sofferente per forme depressive e sindrome di Eagle ad iscriversi il 5 febbraio 2018, all’associazione Exit.»

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Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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Cronaca

Catania, braccialetto elettronico per un 39enne che minaccia la moglie

A denunciare l’uomo alle forze dell’ordine la segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’indagato che ha chiamato la consorte

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La Procura di Catania ha indagato un 39enne per di atti persecutori aggravati, applicando nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie e installazione del cosiddetto braccialetto elettronico.  Le indagini sono state avviate dalla segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’uomo che lo aveva dimenticato a casa, quest’ultimo ha chiamato  la moglie e l’avrebbe minacciato pesantemente. A fine chiamata il proprietario del telefonino, che ha sentito la conversazione, preoccupato ha allertato la polizia postale con una mail.

Le indagini hanno permesso di identificare la donna, che era la titolare dell’utenza telefonica che era stata chiamata dall’indagato. I poliziotti hanno ascoltato la signora, madre di minorenni, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione. È emerso che l’indagato avrebbe minacciato la donna con frasi come “se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”. L’uomo avrebbe, inoltre, tempestato la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.  Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia postale hanno consentito alla Procura di Catania di richiedere e ottenere dal Gip la misura cautelare nei confronti dell’indagato.

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