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Cronaca

Catania, controlli a Picanello, trovate tre auto rubate e scoperta officina abusiva

Durante il servizio in via Maria Gianni i poliziotti hanno rinvenuto 14 involucri di marijuana, trovati in un giubbotto appeso ad una sedia lasciata in strada, ma la droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti

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Un controllo straordinario del territorio nel quartiere Picanello è stato eseguito dagli agenti del Commissariato DI “Borgo Ognina” unitamente al Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e alla Polizia Locale.  In particolare, sono state controllate diverse attività commerciali, tra cui un chiosco-bar di via D’Amico, un autolavaggio di viale Vittorio Veneto e un’officina meccanica nei pressi di via Olivio Sozzi. Sia nell’autolavaggio che nell’autofficina sono state rilevate violazioni in materia di smaltimento di sostanze inquinanti (olio motore e acqua reflue).  Inoltre, nell’officina i poliziotti hanno avuto modo di accertare la mancanza delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività, tra cui l’assenza di Scia. Tutte le attrezzature trovate all’interno dell’officina sono state sottoposte a sequestro amministrativo.

Per le violazioni riscontrate, al titolare dell’officina abusiva sono state comminate sanzioni per 12 mila euro.  Durante il servizio di controllo, in via Maria Gianni, i poliziotti hanno rinvenuto ben 14 involucri di marijuana, trovati in un giubbotto appeso ad una sedia lasciata in strada, di fronte all’ingresso di una stalla. La droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti.  Il pattugliamento ha permesso ai poliziotti di trovare tre auto rubate che, dopo gli accertamenti di rito, sono state riconsegnate ai legittimi proprietari. I numerosi posti di controlli nei punti nevralgici del quartiere Picanello hanno consentito di identificare 123 persone e verificare 65 veicoli.

Per i conducenti più indisciplinati sono scattate le sanzioni per guida senza patente, guida senza casco e omessa revisione periodica, con i relativi fermi amministrativi nei casi previsti dal Codice della Strada. L’attività della Polizia ha consentito di controllare l’intero quartiere, attuando anche una mirata attività volta alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dei lavavetri molesti, nella zona di via Vincenzo Giuffrida e viale Raffaello Sanzio, e dei parcheggiatori abusivi, con particolare riguardo alla zona della scogliera, piazza Mancini Battaglia, piazza del Tricolore, piazza Europa, via del Rotolo. Particolare attenzione è stata dedicata, inoltre, al controllo delle vie della municipalità “Borgo Sanzio”, ove risiedono vittime di atti persecutori e violenza domestica per scongiurare casi di molestie di varia natura.

 

Cronaca

Zafferana Etnea, spari in c.da Poggiofelice, arrestato incensurato trovato con fucili e munizioni

Un 38enne incensurato è stato accusato di detenzione di armi clandestine

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A Zafferana Etnea i carabinieri hanno arrestato un 38enne incensurato poiché responsabile di detenzione di armi clandestine. In particolare i carabinieri, durante un servizio di perlustrazione delle periferie rurali del paese, hanno udito l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco. I militari intuendo che i colpi provenivano dall’abitazione del 38enne, una villetta circondata da ampi spazi verdi, hanno avviato i dovuti accertamenti.

Dall’analisi dei dati della banca dati è merso che l’uomo non era in possesso di alcun porto d’armi né di autorizzazioni alla detenzione di fucili o pistole: pertanto gli uomini dell’Arma hanno deciso di chiedere l’ausilio del nucleo Cinofili di Nicolosi per procedere ad una perquisizione. Dopo l’arrivo del personale dell’unità cinofila assieme ai cani “King” e “Loki”, addestrati per la ricerca di armi ed esplosivi, i carabinieri hanno fatto “irruzione nell’abitazione del 38enne, che è stato subito bloccato e messo subito in sicurezza” dicono dal comando provinciale.

Scattata  la perquisizione in tutta l’abitazione per la ricerca delle armi, è stato trovato  nascosto nella legnaia di un antico forno, un fucile automatico calibro 12, con matricola abrasa, a 5 colpi. L’ispezione dell’arma ha accertato che nel serbatoio c’erano soltanto 4 delle cartucce previste, a riprova che una era stata già sparata e, verosimilmente, era stata proprio quella a produrre il rumore udito dalla pattuglia. Dalla cucina, i due cani cinofili, si sono poi diretti in soggiorno dove hanno “puntato” una credenza.

I conduttori dei cani hanno, quindi, aperto il mobile, nel quale erano nascoste 2 carabine ad aria compressa, 24 cartucce calibro 12 a pallini e una cartuccia calibro 12 a palla unica, nonché una scatola di piombini calibro 4,5 per carabine.   Il 38enne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto, mentre le armi e le munizioni sequestrate saranno inviate al R.I.S. dei Carabinieri di Messina per le necessarie indagini di laboratorio.

 

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Cronaca

Randazzo, si finge carabiniere e tenta di truffare un’anziana, arrestato 19enne

La presenza del truffatore in casa della della donna non è passata inosservata ai vicini di casa che, insospettiti, hanno contattato il figlio della donna, il quale, a sua volta, ha chiesto aiuto ai militari

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Un metodo che, seppur noto e su cui si insiste con campagne di sensibilizzazione e informazione, continua a mietere vittime, proprio perché fa leva sulla pressione psicologica, sulla paura su quello che potrebbe essere definito “sequestro emotivo”. Ed ecco che il metodo del “falso carabiniere”, adottato da un 19enne di Catania, stava per portare a compimento una truffa ai danni di un’anziana.

Siamo a Randazzo, luogo in cui si stava consumando l’atto increscioso. La donna, una 86enne del posto, è stata agganciata telefonicamente da un interlocutore che, fingendosi un carabiniere ed inscenando il classico incidente stradale ai danni di un familiare, era riuscito a convincere l’86enne a farsi consegnare una finta cauzione per evitare l’arresto del parente, in questo caso, del figlio.

La donna, spaventata e impaurita, ha così aperto la porta al malvivente per poi consegnargli una somma pari a 1000 euro. La presenza dell’uomo non è però passata inosservata ai vicini di casa della donna che, insospettiti, hanno contattato il figlio della 86enne il quale, a sua volta, ha chiesto ausilio ai militari della Compagnia di Randazzo.

Una “Gazzella” si è recata prontamente sul posto sorprendendo il truffatore ancora in casa, con in tasca i 1000 euro e intento a convincere la vittima a consegnargli anche i suoi oggetti preziosi.

Il malvivente, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Catania per reati connessi agli stupefacenti è stato quindi arrestato per truffa e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, convalidato l’atto, ha disposto per lui gli arresti domiciliari.

 

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