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Cronaca

Zafferana Etnea, controllo del territorio, sanzioni e decurtati punti dalle patenti

L’attività della Polizia di Stato ha consentito di identificare 200 persone, di cui 35 con precedenti, e controllati 90 veicoli, tra auto e moto, comminando molteplici sanzioni amministrative.

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Oltre 3 mila euro di sanzioni e 20 punti decurtati dalle patenti di automobilisti e motociclisti indisciplinati. È il bilancio dell’intensa attività di controllo svolta dalla Polizia nel territorio di Zafferana Etnea.

Gli agenti del commissariato di Acireale, insieme ai poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia orientale” e agli agenti della Polizia Locale, hanno pattugliato l’intero territorio per un controllo straordinario finalizzato a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa, a tutela della sicurezza dei cittadini.

In particolare sono stati istituiti diversi posti di controllo in punti strategici per verificare l’osservanza delle regole e il rispetto delle norme del Codice della strada, in modo da prevenire comportamenti scorretti alla guida, a garanzia della sicurezza dei pedoni e degli utenti della strada.

L’attività della Polizia ha consentito di identificare 200 persone, di cui 35 con precedenti, e sono stati controllati 90 veicoli, tra auto e moto, comminando molteplici sanzioni amministrative.

In particolare, due conducenti sono stati sorpresi alla guida di veicoli privi della revisione periodica, per cui si è resa necessaria l’immediata sospensione dei mezzi dalla circolazione.

Un’auto è stata sequestrata amministrativamente con il ritiro della carta di circolazione per la mancanza della copertura assicurativa per la responsabilità civile.

Le altre sanzioni scattate si sono rese inevitabili per il mancato uso delle cinture di sicurezza, la guida con patente non conforme alla categoria del veicolo guidato, la mancata esibizione dei documenti di circolazione.

Parallelamente, i poliziotti del Commissariato di Acireale hanno condotto un’attività di prevenzione mirata a prevenire e a contrastare i reati predatori, per assicurare ai cittadini la presenza costante delle forze di Polizia.

Cronaca

Catania, in manette 31enne svedese colpito da un mandato di arresto europeo

L’uomo era ricercato da tempo in quanto ritenuto responsabile dei reati di truffa e spaccio di sostanze stupefacenti, secondo quanto previsto dalla normativa svedese

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La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un cittadino svedese di 31 anni in esecuzione di un mandato di arresto europeo.  L’uomo era ricercato da tempo in quanto ritenuto responsabile dei reati di truffa e spaccio di sostanze stupefacenti, secondo quanto previsto dalla normativa svedese.

Al riguardo, tra il 2019 e il 2020, l’uomo avrebbe truffato decine di acquirenti di orologi di lusso vendendo e scambiando orologi risultati falsi, con un giro di guadagni illeciti per svariate migliaia di euro.

Per sostenere le proprie proposte commerciali, nelle fasi di trattativa con i clienti, l’uomo avrebbe mostrato alle ignare vittime delle truffe dei certificati, nel tentativo evidentemente di rafforzare la convinzione di acquistare orologi ricercati e appartenenti ad un’alta fascia commerciale. In realtà, secondo quanto è emerso, i certificati erano del tutto contraffatti. Nel 2023, invece, il 31enne svedese si è reso autore del reato di spaccio di stupefacenti e, in particolare, di cocaina.

Nei giorni scorsi, la sua presenza è stata registrata a Catania grazie alla segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura tramite il portale “Alloggiati”.

Infatti, l’uomo ha prenotato in un b&b del centro storico, in via Antonino di Sangiuliano, e non appena il gestore ha comunicato i dati anagrafici, è scattato l’allert. A quel punto, i poliziotti della squadra volanti l’hanno rintracciato nella struttura ricettiva e l’hanno condotto negli Uffici di Polizia per i relativi rilievi dattiloscopici. A conclusione degli adempimenti di rito, il 31enne svedese è stato condotto dai poliziotti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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Cronaca

Motta S. Anastasia, controlli straordinari dei carabinieri per la sicurezza urbana e la legalità

Nei giorni scorsi il sindaco Antonio Bellia aveva inoltrato una missiva alla compagnia carabinieri paternese per chiedere una maggiore intensificazione dei controlli sul territorio urbano ed extraurbano. 

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I militari dell’Arma della compagnia di Paternò hanno svolto un’intensa attività a Motta Sant’Anastasia, mirata alla prevenzione dei reati e al contrasto dell’illegalità diffusa.

L’operazione ha visto l’impiego dei carabinieri della locale Stazione, affiancati da altri equipaggi che, nel corso dei servizi, hanno pattugliato le principali arterie stradali e le aree residenziali del centro urbano, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei cittadini e garantire una presenza attiva e visibile sul territorio.

Nel dettaglio, sono state controllate 118 persone, di cui 49 con precedenti di polizia o penali, e 55 veicoli. Particolare attenzione è stata rivolta al rispetto delle norme del Codice della Strada, a tutela di tutti gli utenti, automobilisti e pedoni, e sono state contestate 7 violazioni, 4 delle quali per guida di motoveicoli senza casco, per le quali sono state ritirate le carte di circolazione dei mezzi, e le altre per guida con il cellulare, con decurtazione complessiva di 25 punti dalle patenti di guida.

Controllato un giovane, trovato in possesso di una dose di marijuana a uso personale e, pertanto, segnalato alla Prefettura quale assuntore di droghe.

L’azione preventiva ha incluso anche il controllo di 11 esercizi commerciali, in un’ottica di monitoraggio delle attività economiche locali e di contrasto a possibili situazioni di illegalità. Da ricordare che nei giorni scorsi il sindaco Antonio Bellia aveva inoltrato una missiva alla compagnia carabinieri di Paternò per chiedere una maggiore intensificazione dei controlli sul territorio urbano ed extraurbano.

Alla base della  richiesta la forte preoccupazione manifestata dai cittadini mottese  per i furti di auto che si sarebbero registrati nell’ultimo periodo sia in centro che in periferia: un incremento di furti che avrebbe ingenerato delle forti “preoccupazioni tra i cittadini e un peggioramento della qualità della vita”.

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