Connect with us

Cultura

Paternò, l’Archeoclub avvia un nuovo progetto di scavi e valorizzazione

Un’opportunità di riscoperta storica e culturale per il futuro della città

Pubblicato

il

Paternò è pronta a riscrivere la sua storia grazie a un importante investimento destinato agli scavi archeologici sulla Collina Storica. Un progetto che non solo mira a valorizzare il passato della città, ma che getta le basi per un futuro di sviluppo culturale e turistico, facendo emergere un ricco patrimonio finora trascurato.

L’Archeoclub di Paternò, con la sua perseveranza e il suo impegno costante, ha avuto un ruolo cruciale nel sensibilizzare le istituzioni e nel promuovere l’iniziativa che ha finalmente trovato concreta realizzazione.

Già indagando sulle origini del toponimo “Paternò”, si evince la complessità della sua storia antica e le forze centrifughe in essa coesistenti: il nome “Paternò”, utilizzato da tempi immemori, ha radici nel periodo bizantino e deriva dal termine Paternón, riferito alla figura della Venere vergine o alla dea della fertilità. Sebbene la città fosse originariamente conosciuta come Hybla Major, ragioni politiche e religiose portarono alla scelta del nuovo toponimo, segnando una nuova fase nella storia della città. Questo cambiamento, che riflette l’evoluzione del contesto storico e sociale, ha segnato una discontinuità con la memoria antica del luogo, oggi recuperabile grazie alla perseveranza dell’Archeoclub e al subentrato sostegno della Regione Siciliana.

Il finanziamento stanziato consentirà di avviare scavi archeologici mirati a esplorare l’antico sito dell’acropoli di Hybla Major, oggi conosciuto come “Collina Storica di Paternò”. Qui sono stati già rinvenuti reperti risalenti a diverse epoche storiche, da quella greco-romana a quella medievale. Il Cippo di Venere, conservato al Museo di Catania; la Venere di Perri; gli argenti di Paternò, esposti al Pergamonmuseum di Berlino: sono tutti indizi che confermano che la collina è stata testimone di una storia millenaria. E quelli citati rappresentano soltanto una piccola parte dei tesori che potrebbero tornare nella loro città natale, in un futuro museo archeologico.

Molti sono gli indizi che hanno evidenziato la presenza di un sito archeologico a cielo aperto in corrispondenza della Chiesa di Santa Maria dell’Alto: gli interventi strutturali effettuati nel corso della sua storia presentano aspetti particolarmente intriganti perché legati a ragioni che non sembrano riconducibili esclusivamente a esigenze geomorfologiche o tecniche dell’area, e che quindi rappresentano un campo di indagine ancora aperto.

Con l’investimento di 100.000 euro, ottenuto dall’Archeoclub, Paternò sarà oggetto di studi e ricerche che porteranno alla luce un quadro più completo del suo passato, senza dimenticare che il progetto ha anche una rilevanza sociale, oltre che culturale: la valorizzazione del milieu territoriale creerà nuove opportunità per i giovani e le imprese locali, stimolando la nascita di nuove attività nel settore turistico, culturale e artigianale, e generando un indotto economico significativo.

Cultura

Militello in Val di Catania, vince il contest “Borgo dei Borghi 2025”

Il comune siciliano, riconosciuto patrimonio Unesco per il suo straordinario patrimonio barocco, si è posizionato al primo posto tra i 20 borghi in concorso quest’anno nel format legato alla trasmissione di Rai3 “Kilimangiaro”

Pubblicato

il

foto pagina social "Facebook" sindaco Giovanni Burtone

Militello in Val di Catania ha conquistato il primo posto nel tradizionale contest del Borgo dei Borghi, format legato alla trasmissione di Rai3 Kilimangiaro, vincendo nel voto popolare. Il borgo in provincia di Catania, inserito dal 2002 nell’associazione dei Borghi più Belli d’Italia e riconosciuto patrimonio Unesco per il suo straordinario patrimonio barocco, si è posizionato al primo posto tra i 20 borghi in concorso quest’anno.

Militello, un borgo sospeso tra cultura e natura Chiese barocche di inestimabile valore, palazzi nobiliari, un ricco patrimonio culturale testimoniato dai monumenti di epoca medievale e barocca, musei che custodiscono e promuovono tradizioni e buone pratiche locali hanno conquistato il pubblico e la giuria. Un ruolo determinante nella vittoria lo ha avuto anche il valore naturalistico delle cascate dell’Oxena, un percorso naturale che attrae visitatori da tutta Europa.

Grazie a questa vittoria, Militello si prepara essere una delle mete turistiche di punta per l’estate 2025. “Una vittoria straordinaria che premia anni di lavoro e dedizione per la valorizzazione del nostro patrimonio – afferma il sindaco Giovanni Burtone -. Questo primo posto conferma che la strada intrapresa è quella giusta: investire sulla cultura, sul nostro patrimonio Unesco e sulle bellezze naturalistiche come le cascate dell’Oxena. Rai3 e la trasmissione Kilimangiaro ci hanno dato una visibilità nazionale che sapremo sfruttare. Ci aspettiamo l’arrivo di turisti, viaggiatori, curiosi e investitori interessati a scommettere sul nostro territorio con nuove attività di accoglienza e servizi per i visitatori

 

Continua a leggere

Cultura

Paternò, la traslazione del Cristo Velato

Pubblicato

il

Continua a leggere

Trending