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Associazionismo

Valverde, Misericordie Catania promuovono progetto su sostegno genitorialità “Family Care”

Il progetto nasce in seno alle attività del Distretto Socio Sanitario 19

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Anche le Misericordie del Comitato Provinciale di Catania e la Misericordia di Valverde tra i protagonisti del progetto “Family Care”, presentato nella giornata di sabato scorso sul territorio comunale di Valverde. Un’iniziativa, che nasce dalla co-progettazione tra il Distretto Socio-Sanitario 19 ed altre realtà locali, finalizzato alla valorizzazione di diversi interventi di sostegno alla genitorialità positiva seguendo un approccio psico-educativo e comunitario, in tutto il territorio dei 13 Comuni del DSS19.

«Il Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, che ha concesso il patrocinio all’iniziativa» ha spiegato il suo presidente Alfredo Distefano, «ha tra le proprie finalità anche la promozione e la valorizzazione dei progetti lodevoli che si svolgono sul territorio. Per questo, tramite anche la Misericordia di Valverde che ha promosso l’iniziativa, abbiamo voluto appoggiare il progetto “Family Care” di genitorialità positiva attraverso azioni di promozione e condivisione tra i nostri utenti e la cittadinanza».

Il progetto ha come obiettivo prioritario quello di portare avanti degli interventi “positivi” rivolti alle famiglie con minori, cercando di fornire loro degli strumenti preventivi che possano aumentare la fiducia tra figli e genitori ed aiutare questi ultimi nel rafforzare le competenze e le risorse delle famiglie. Laboratori di genitorialità, accompagnamento personalizzato, mediazione familiare sono solo alcune delle attività proposte. Tra i servizi offerti, anche quelli mirati alla prevenzione del fenomeno del “Baby Clash”, fenomeno che riguarda le crisi di coppia dopo la nascita di un figlio o dopo la decisione di avere figli attraverso un supporto per le coppie durante il periodo della gravidanza e nei primi 1000 giorni di vita del bambino. Lo sportello sarà aperto presso Villa Cosentino (all’interno del museo delle conchiglie) in via del Santuario n.4/6 il martedì pomeriggio, dalle ore 15 alle 19 e il venerdì mattina, dalle ore 9 alle 13.

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Paternò, 1 Maggio a Ciappe Bianche

Le associazioni di volontariato incontrano e dialogano con i migranti della tendopoli

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E’ stato un primo maggio, “Festa dei Lavoratori”, differente quello di ieri a Paternò, dove le associazioni Penelope, Voce, Caritas- Bisaccia del Pellegino, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto, hanno incontrato, nel tardo pomeriggio di ieri, alla tendopoli di Ciappe Bianche i braccianti agricoli (oltre una quarantina quelli presenti al suo interno) quasi tutti di nazionalità tunisina e marocchina.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si è rivolto ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù. L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

A spiegare, nel dettaglio, le finalità dell’iniziativa, Salvo Pappalardo (ANPAS), don Salvatore Mazzamuto (Caritas- Bisaccia del Pellegrino), Federico Scavo (Gruppo Voce), Marianna Nicolosi (Presidio Partecipativo Patto Fiume Simeto), Giuseppe Bucalo (Penelope)

L’incontro si è concluso con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

 

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Paternò, Primo Maggio a Ciappe Bianche: Lavoro, dignità, giustizia sociale

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia” è rivolta ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto

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In occasione della Festa dei Lavoratori, le realtà associative Penelope, Voce, Caritas, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto daranno vita, domani,  1° maggio, a partire dalle ore 18:00, ad un incontro speciale in contrada Ciappe Bianche, a Paternò.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si rivolge in particolare ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù.

L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

Durante la giornata, i volontari forniranno materiali informativi e guide pratiche di autodifesa, nonché contatti utili attivi 24 ore su 24 per ricevere aiuto. Saranno presenti anche operatori pronti a raccogliere testimonianze e denunce da parte di chi è vittima di caporalato o condizioni lavorative inique.

Un’unità mobile sarà inoltre disponibile per effettuare controlli gratuiti dei parametri vitali, offrendo un servizio medico di base a chi ne ha più bisogno.

L’incontro si concluderà con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

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