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Cronaca

Violenza nel catanese: 15enne incinta picchiata dal fidanzato di 24 anni

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Una relazione sentimentale costellata da minacce, sopraffazioni e botte. La vittima una ragazzina di 14 anni; l’aggressore il fidanzato di 24 anni. Il tutto è avvenuto in un paesino dell’hinterland catanese. Un rapporto vissuto tra alti e bassi che regala, nonostante una relazione non certo idilliaca,alla ragazza una gravidanza; tuttavia la vittima anziche confidarsi con la madre per l’improvvisa gravidanza, le avrebbe nascosto il suo stato e soprattutto le botte che il fidanzato gratuitamente le avrebbe riservato. La ragazzina si sarebbe affidata ai dottori, interrompendo la gravidanza; una iniziativa non “condivisa” dal 24enne che verrebbe ancora una volta malmenata, perché il giovane vorrebbe diventare padre. Ma la vittima avrebbe deciso di lasciarlo.

Il ragazzo a questo punto avrebbe perso il lume della ragione prova a tornare con la sua ragazza che, ancora una volta accecata dall’illusione dell’amore eterno, sarebbe ritornato sui propri passi, riallacciando la relazione e rimanendo nuovamente incinta; nel contempo sarebbero proseguite le botte. La ragazza, che nel frattempo ha compiuto 15 anni, stavolta avrebbe deciso di non abortire, memore degli schiaffi e dei calci già ricevuti dal compagno. A questo punto si sarebbe confidata con la madre la quale,finalmente avrebbe notato segni sul suo corpo.

La ragazza per giustificare tutti quei lividi avrebbe inventato tante scuse, parlando di ematomi derivanti da urti accidentali. La donna, sconvolta, prova a ragionare nonostante il compagno della figlia ossessionasse quest’ultima con continue minacce telefoniche, appostamenti fuori casa ed arrivando anche a bruciare la porta della sua abitazione. L’uomo non si sarebbe sottratto alle sue responsabilità, anzi, spavaldamente al telefono le avrebbe preannunciato che avrebbe trovato una sorpresa (presumibilmente non piacevole) a casa costringendo così la ragazza e la madre a rivolgersi ai carabinieri per chiedere aiuto. Un sottufficiale dell’Arma acquisisce le testimonianze delle due donne; il maresciallo fornisce il proprio numero di telefono alla vittima da utilizzare in caso di bisogno, come da prassi consolidata in questi casi .

L’uomo non rassegnandosi continua ad esercitare una pressione costante sulle due donne: infatti madre e figlia facendo rientrando a casa sarebbero state intercettate dal giovane che le avrebbe inseguite per strada con l’auto, quasi speronandole, suonando il clacson all’impazzata. La 15enne in gravidanza ormai avanzata, avrebbe temuto per la propria vita, allertando il sottufficiale dell’Arma che ha fermato e arrestato il 24enne. Il giovane è stato condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.

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Cronaca

Catania, spacciatori in trasferta arrestati dai carabinieri della compagnia di Piazza Dante

Complessivamente i militari hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante trovato, 230 euro, ritenuto provento attività di spaccio, è stato sequestrato.

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I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato un ragazzo e una ragazza di 19 anni, entrambi di Caltagirone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante un giro di pattugliamento che prevedeva anche ispezioni all’interno dei parcheggi pubblici per prevenire i furti di auto, i militari dell’Arma, all’interno di uno di questi parcheggi situato nei pressi di un grosso store all’ingresso della città di Catania, hanno notato due utilitarie che si muovevano con atteggiamento sospetto.

Gli investigatori hanno osservato che una delle due auto si è avvicinata al mezzo con a bordo i due occupanti e, dopo un rapido scambio, si è subito allontanata facendo perdere le proprie tracce. Il comportamento è apparso inequivocabile: si sarebbe verificato un passaggio di droga. A quel punto, i carabinieri

hanno deciso di pedinare i due soggetti per sorprenderli durante un altro scambio e ottenere maggiori conferme. Tuttavia, considerando il traffico e per evitare che potessero essere persi di vista, su Strada Cardinale di San Giorgio, in un momento in cui erano certi che non potessero più fuggire, hanno deciso di intervenire e li hanno bloccati.

Messi in sicurezza, da un primo controllo sul posto, non veniva rinvenuto nulla di illegale, quindi, gli investigatori hanno deciso accompagnati negli uffici della Compagnia di Piazza Dante per eseguire le verifiche in modo più approfondito.

In effetti, durante le successive perquisizioni personali, all’interno degli indumenti della ragazza sono stati rinvenuti 2 panetti di hashish del peso lordo complessivo di 200 grammi, mentre il ragazzo è risultato in possesso della somma di 230 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

L’attività investigativa è poi proseguita con le perquisizioni domiciliari presso le rispettive abitazioni a Caltagirone, eseguite con il supporto dei militari della locale compagnia. Presso l’abitazione del ragazzo, occultato all’interno di un cuscino nella camera da letto, è stato rinvenuto un involucro contenente ulteriori 120 grammi di hashish, oltre a un bilancino di precisione.

Complessivamente, i carabinieri hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante è stato sottoposto a sequestro.

I due giovani sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

 

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Cronaca

Paternò, incendio in Piazza Nino La Russa, fiamme minacciano abitazioni

Non è stato possibile accertarne l’origine. Mentre un altro rogo. nel primo pomeriggio di ieri, ha devastato l’ex velodromo “Salinelle”, bruciando rifiuti ma anche effetti personali degli stranieri che vi abitavano fino a qualche giorno indietro.

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Fiamme nella tarda mattinata di oggi a Paternò, poco dopo mezzogiorno, in Piazza Nino La Russa, a pochi passi dalla centralissima Piazza Vittorio Veneto.  L’incendio si è sviluppato nei pressi di un’area incolta di Piazza La Russa (ex giardino Moscato) a ridosso proprio degli edifici che si trovano in Piazza Vittorio Veneto. Area incolta ricca anche di rifiuti di ogni tipo.

Il denso fumo era ben visibile da lontano. I residenti sono stati costretti a chiudere le finestre delle proprie abitazioni in quanto gli appartamenti rischiavano di essere invasi dal fumo.  Sul posto per spegnere il rogo i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Solo poco prima delle ore 14 sono state ripristinate le condizioni di sicurezza. Non è stato possibile accertare l’origine del rogo.

E’ sempre a Paternò, nel primo pomeriggio di ieri, si è sviluppato un grosso incendio all’interno dell’ex velodromo “Salinelle”. A bruciare spazzatura ma anche vestiario, appartenente ai tanti “ospiti” stranieri che fino a qualche giorno addietro alloggiavano al suo interno.

Non è stato possibile accertare la matrice del rogo che potrebbe, comunque, essere dolosa. A spegnere il rogo pompieri di Paternò con il supporto di un’autobotte proveniente dalla sede del comando provinciale di Catania.

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