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Cronaca

Catania, uomo aggredito all’interno del porto da tre cani, scattata una denuncia

Deferita a piede libero la rappresentante legale di un cantiere nautico da dove sarebbero usciti i tre animali

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Lesioni personali colpose è il reato contestato alla rappresentante legale di un cantiere nautico che si trova all’interno del porto, denunciata a piede libero dalla polizia di stato. I poliziotti hanno avviato le indagini subito dopo aver ricevuto una denuncia/querela da parte di dipendente di una ditta che si occupa della movimentazione dei container all’interno del porto commerciale di Catania, L’uomo è stato aggredito da tre cani proprio all’interno del porto. La vittima ha specificato che, ultimato il suo turno di lavoro, è stato azzannato da tre cani che sono usciti da un cantiere sito proprio lungo la strada su cui si trovava a transitare.

Ha riferito ai poliziotti che i tre cani di taglia medio- grande, l’hanno azzannato facendolo pure rovinare per terra; riuscito comunque a rialzarsi, si è arrampicato su un muretto di recinzione per evitare di essere ulteriormente assalito. Successivamente, trasportato con un’ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, il ferito è stato sottoposto a cure mediche e dimesso con 28 giorni di prognosi, anche alla luce della riscontrata frattura del polso sinistro.

Al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, la polizia ha acquisito  le immagini del sistema di video-sorveglianza presenti in zona, la cui visione ha permesso di ricostruire il tutto. Inoltre è stato rintracciato e ascoltato daagli agenti anche un senegalese  presente ai fatti, il quale oltre a confermare quanto accaduto, si è anche prodigato a fare desistere i  cani dal continuare nella loro aggressione.

Nel corso delle indagini è emerso che i tre cani appartengono al cantiere nautico da cui sono usciti e la cui rappresentante legale è stata identificata e denunciata. Dell’accaduto è stata informata anche la Direzione dell’ASP Veterinaria – Servizio Igiene Urbana di Catania, al fine di procedere alla relativa sorveglianza sanitaria, nonché agli eventuali adempimenti sanzionatori di competenza.

 

Cronaca

Incidenti, due interventi del “SAGF” e del “SASS” nei laghetti di Cavagrande

Ad intervenire militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi e tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Siciliano. Presenti anche i vigili del fuoco. I feriti sono un ragazzino di 14 anni e una donna di 36 anni.

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Si sono conclusi nel tardo pomeriggio di ieri due interventi di soccorso da parte del Soccorso Alpino speleologico siciliano e dei militari della Stazione Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, volti a soccorrere due turisti che si sono infortunati presso la riserva naturale “Cavagrande del Cassibile”, la cui area si estende per 2.700 ettari nel territorio di Avola, Siracusa e Noto ed è attraversata dal fiume Cassibile.

Nel primo intervento soccorso un 14enne, residente a Santa Venerina, scivolato nei pressi dei laghetti di Cavagrande.  Il giovane nella caduta ha riportato un importante trauma cranico ed una ferita lacero contusa alla testa. Mentre le squadre del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza scendevano verso il fondo della gola, l’elicottero del 118 è atterrato sul fondo e ha recuperato il giovane ferito e lo ha trasferito all’ambulanza per il successivo ricovero presso l’Ospedale di Avola. Nelle fasi di soccorso presenti anche i vigili del fuoco.

Al termine dell’intervento militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e tecnici del SASS sono stati nuovamente allertati da un operaio forestale circa l’infortunio occorso a una donna di 36 anni, residente a Mazzarino, scivolata alla base del canyon, in prossimità dei laghetti. La donna è stata raggiunta immediatamente dai tecnici del Soccorso Alpino e dai militari della Guardia di Finanza, immobilizzata, posizionata sulla barella e recuperata in salita lungo il ripido sentiero, fino in cima alla gola dove era presente l’ambulanza per il successivo trasferimento verso l’Ospedale di Siracusa. La donna avrebbe riportato una sospetta distorsione della caviglia destra.

 

 

 

 

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Cronaca

Catania, arrestato 44enne, rapina farmacia, dentro registratore di cassa solo 20 euro

L’uomo, una volta arrestato, ha ammesso le proprie responsabilità, dichiarando ai poliziotti di aver usato i 20 euro per pagare un debito contratto con un pusher per l’acquisto di droga di cui ha dichiarato di fare uso.

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Si è presentato in una farmacia di via Plebiscito come un cliente qualunque per poi, all’improvviso, passare dall’altra parte del bancone e tirare fuori una bottiglia in vetro rotta, minacciando la farmacista per farsi consegnare il denaro presente in quel momento in cassa.

Tutto ciò davanti ad una cliente, in attesa di ricevere il farmaco richiesto. Al rifiuto della dottoressa, il rapinatore, un catanese di 44 anni, ha nuovamente puntato il collo di bottiglia contro la farmacista, che, a quel punto, ha aperto il registratore di cassa. L’uomo ha, quindi, arraffato le banconote presenti in quel momento, appena 20 euro, per poi andare via.

Negli stessi attimi, è stato chiesto su linea di emergenza l’intervento della Polizia di Stato, fornendo alla Sala Operativa della Questura tutti gli elementi utili per individuare il rapinatore.

In zona si trovavano i Falchi della Squadra Mobile che hanno subito raggiunto la farmacia, acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza, riuscendo a ricavare un preciso identikit dell’uomo, che peraltro ha agito a volto scoperto.

Inoltre, grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi incrociata di altre immagini registrate dagli impianti presenti nella zona, i poliziotti sono riusciti a ricostruire gli spostamenti del rapinatore verso via Cristoforo Colombo e ad avviare le ricerche lungo le possibili vie di fuga che avrebbe potuto seguire per far perdere le proprie tracce.

I Falchi della Squadra Mobile hanno così intercettato il rapinatore, in una strada limitrofa a via Plebiscito, dove è stato bloccato e arrestato in flagranza per il reato di rapina aggravata. L’uomo, 44enne catanese, ha ammesso le proprie responsabilità, dichiarando ai poliziotti di essersi disfatto del collo di bottiglia rotta nel tragitto e di aver usato i 20 euro per pagare un debito contratto con un pusher per l’acquisto di sostanza stupefacente di cui ha dichiarato di fare uso.

Informato il PM di turno, per l’uomo è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere in attesa del giudizio di convalida davanti al Gip. Il Giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto nei confronti del 44enne l’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

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