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In Primo Piano

S.M. di Licodia, la replica del sindaco Buttò alle critiche sulle nuove assunzioni

Giovanni Buttò: “Opposizione e indipendenti criticano solo al fine di impedire la realizzazione degli obiettivi dell’amministrazione”

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In merito alla nota stampa a firma dei consiglieri comunali indipendenti e di quelli rappresentanti del gruppo di opposizione ideale comune, è doveroso, a nome mio e di tutta la giunta comunale, fare delle importanti precisazioni. Come ben noto agli stessi firmatari – che hanno anche chiesto di portare in consiglio comunale la mozione di che trattasi -, il comune di Santa Maria di Licodia soffre da parecchi anni il problema della carenza di personale il quale, attualmente, si e ridotto all’osso: dei 32 dipendenti comunali, pochissimi sono funzionari e istruttori amministrativi che li coadiuvano, mentre il resto per la maggior parte sono appartenenti all’area degli operatori (ex categoria a, per intenderci), seppur svolgano mansioni riconducibili a profili superiori. Ciò, in termini pratici, vuol dire che ogni singolo dipendente è oberato del lavoro dell’ufficio/servizio di appartenenza e, specie i funzionari, nonché responsabili delle quattro aree (polizia municipale, affari generali, contabile e tecnico), si ritrovano ogni giorno inabissati in una mole di lavoro considerevole.

In particolare, la burocrazia ha reso ogni settore una giungla normativa che impegna i responsabili e i loro collaboratori in una minuziosa attività di ufficio, che spesso porta ad inevitabili lungaggini, e che è principalmente tesa all’adempimento degli obblighi di legge previsti a pena di sanzione per il comune. Pertanto, molte volte, non si riesce nemmeno a portare a termine l’ordinario e tutto ciò che l’amministrazione si prefigge come obiettivo. I concorsi, per esempio, tema a me molto caro che ho fortemente voluto nel mio programma elettorale, richiedono innanzitutto, materiale umano che attui le procedure, lunghe ed impegnative, dalla preparazione del bando alla assunzione. Nonostante ciò, il piano del fabbisogno del personale approvato dalla giunta comunale a luglio 2024 ha previsto delle figure da assumere nel corso del triennio, in attesa dell’approvazione del bilancio di previsione, poi approvato il 10 settembre 2024, senza il quale non si sarebbe potuto procedere.

Alla luce della legge di bilancio 2025, presentata dal Governo Nazionale, che all’art. 110, comma 9 aveva introdotto il blocco del turn over per gli enti locali con più di 20 dipendenti, imponendo agli stessi di assumere dal 2025 per un importo pari al 75% della spesa derivante dalle cessazioni dell’anno precedente (per Licodia solo n. 1/2 assunzioni), la mia preoccupazione è stata quella di porre il comune al riparo dalla paralisi assunzionale prevista per il 2025. Sicché, lavorando alacremente con l’ufficio di riferimento e con il segretario comunale, abbiamo individuato una modalità di assunzione molto diffusa tra gli enti locali che è quella dell’utilizzo delle graduatorie stilate da altri comuni nell’ambito di concorsi pubblici, con priorità per quelli territorialmente più vicini. Questa procedura, più snella, rapida ed economica (infatti si prevede solo l’esborso di euro 500 per unità a favore dell’ente cedente) rispetto alla procedura concorsuale, ci permetterà di dotarci in pochissimo tempo del 50% delle n. 6 figure che avevamo previsto di assumere nel triennio (numero totale non scelto arbitrariamente da me o dall’amministrazione, ma dettato dalla capacità assunzionale dell’ente sulla base del limite di una spesa complessiva non superiore ad un valore soglia definito come percentuale per ciascun comune della media delle entrate correnti degli ultimi tre rendiconti approvati).

In tal modo, al solo fine di rinforzare la macchina amministrativa del comune di Santa Maria di Licodia, di dare la possibilità di offrire più servizi alla cittadinanza e di dotare gli uffici di figure competenti e qualificate, si voleva ovviare al blocco delle assunzioni previsto della legge di bilancio 2025 – nei giorni scorsi fortunatamente soppresso dall’emendamento pastorino 110.69 – . Ma le difficolta dal 2022 ad oggi di avviare le procedure concorsuali sono legate anche ad altri attori che i consiglieri firmatari conoscono perfettamente: nel 2022, anno dell’insediamento, il bilancio e stato approvato il 27 dicembre, pertanto, è risultato impossibile avviare i concorsi entro l’anno stesso; nel 2023, non solo l’approvazione del bilancio è stata volontariamente rinviata dai consiglieri di opposizione al 2 gennaio, rendendo impossibili le assunzioni, ma è anche stato pesantemente emendato dai consiglieri che oggi denunciano la cattiva amministrazione, depauperando i capitoli destinati ai concorsi e alla retribuzione del personale dipendente -tant’è che il sottoscritto ha impugnato la delibera davanti al tar di Catania -; nel 2024 il bilancio è stato approvato a settembre, pertanto, non è stato possibile avviare le procedure (che richiedono almeno un anno e da concludersi entro il 31 dicembre) proprio per la carenza di personale nell’ufficio di riferimento, dove la responsabile si ritrova a gestire ben cinque uffici/servizi.

In ordine alle citate procedure di assunzione ai sensi dell’art. 110 TUEL (avvenuta nel corso del 2023) e di quella dell’incarico di lavoro autonomo conferito nel 2024 nell’ambito dei progetti PNRR (decreto direttoriale agenzia coesione territoriale n. 107/2018), i consiglieri firmatari dimostrano ancora una volta di non conoscere adeguatamente le procedure e le normative sottese e, soprattutto, di voler dare ai cittadini una visione distorta delle stesse. Le due assunzioni sono, infatti, state oggetto di procedura selettiva pubblica, mediante valutazione dei titoli posseduti e, nel secondo caso, anche mediante pubblicazione della stessa sul portale InPa, secondo i tempi e le modalità di legge. La partecipazione alle due selezioni, miranti a reclutare, nel primo caso, una figura giuridica che gestisse più settori lasciati scoperti dai pensionamenti e, nel secondo caso, un ingegnere/architetto altamente qualificato, per 36 mesi e totalmente eterofinanziato dall’Europa, senza alcun costo a carico dell’ente, era concessa a tutti i coloro che ne avessero i requisiti. Molti hanno criticato la mia scelta di assumere attingendo dalle graduatorie di comuni limitrofi, sostenendo che ciò avrà ripercussioni sulle prossime elezioni amministrative e sulla mia personale ricandidatura. Volevo tranquillizzare tutti i coloro che hanno sostenuto ciò, sottolineando con  forza che io faccio il sindaco non per ottenere benefici personali, e nemmeno per realizzare giochetti politici: la mia missione è quella di mettermi al servizio dei cittadini per realizzare opere di cui tutti fruiranno ora e in futuro e di rinforzare la macchina amministrativa per garantire servizi efficienti che la cittadinanza tutta merita. Nella nota si legge un’accusa forte che è quella di avere svenduto dei posti di lavoro destinati ai licodiesi: ritengo che siano loro a voler svendere il comune che rappresento,  criticando la scelta di dotarlo di personale qualificato, al solo fine di impedire la realizzazione degli obiettivi dell’amministrazione.

In Primo Piano

Catania, aeroporto Fontanarossa out per una gru, rabbia e amarezza tra i passeggeri

“È inammissibile che possa accadere quello che è avvenuto ieri mattina” ha detto l’assessore regionale Alessandro Aricò. Mentre Giovanni Lo Schiavo della Cisal Catania chiede agli “organi competenti di accertare eventuali omissioni e responsabilità”

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Rabbia e amarezza per i tantissimi utenti dello scalo aereo Fontanarossa che ieri mattina sono stati costretti a subire lo stop dei voli in partenza e in arrivo per la presenza di una gru che si trovava nell’area esterna e adiacente all’aeroporto la quale per un guasto è rimasta bloccata. Si tratta di una gru di Italfer che stava eseguendo lavori di prolungamento della pista, nel cantiere di Rfi.

Ci sono volute delle ore prima di smontarla e ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza. Tutto ciò ha provocato la sospensione momentanea dell’operatività di Fontanarossa con diversi voli cancellati o dirottati in altri scali.

Una situazione che ha provocato un vespaio di polemiche. “È inammissibile che nel primo aeroporto della Sicilia possa accadere quello che è avvenuto ieri mattina- ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò- Per ore i voli da e verso Catania sono stati messi sotto scacco da una gru guasta accanto a una pista, costringendo a dirottare voli, anche provenienti da New York, e causando enormi disagi ai passeggeri, in un periodo di traffico intenso. Faremo sentire le nostre ragioni ai vertici di Rfi e confidiamo che episodi del genere non si debbano più verificare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda i sindacati: “Quanto accaduto all’Aeroporto di Catania ha dell’inverosimile. Una situazione gravissima, che ha provocato enormi disagi a viaggiatori, turisti, lavoratori e lavoratrici, costretti a servirsi dell’aereo come unico mezzo di trasporto efficiente in Sicilia orientale”.  A parlare è Giovanni Lo Schiavo, responsabile provinciale della Cisal Catania, intervenuto con fermezza dopo l’interruzione totale dei voli in arrivo e in partenza dallo scalo etneo a causa della presenza di una gru edile lungo le direttrici di volo.  Una anomalia, che ha determinato lo stop delle operazioni di volo e il dirottamento di numerosi aerei su altri scali, come Palermo, Comiso e perfino Roma.

“Come Cisal Catania – prosegue Lo Schiavo- riteniamo doveroso e urgente prendere una posizione netta, ferma e inequivocabile: non è accettabile che una negligenza di questa portata possa mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri e paralizzare uno snodo strategico per l’intera regione”.

I passeggeri, nonostante il disagio subito, non potranno richiedere alcun risarcimento alle compagnie aeree. Il tutto perché quanto accaduto rientra tra le circostanze eccezionali previste dal Regolamento UE 261/2024: “Oltre il danno, la beffa” commenta amaro Lo Schiavo.

“È importante che su quanto accaduto venga compartecipato anche il Presidente della Regione Siciliana, nella sua qualità di massima autorità politica e istituzionale del territorio. Serve un atto di responsabilità istituzionale per tutelare l’immagine della Sicilia e per garantire che episodi simili non si ripetano, soprattutto in un periodo cruciale per il turismo e per la mobilità dei cittadini siciliani- dice Lo Schiavo-  La Cisal Catania chiede con forza che gli organismi competenti facciano immediata chiarezza sull’accaduto e pretende che vengano accertate eventuali omissioni e responsabilità.

Se vi sono dirigenti, tecnici o soggetti istituzionali che hanno contribuito o non impedito una simile situazione, ne chiediamo le dimissioni immediate. Quanto accaduto non può passare sotto silenzio. Non è solo un disagio logistico, è il segnale di una gestione approssimativa e irresponsabile che, se confermata, va radicalmente corretta. A pagarne il prezzo, ancora una volta, sono i cittadini”, conclude Lo Schiavo.

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Adrano, oltre 300 telecamere contro inciviltà e degrado urbano

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER, una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti

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Adrano segna una svolta storica verso una città più sicura, ordinata e rispettosa delle regole. Con l’attivazione di oltre 300 nuove telecamere distribuite capillarmente su tutto il territorio urbano e periferico, l’amministrazione comunale rilancia con decisione il proprio impegno nella tutela del decoro e della legalità.

Dal centro storico alle zone industriali, da piazza Umberto fino alle aree periferiche, ogni angolo della città sarà monitorato in tempo reale, grazie a una rete di videosorveglianza intelligente. Il sistema, basato su tecnologie di ultima generazione, è direttamente collegato con le forze dell’ordine, garantendo un controllo costante e tempestivo su tutto il territorio.

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER. Si tratta di una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti. Collocata strategicamente nei punti più critici, E-KILLER si confonde tra i rifiuti e, senza farsi notare, registra e documenta i trasgressori in azione, fornendo prove inconfutabili per l’identificazione e la sanzione degli autori. Oltre al contrasto dei reati ambientali, la nuova infrastruttura rafforza la prevenzione contro furti, atti vandalici e danneggiamenti. Un investimento sulla sicurezza di tutti, reso possibile anche grazie alla sinergia costante con le forze dell’ordine locali.

“Lo avevamo promesso: Adrano sarebbe rinata – dichiara l’ Amministrazione – oggi aggiungiamo un nuovo tassello alla costruzione di una città più moderna, vivibile e rispettata.” Quella messa in campo non è solo una rete di telecamere, ma una rete di fiducia e corresponsabilità tra istituzioni e cittadini.

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