Connect with us

Cronaca

Catania, parcheggiatori abusivi, la Polizia di Stato sanziona 20 soggetti

Sono stati controllati e sanzionati nell’ambito di una mirata azione di contrasto al fenomeno dei posteggiatori non autorizzati eseguita in occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti

Pubblicato

il

A Catania venti parcheggiatori abusivi sono stati individuati, controllati e sanzionati dalla Polizia di Stato nell’ambito di una mirata azione di contrasto al fenomeno eseguita in occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti.  La linea della fermezza predisposta dal Questore di Catania è stata finalizzata a reprimere una pratica del tutto illegale e a garantire ai cittadini in visita al Cimitero e ai fruitori della “Fiera dei Morti” di poter parcheggiare liberamente, senza ricevere minacce e richieste di denaro.

Il servizio contro il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, svolto dalla Polizia di Stato quotidianamente nelle vie e nelle piazze della città, in questa particolare ricorrenza è stato esteso nelle zone del Cimitero e della “Fiera dei Morti”.  In particolare, nei giorni 1 e 2 novembre gli agenti delle volanti hanno pattugliato tutte le vie limitrofe al Cimitero e alla “Fiera dei Morti” dove sono stati beccati ben 20 parcheggiatori abusivi che hanno cercato di approfittare della presenza dei numerosi veicoli parcheggiati nella zona.

I poliziotti hanno identificato e sanzionato i 20 uomini, tra i 19 e i 60 anni, alcuni recidivi, mentre altri hanno ammesso di aver svolto quest’attività illecita per la prima volta per ottimizzare i guadagni, sfruttando il maggior afflusso di auto nella zona del Cimitero vista la particolare ricorrenza.  Oltre alle sanzioni previste dal Codice della Strada, ai parcheggiatori abusivi, molti dei quali pregiudicati, sono state sequestrate le somme di denaro, in monete, provento della loro attività illecita.

 

Cronaca

Catania, controlli della task-force della Polizia di stato nel rione San Berillo Nuovo

Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati

Pubblicato

il

Proseguono gli interventi di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale da parte della a Polizia di Stato nei vari quartieri di Catania.

I poliziotti hanno condotto un’articolata operazione di controllo nella zona di San Berillo “nuovo”. Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati, a vario titolo, durante il servizio eseguito dalla task-force coordinata dalla Questura di Catania.

Gli agenti della Polizia Locale hanno riscontrato diverse violazioni a carattere amministrativo relative all’occupazione abusiva di suolo pubblico, alla mancanza dei requisiti professionali, all’assenza di licenza e di SCIA di vicinato, alla mancanza del cartello con gli orari di apertura e ciò ha determinato l’elevazione di sanzioni per un totale di quasi 15 mila euro. In Corso Indipendenza, sono stati controllati diversi venditori ambulanti e, in molti casi, sono stati trovati prodotti ortofrutticoli privi del requisito della tracciabilità, necessario ad indicare l’esatta provenienza del prodotto, a garanzia della salute dei consumatori.

In questo caso, si è proceduto a sequestrare oltre 600 chili di prodotti ortofrutticoli, che, dopo le opportune verifiche sull’idoneità al consumo, sono stati donati alla Caritas. Inoltre, durante le fasi degli accertamenti, i poliziotti hanno avuto modo di individuare un barbiere che operava in modo del tutto abusivo. Infatti, alla richiesta di fornire i documenti, l’uomo non è riuscito a fornire l’autorizzazione per la concessione del suolo pubblico, la Scia di vicinato e neanche la Scia per esercitare l’attività, nonostante pubblicizzasse l’attività sui social.

Non solo, oltre a barba e capelli, l’uomo si era “specializzato” a vendere occhiali e profumi, senza averne titolo e, per questa ragione, è stato sanzionato. Alla luce degli esiti dei controlli, al barbiere abusivo sono state contestate sanzioni per 4 mila euro.

 

Continua a leggere

Cronaca

Referendum, cinque quesiti su sicurezza e lavoro, si vota domani e lunedì

Per la validità della consultazione referendaria popolare è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno (50%+1)

Pubblicato

il

Tra domani e dopodomani gli italiani sono chiamati ad esprimersi sui 5 referendum abrogativi in materia di lavoro e cittadinanza. I primi quattro affrontano tematiche legate al mondo del lavoro, con particolare attenzione ai licenziamenti e alla sicurezza. Gli elettori riceveranno quattro schede di colore diverso: verde, arancione, grigia e rossa.

Se si è d’accordo con l’eliminazione della norma oggetto del quesito, bisogna votare sì. Se si è contrari, bisogna votare no.

Il quesito n. 1 (sulla scheda verde) riguarda il cosiddetto “contratto a tutele crescenti” e i licenziamenti illegittimi. In pratica, per gli assunti da marzo 2015, il contratto a tutele crescenti ha eliminato la possibilità del reintegro nella maggior parte dei casi di licenziamento illegittimo, prevedendo solo un indennizzo economico compreso tra 6 e 36 mensilità. Se il referendum venisse approvato per i contratti di lavoro a tempo indeterminato si tornerebbe al sistema precedente, quindi, tornerebbe possibile il reintegro nel posto di lavoro, e non soltanto il risarcimento economico.

Il quesito n. 2 (sulla scheda arancione) riguarda i licenziamenti, e i relativi risarcimenti, nelle piccole imprese. Chiede di eliminare i limiti massimi di risarcimento oggi previsti in caso di licenziamento senza giusta causa. Il referendum propone di lasciare al giudice la possibilità di stabilire liberamente l’ammontare del risarcimento in base alla singola situazione.

Il quesito n. 3 (sulla scheda grigia) riguarda i contratti a termine e propone di eliminare la possibilità attualmente prevista per i datori di lavoro di stipulare contratti a termine della durata massima di dodici mesi, senza dover indicare una motivazione precisa.

Infine, il quesito n. 4 (sulla scheda rossa) riguarda la responsabilità in caso di incidenti sul lavoro. Attualmente, nei casi di appalto o subappalto, le aziende committenti non sono responsabili per gli infortuni sul lavoro, la responsabilità ricade solo sull’impresa che esegue il lavoro, non su quella che lo ha commissionato. Il referendum vuole eliminare questa eccezione: se dovesse vincesse il sì, anche le aziende committenti potrebbero essere ritenute responsabili per danni legati ai rischi specifici dell’attività appaltata.

Il quinto quesito invece sposta l’attenzione su un’altra tematica relativa alla cittadinanza italiana (scheda gialla). Nello specifico se si è d’accordo con il dimezzamento del requisito di residenza per concedere la cittadinanza italiana agli adulti extracomunitari, bisogna votare sì. se non si è d’accordo, bisogna votare no. con la vittoria del si, si passerà dagli attuali 10 anni ai 5 anni per potere richiedere la cittadinanza.

Per la validità della consultazione referendaria popolare è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno (50% più 1).  Sarà possibile votare domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.

 

 

Continua a leggere

Trending