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Associazionismo

Biancavilla, domani “Legality day 2024” promossa dall’Oratorio “Don Pino Puglisi”

“Legality Day 2024: onesti cittadini del presente, per costruire un futuro migliore”

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OGGETTO: COMUNICATO GIORNATA DELLA LEGALITA’ – GREST 2024

Tema: “Legality Day 2024: onesti cittadini del presente, per costruire un futuro migliore”;

 

Si terrà domani, in seno al Grest 2024 dell’oratorio “Don Pino Puglisi” di Biancavilla, la Giornata della  Legalità denominata  “onesti cittadini del presente, per costruire un futuro migliore”. Questa giornata, si colloca a trent’anni dal Martirio del Beato Don Pino Puglisi, ucciso per mani della criminalità organizzata, ed ha  l’obbiettivo di sensibilizzare e scuotere le coscienze, ancora una volta, a partire dai più piccoli e i giovani, incentivando la cultura della legalità nel quotidiano, contro ogni forma di sopraffazione e di condizionamento ambientale di tipo mafioso, contro la cultura della morte, droga, violenza di genere, corruzione, discriminazione e contro ogni forma di illecito.

In sinergia con l’ Associazione Antiracket e Usura “Rete per la Legalità Sicilia”” spiegano in un comunicato gli organizzatori, “vogliamo “fare rumore” attraverso le voci dei nostri numerosissimi ragazzi, per cercare di lasciare un segno nelle loro vite e in quella della nostra Comunità cittadina, e far capire loro che le istituzioni sono accanto a noi in questo percorso di costruzione di un presente e futuro migliore”. Questa giornata nasce, anche, nel contesto di un percorso sulla legalità iniziato circa sei anni fa insieme all’Associazione Antiracket e Usura “Rete per la Legalità Sicilia” e che, nel novembre del 2023, ha visto importanti eventi di sensibilizzazione, insieme all’Arcidiocesi di Catania, tra cui la visita nelle scuole e l’istallazione della “Buca Lettere Anonime”, sul muro di cinta dell’Oratorio.

I ragazzi prepareranno degli elaborati che, tra i saluti istituzionali e le testimonianze, faranno riflettere sui temi della legalità che loro stessi si ritrovano a vivere nella quotidianità, e soprattutto alle lotte contrasti che dobbiamo attuare verso la: violenza di genere, criminalità organizzata, bullismo, inquinamento ambientale, discriminazione/razzismo, corruzione, droga. I bambini e giovani partecipanti alle attività estive di quest’anno sono più di 650, motivo per il quale questo non si propone come un semplice “evento di circostanza”, ma una vera e propria “lezione di vita”, che coinvolgerà anche le numerose famiglie presenti e sarà occasione per lanciare messaggi e moniti importanti.

 

Programma della Giornata

Ore 18.45     Cortile dell’Oratorio “Don Pino Puglisi” – Piccolo Seminario Arcivescovile via S. Placido, 57, Biancavilla (CT);

Saluti Istituzionali e testimonianze, alla presenza dei tantissimi bambini e giovani dell’Oratorio e delle loro famiglie; a seguire presentazione degli elaborati dei ragazzi dal tema “onesti cittadini del presente, per costruire un futuro migliore” : progetto per contrastare le forma di illegalità nella nostra quotidianità.

Testimonianza di Rita Spartà, vittima di mafia e di Eugenio Di Francesco,  vice presidente Ass. Antiracket.

Ore 20.45     conclusione

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Catania, spiagge libere e solarium di S. G. Li Cuti, attrezzati con sedie anfibie per disabili

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna

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A Catania da oggi le spiagge libere n. 1 e n. 3 della Plaia e il solarium di San Giovanni Li Cuti sono provvisti di sedie anfibie e strumenti per consentire la balneazione alle persone con disabilità.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna.

Alla base della collaborazione c’è il contratto di comodato d’uso gratuito promosso dall’avv. Francesco Sanfilippo con “Catania Più Attiva” per la consegna al comune dei vari presidi di mobilità da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno: “Ringraziamo Catania Più Attiva e l’avvocato Sanfilippo – ha detto l’assessore al Mare Andrea Guzzardi – per avere coinvolto diverse realtà e sensibilità in questo importante e necessario progetto che consentirà a tutti, senza ‘barriere’ e ostacoli, di accedere al nostro mare e godere della stagione estiva in un clima di piena condivisione”.

Santo Musumeci presidente di “Catania Più Attiva” si dice particolarmente soddisfatto. “Un ringraziamento particolare all’avvocato Francesco Sanfilippo, promotore di questa iniziativa, ai soci e simpatizzanti di Catania più Attiva all’azienda COS centro ortopedico siciliano e alla preside del Turrisi Colonna che ha aderito all’iniziativa e ai ragazzi e ai professori tra cui il professore Dario Consoli. Negli ultimi 4 giorni di scuola hanno realizzato una straordinaria e generosa raccolta fondi permettendo l’acquisto della terza sedia job. Da questa esperienza abbiamo maturato l’idea che la gente di Catania ha un grande cuore e tanto amore verso i più fragili”.

 

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Catania, emergenza senza dimora, la rete “In Strada”: “Urgente un dormitorio a bassa soglia”

Le organizzazioni hanno denunciato con fermezza l’inadeguatezza delle politiche sociali comunali e l’assenza di interventi strutturali per affrontare una delle espressioni più gravi della crisi abitativa cittadina

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. Nessun dormitorio pubblico, servizi frammentati, decine di persone costrette a dormire per strada nonostante finanziamenti milionari ricevuti dal Comune. È questo il quadro tracciato stamattina nella Sala Coppola di Palazzo degli Elefanti, dove si è svolta la conferenza convocata dalla rete di associazioni e sigle sindacali “In Strada Catania”, impegnata da mesi sul fronte dell’accoglienza delle persone senza dimora.

Le organizzazioni hanno denunciato con fermezza l’inadeguatezza delle politiche sociali comunali e l’assenza di interventi strutturali per affrontare una delle espressioni più gravi della crisi abitativa cittadina. “Catania – è stato detto – è oggi priva di un sistema pubblico di prima accoglienza degno di questo nome. Il diritto a un riparo resta negato a centinaia di uomini e donne”.

A preoccupare le realtà della rete è lo scollamento tra le risorse economiche disponibili e l’assenza di risultati concreti. “Il Comune ha ricevuto o riceverà 18 milioni di euro tra il 2014 e il 2029, somme sul cui utilizzo non abbiamo avuto alcun chiarimento, ma ad oggi- sottolineano i promotori- nessun dormitorio pubblico è stato attivato, nemmeno di emergenza e la rete dei servizi sociali si dimostra inadeguata a garantire un’accoglienza immediata e dignitosa a senza tetto e senza fissa dimora. Attualmente, le uniche strutture disponibili sono gestite da enti del privato sociale- dicono gli organizzatori- e associazioni religiose, con posti limitati e accesso condizionato, spesso impossibile per chi vive in condizione di fragilità psichica o per nuclei familiari che, per entrare, sono costretti a separarsi”

La rete “IN STRADA Catania” ( composta da SUNIA, SICET, UNIAT, ASIA-USB, OULP, LHIVE Diritti e Prevenzione, Centro Astalli Catania ODV, UDI, ARCI Catania, Associazione Penelope – Coordinamento Solidarietà Sociale ETS, Rete La Ragnatela, Restiamo Umani/Incontriamoci, Cooperativa di Comunità Trame di Quartiere, Casa della Mercede dei Cavalieri della Mercede, Catania Risorge, Catania Più Attiva)  chiede soprattutto l’attivazione immediata di un dormitorio a bassa soglia, accessibile senza filtri burocratici e pensato come primo passo verso l’inclusione. “Un modello – hanno spiegato – che parte dai bisogni reali delle persone e non da vincoli rigidi. Prima la dignità, poi le carte. Il contrario dell’approccio ‘securitario’ che il Comune sembra prediligere, come se la marginalità fosse una minaccia da rimuovere anziché una condizione da curare”.

Al centro delle critiche anche la gara d’appalto indetta dal Comune per un nuovo centro di accoglienza di cui non si conoscono ancora gli esiti, nonostante siano passati mesi dalla pubblicazione. Le associazioni temono che il bando non preveda affatto la realizzazione di un dormitorio a bassa soglia, ma piuttosto strutture rigidamente selettive.

Gli organizzatori avevano chiesto l’apertura di un tavolo permanente, accesso alla documentazione sui progetti finanziati e chiarimenti sul bando. A oggi, nessuna risposta concreta”. Alla conferenza hanno partecipato anche i consiglieri comunali Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio (M5S) e il capogruppo PD Maurizio Caserta, che hanno espresso il loro sostegno alla vertenza portata avanti da “In Strada” per sollecitare l’amministrazione comunale a garantire risposte strutturate e tempestive.

Secondo la rete, oggi a Catania vivono in strada oltre 150 persone, assistite in modo occasionale da volontari e associazioni, spesso in condizioni sanitarie e psicologiche gravemente compromesse. “Non è tollerabile che in una città che si proclama dell’accoglienza – hanno proseguito i promotori-– si pensi che il decoro urbano si difenda nascondendo i poveri, anziché accogliendoli con umanità”.

Un nuovo appuntamento è stato fissato il 7 luglio con un flash mob in piazza Università, mentre a fine settembre si terrà un seminario sui dormitori a bassa soglia.

 

 

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