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Cronaca

Catania, rapinato un gioielliere, portato via zaino con dei preziosi e ferito ad una gamba

La vittima sarebbe stata avvicinata da due individui (non chiaro se fossero col volto travisato) a bordo di uno scooter che sotto la minaccia di una pistola l’avrebbero intimato di consegnarli lo zaino

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Rapina a Catania, nella tarda mattinata di oggi, in pieno centro storico cittadino. Un gioielliere di 43 anni sarebbe stato ferito ad un ginocchio da un colpo di pistola esploso da uno di due banditi che l’avrebbero raggiunto in via Giacomo Leopardi.

Da quanto si apprende, la vittima stava camminando a piedi con uno zaino, a quanto sembra pieno di preziosi, quando sarebbe stato avvicinato da due individui (non chiaro se fossero col volto travisato) a bordo di uno scooter che sotto la minaccia di una pistola l’avrebbero intimato di consegnarli lo zaino. Sembra che messo a segno il colpo i banditi avrebbero esploso due colpi d’arma da fuoco: uno in aria e latro contro il gioielliere ferendolo ad un arto.

Scattato l’allarme sul posto volanti della Questura di Catania e personale della scientifica. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini registrate dalle telecamere del sistema di video sorveglianza presenti in zona. L’uomo, invece, è stato condotto da un’ambulanza del 118 all’ospedale Cannizzaro per le cure del caso.

Cronaca

Catania, tentato furto di scooter in centro, arrestati due minori

I due giovani sono stati condotti nell’Istituto Penale per i Minorenni di via Franchetti, in attesa del giudizio di convalida davanti al giudice

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Hanno adocchiato uno scooter, parcheggiato in centro storico, e, con una mossa fulminea, hanno tentato di rubarlo, in pieno giorno, come se nulla fosse.

Il piano di due giovanissimi catanesi di soli 17 anni è andato in fumo, dopo che, entrambi, sono stati sorpresi dal personale di vigilanza di un negozio di via Sant’Euplio a Catania che, immediatamente, ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato.

In pochi istanti, i poliziotti della volante sono giunti sul posto e hanno raccolto gli elementi utili per individuare i due ladri che, nel frattempo, erano fuggiti in auto con a bordo altri due ragazzi, un minorenne alla guida e un maggiorenne.

Dalla testimonianza del personale di vigilanza, i due stavano passando per via Sant’Euplio e, dopo essere scesi dall’auto, hanno tagliato la catena di uno scooter, fermo nei pressi di un negozio, nel tentativo di rubarlo. Non appena hanno capito di essere stati scoperti, sono risaliti in macchina per far perdere le proprie tracce nel traffico cittadino.

Dalla descrizione dei soggetti e dalla direzione dell’auto, i poliziotti sono riusciti a intercettarli e a bloccarli in via Grimaldi.

Dopo aver identificato i quattro ragazzi a bordo, gli agenti hanno perquisito l’auto, trovando nel portabagagli un flex a batteria professionale, poco prima utilizzato per tentare di rubare lo scooter di proprietà di un dipendente di un negozio che l’aveva parcheggiato prima di andare al lavoro. Il minorenne, trovato alla guida di un’auto presa a noleggio dallo zio, è stato sanzionato per guida senza patente e riaffidato ai genitori.

I due 17enni sono stati riconosciuti dal vigilante e sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso.

Sentito il Pubblico Ministero di turno presso il Tribunale per i Minorenni, i due giovani sono stati condotti nell’Istituto Penale per i Minorenni di via Franchetti, in attesa del giudizio di convalida davanti al giudice.

 

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Cronaca

Catania, furto in una cabina elettrica, arrestati due uomini

I due fermati avevano rubato cavi in rame cablati per il collegamento tra unità periferiche e moduli, quattro batterie da 12 volt, un cavo in fibra ottica di colore blu lungo tre metri e un cavo bipolare in rame della lunghezza di cinque metri.

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A Catania i carabinieri del comando stazione di Librino hanno arrestato un 52enne residente a Noto e un 33enne di Catania  ritenuti responsabili del reato di furto aggravato in concorso ai danni della società “e-distribuzione” di materiale custodito all’interno di una cabina ubicata in via Albero. I fatti hanno avuto origine nella mattinata quando i sistemi antifurto, installati nella cabina elettrica, per rilevare tentativi di manomissione e accessi non autorizzati, hanno inviato una segnalazione automatica al dirigente responsabile della sicurezza per l’area di Catania.

Quest’ultimo ha immediatamente informato la centrale operativa del comando provinciale di Catania e il comandante della stazione di Librino, fornendo la posizione esatta della cabina interessata e i dettagli relativi all’anomalia riscontrata. Scattato l’allarme un equipaggio della Stazione di Librino presente nei pressi della località interessata, ha notato un motocarro di colore verde che transitava con andatura lenta nella zona, trasportando materiale metallico visibile nel cassone. Il mezzo è stato subito tenuto sotto osservazione, mentre un’altra pattuglia si è diretta alla cabina elettrica segnalata per effettuare il sopralluogo.

Presso la struttura, i militari hanno, chiaramente, riscontrato segni evidenti di effrazione e l’assenza di materiale elettrico, in particolare batterie e cavi in rame, da quanto indicato dai tecnici della “e-distribuzione” già presenti sul luogo.

Le informazioni acquisite sono state immediatamente diramate via radio a tutti i servizi esterni dell’Arma, informazione ricevuta anche dalla pattuglia che, nel frattempo, continuava a monitorare il veicolo sospetto in movimento.

Sulla base della corrispondenza tra il materiale rubato e ciò che appariva nel cassone del mezzo, non vi erano dubbi: si trattava della refurtiva appena asportata dalla cabina. L’intervento è scattato senza esitazioni: una volta bloccato il mezzo in via dell’Iris, gli investigatori hanno fatto scendere i due occupanti, messi immediatamente in sicurezza, per poi procedere alla perquisizione del veicolo.

Nella parte posteriore del mezzo i militari hanno, effettivamente, ritrovato l’intera refurtiva, che corrispondeva perfettamente al materiale rubato poco prima dalla cabina, consistente in cavi in rame cablati per il collegamento tra unità periferiche e moduli, quattro batterie da 12 volt di cui tre di marca FAAM e una di marca LEOCH, un cavo in fibra ottica di colore blu lungo tre metri e un cavo bipolare in rame della lunghezza di cinque metri.

I due uomini sono stati dichiarati in stato di arresto per furto aggravato in concorso, e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato il provvedimento mentre il costoso materiale è stato interamente recuperato, riconosciuto come parte integrante della dotazione tecnica della cabina danneggiata e restituito alla società “e-distribuzione”, alla presenza dei tecnici incaricati e del responsabile territoriale

 

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