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Cronaca

Paternò, controlli dei carabinieri per il contrasto dell’illegalità nel centro storico

Militari che hanno effettuato una serie di servizi finalizzati a contrastare lo spaccio di droga tra giovani e garantire il rispetto del C.d.S.

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A Paternò i carabinieri della compagnia di Paternò, insieme ai colleghi della C.I.O, hanno effettuato una serie di servizi finalizzati a contrastare lo spaccio di droga tra giovani e garantire il rispetto delle norme sulla circolazione stradale. I militari dell’Arma, nel corso dei servizi, hanno pattugliato diverse aree urbane e periferiche della città, dove sono stati organizzati numerosi posti di controllo,al fine anche di monitorare le vicine aree verdi comuni; controllati anche otto locali pubblici.

Non sono emerse irregolarità. Durante le attività su strada, al termine di diverse perquisizioni personali e veicolari, volte a frenare la diffusione della droga tra i ragazzi, i carabinieri hanno sorpreso 2 giovanissimi, fermati a piedi, con addosso alcune dosi di marijuana, del peso complessivo di 6 grammi.

Oltre al recupero di droga, i carabinieri hanno segnalato entrambi “quali assuntori” alla locale Prefettura. In una ulteriore fase del servizio, i militari si sono preoccupati dei controlli su strada, per la verifica del rispetto del codice della strada e per contrastare le condotte imprudenti di guida che possano mettere a repentaglio l’incolumità di pedoni e automobilisti.  In particolare, i militari dell’Arma hanno fermato 71 veicoli ed identificato 115 persone, accertando nel corso delle verifiche 32 violazioni al C.d.S.

Gli automobilisti ed i centauri sanzionati, per un importo complessivo di circa 28 mila euro sono stati trovati soprattutto alla guida di veicoli senza assicurazione obbligatoria, con in mano il cellulare o sorpresi a circolare senza indossare il casco protettivo. Carabinieri che hanno sequestrato e posto sotto fermo amministrativo 9 veicoli, ritirato 6 documenti di guida e circolazione, e decurtato 56 punti dalle patenti di guida.

Cronaca

Biancavilla, in manette 19enne reo di aver dato fuoco ad auto del vicino di casa

L’arrestato non avrebbe “digerito” il fatto che il vicino avesse parcheggiato una Fiat 126 sotto la finestra della propria abitazione

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A Biancavilla un 19enne è stato arrestato per incendio doloso per aver dato fuoco all’auto, una  Fiat  126, del vicino di casa posteggiata davanti la finestra dell’abitazione del fermato, a piano terra;  infastidito sarebbe andato in una stazione di carburanti con una bottiglia di plastica e compra della benzina che poco dopo utilizzerà per appiccare il fuoco all’auto, che sarà distrutta dal rogo. In particolare, intorno alle 02.00 di notte, una pattuglia dell’Arma, si è recata in Piazza Cavour dove si trovava l’auto in fiamme.   Immediato a quel punto, dopo aver messo in sicurezza l’area, la richiesta d’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che una volta arrivati hanno subito spento l’incendio, riferendo che la combustione del veicolo era da considerarsi dolosa.

I militari intervenuti hanno subito iniziato le indagini per identificare il responsabile del rogo,  ascoltando le testimonianze di alcune persone presenti durante le concitate fasi dell’incendio per la ricostruzione dei fatti. Gli investigatori sono riusciti ad acquisire dei chiari elementi indiziari che potevano far sospettare del giovane vicino del proprietario della 126.  Inquadrato quindi l’episodio, sono scattate le ricerche dell’uomo, presunto piromane, dapprima presso la sua abitazione dove, chiaramente, non è stato trovato, e successivamente in tutto il territorio, senza tralasciare i luoghi dove il 19enne era solito andare.

Ore, quindi, di pressante e incessante attività che, alla fine, sono risultati operativamente efficaci.  Alle 3.30 circa infatti il ragazzo, vistosi braccato e non avendo modo di evitare il suo arresto, si è presentato spontaneamente in caserma, ammettendo di aver appena incendiato l’autovettura del proprio vicino il quale, poco prima, avrebbe solo commesso lo sbaglio di posteggiare la piccola utilitaria nei pressi della finestra di casa, posta al piano terra.  Continuando nel suo racconto, il giovane poi ha spiegato di non aver avuto alcun indugio, quindi senza neanche chiedere di spostare il mezzo al suo dirimpettaio, aveva deciso di prendere una bottiglia di plastica dalla propria abitazione, di recarsi in un vicino distributore di carburanti, di riempire la bottiglia di benzina, per poi fare la strada a ritroso e incendiare la vettura. Fortunatamente non si sono registrati feriti, anche se l’incendio ha causato l’annerimento della facciata dell’abitazione e la completa distruzione del veicolo, tenuto in ottimo stato dal proprietario, appassionato di auto d’epoca.

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Cronaca

Paternò, stranieri dentro la scuola “Falconieri”, la dirigente scrive alla Procura

Si tratta di cittadini extracomunitari che alloggiano nella parte in disuso e vandalizzata dell’immobile, vigili urbani e carabinieri effettuano sopralluogo dentro l’edificio per eseguire sgombero

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A Paternò cittadini extracomunitari alloggiano all’interno di un’area in disuso del plesso Falconieri di via Gaudio; la loro presenza preoccupa i genitori degli alunni delle 14 classi (dieci della primaria e quattro dell’infanzia) del comprensivo “G.Marconi”; aule che si trovano in quella parte proprio del plesso Falconieri riqualificato e messo in sicurezza negli anni precedenti. Genitori che si professano preoccupati per tale situazione.

A segnalare il tutto sono stati i componenti dell’associazione “Andiamo Avanti”, i quali  hanno ricevuto, al riguardo, nelle scorse ore, diverse segnalazioni. Non è la prima volta che i migranti sono presenti dentro l’immobile e la dirigente della Marconi Maria Santa Russo ha segnalato il tutto all’ente comunale. La dirigente della “G.Marconi” ha inoltrato una nota alla Procura della Repubblica di Catania, al  sindaco di Paternò, ai carabinieri e alla polizia municipale.

“Più volte, nel corso dell’anno scolastico è stata notata la presenza di persone all’interno del Corpo A del plesso Falconieri, chiuso perché inibito al pubblico e interdetto per la Scuola-  si legge nella missiva – in particolare sono stati visti dai genitori e dai docenti presenti diversi uomini che accendono fuochi all’interno del plesso scolastico in disuso, non rispettano le elementari norme igieniche e di decoro. Si tratta di extracomunitari che hanno rotto i sigilli, tagliato le reti, sventrato i muri per entrare e si sono nuovamente accampati all’interno del plesso, portando masserizie varie, prelevate presumibilmente da discariche- scrive ancora la Russo- Più volte abbiamo chiamato i Vigili urbani, il Sindaco e i Carabinieri, i quali hanno fatto sloggiare gli accampati che, però, sono ritornati subito dopo”.

Per la dirigente del comprensivo “Marconi” il comune paternese dovrebbe provvedere “a murare le aperture e a mettere in sicurezza la scuola oppure, come da tanto tempo chiede, a rendere disponibile per la scuola il plesso inibito, in modo che possiamo garantire noi la messa in sicurezza, sanificando i locali, occupando gli spazi necessari e provvedendo alla vigilanza”. E nella tarda mattinata di oggi la polizia municipale, supportata dai carabinieri della compagnia di Paternò, ha effettuato un sopralluogo all’interno del plesso Falconieri, accertando nell’immediato la presenza di almeno 4 posti letto. Appurato, inoltre, che le condizioni igienico sanitario all’interno dell’immobile sono davvero pessime. Nelle prossime ore, con molta probabilità, la polizia municipale dovrebbe provvedere a liberare l’immobile mentre tecnici del comune dovrebbe chiudere gli ingressi, murandoli, dell’edificio in modo tale da  impedirne in modo definitivo l’accesso agli intrusi.

“L’Amministrazione Comunale ha avviato un intervento immediato e coordinato con un sopralluogo congiunto con il personale dei vigili urbani e il reparto tecnico comunale al fine di valutare le criticità riscontrate- si legge in una nota stampa del comune- Si conferma che diverse aree all’interno dell’Istituto Falconieri sono attualmente coinvolte nell’occupazione da parte di migranti, generando una situazione d’emergenza che richiede un’azione tempestiva e mirata. In risposta a ciò, è stato avviato un processo di bonifica e sgombero delle aree coinvolte all’interno dell’istituto, con conseguente chiusura definitiva e l’impossibilità di accesso all’interno, al fine di garantire la sicurezza e l’idoneità degli spazi scolastici per gli studenti e il personale della scuola” ha sostenuto il comune di Paternò.

 

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