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Paternò, caos politico in città, la Lega prende le distanze dalla giunta Naso

“Il nostro partito non è in alcun modo parte della maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione e si colloca attualmente in una chiara posizione di opposizione” si legge in una nota stampa del direttivo provinciale della Lega

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“Il direttivo provinciale della Lega a Catania prende le distanze dall’amministrazione comunale di Paternò guidata da Nino Naso”.  A dirlo in un comunicato il direttivo provinciale del partito di Matteo Salvini. La decisione arriva a distanza di qualche settimana dal rimpasto della giunta comunale operata dal Naso e al cui interno vi sono assessori vedi Antonello Longo e Alfio Amato che sono espressione di alcuni consiglieri comunali quali Orazio Lopis, Ilenia D’Amore e Aldo Governa; soprattutto Lopis è vicino al deputato regionale della Lega Luca Sammartino.

Sarebbe stato lo stesso onorevole Sammartino, da quanto si apprende da esponenti vicino al deputato, a invitare il direttivo provinciale a fare chiarezza sulla posizione del partito a Paternò: “Dopo un’attenta valutazione dell’operato dell’amministrazione, la Lega dichiara con fermezza di non condividere le scelte politiche e amministrative portate avanti negli ultimi mesi. Tale distanza ci porta a sottolineare che il nostro partito non è in alcun modo parte della maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione e si colloca attualmente in una chiara posizione di opposizione”.

Sono contrari al governo cittadino tre consiglieri comunali di Paternò – On Rosanna Lauria Francesco Borzi e Giuseppe Sinatra esponenti legati all’ex vice sindaco della precedente sindacatura Naso Ezio Mannino; quest’ultimo è vicino proprio all’onorevole Sammartino. Paternò – On sosteneva all’inizio della seconda sindacatura Naso l’attuale primo cittadino. Da “decifrare” la posizione del presidente della commissione consiliare al bilancio Antonio Tomaselli: maggioranza o opposizione? Abbiamo provato a contattarlo ma al momento non ha risposto alla telefonata. Vedremo prossimamente.

“La Lega ribadisce il proprio impegno a lavorare nell’interesse esclusivo dei cittadini di Paternò- si legge ancora nella nota stampa- perseguendo una politica trasparente e coerente con i valori che da sempre ci contraddistinguono. La nostra azione sarà rivolta a proporre soluzioni concrete e a vigilare affinché l’amministrazione comunale operi con responsabilità e nell’interesse della comunità locale. Ci auguriamo che tale posizione sia chiara e invitiamo i cittadini a continuare a sostenere il nostro lavoro, basato su trasparenza, competenza e determinazione nel promuovere il bene comune”.

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Paternò, “Lo stadio è in pessime condizioni, è inaccettabile”

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia denuncia le condizioni del Falcone-Borsellino e presenta un’interrogazione al sindaco

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Erba trascurata, impianti fatiscenti, scarsa sicurezza. Lo stadio comunale Falcone Borsellino di Paternò,cuore pulsante dello sport cittadino, versa in condizioni sempre più preoccupanti. A denunciarlo ufficialmente è Alfio Virgolini, a capo del groppo consiliare di Fratelli d’Italia, che ha presentato un’interrogazione rivolta al Sindaco, Nino Naso.

La struttura appresenta da tempo un nervo scoperto per la città e per gli sportivi. «È inaccettabile che un impianto di tale valore sia lasciato in questo stato – dichiara Virgolini.  La sicurezza e la qualità delle attività sportive sono a rischio e serve un intervento immediato».

Nella sua nota ufficiale, il consigliere chiede al primo cittadino di fare chiarezza su diversi punti: quali azioni siano state intraprese negli ultimi otto anni per migliorare la struttura; se esistano progetti pronti per partecipare ai prossimi bandi di finanziamento; quali siano le priorità e i tempi previsti per il rilancio dello stadio.

Non solo. Fratelli d’Italia sollecita l’Amministrazione anche sul coinvolgimento della comunità locale e degli stakeholders nel processo di riqualificazione. «Paternò merita un impianto moderno, sicuro e all’altezza delle ambizioni della sua squadra di calcio», incalza Virgolini.

Il gruppo consiliare attende ora una risposta formale nei tempi previsti dalla legge, mentre il malcontento tra tifosi e cittadini continua a crescere.

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Catania, STM, al Ministero firmato accordo per rilancio attività dell’impianto etneo

L’intesa prevede investimenti complessivi per 5 miliardi e 58 milioni di euro, con agevolazioni pubbliche pari a 2 miliardi e 63 milioni di euro. Di questi, 300 milioni sono stati stanziati dalla Regione Siciliana con delibera della giunta regionale.

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È stato firmato il contratto di sviluppo per il rilancio delle attività dello stabilimento di Catania di STMicroelectronics. Il contratto vede come parti l’impresa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Invitalia e la Regione Siciliana. La firma è avvenuta alla presenza del ministro Adolfo Urso e degli assessori regionali dell’Economia Alessandro Dagnino e delle Attività produttive Edy Tamajo, presenti su delega del governatore Renato Schifani.

L’accordo prevede investimenti complessivi per 5 miliardi e 58 milioni di euro, con agevolazioni pubbliche pari a 2 miliardi e 63 milioni di euro. Di questi, 300 milioni sono stati stanziati dalla Regione Siciliana con delibera della giunta regionale.

Il progetto, approvato dalla Commissione europea, ha ottenuto il riconoscimento di investimento di “particolare rilevanza strategica”, in quanto darà vita al primo impianto integrato in Europa per la produzione di dispositivi in carburo di silicio da 200 mm. Un’iniziativa unica nel panorama europeo, destinata a rafforzare la capacità e la competitività del sistema produttivo nazionale e comunitario dei semiconduttori.

“Siamo di fronte a un investimento che costituisce un unicum a livello mondiale. Lo stabilimento sarà capace di coprire l’intera filiera produttiva nello stesso sito – ha dichiarato l’assessore all’Economia Dagnino – La Regione ha creduto fin dall’inizio in questo progetto, accompagnandolo in tutte le fasi istruttorie e ottenendo garanzie sia rispetto ai livelli occupazionali che al mantenimento dell’investimento in tutte le fasi del progetto che si protrarrà fino al 2037”.

“Oggi dimostriamo che, quando le istituzioni lavorano in sinergia, i risultati arrivano – afferma l’assessore alle Attività Produttive Tamajo – La firma di questo contratto è il frutto di una strategia industriale chiara, condivisa e fortemente voluta dalla Regione Siciliana. Abbiamo messo in campo risorse, competenze e capacità di visione, sostenendo un investimento che segna una svolta per il nostro tessuto produttivo. Con STMicroelectronics la Sicilia entra nel cuore della rivoluzione tecnologica europea e lo fa da protagonista. La politica industriale ha senso solo se genera sviluppo nei territori. Oggi non celebriamo solo un investimento miliardario, ma un patto tra impresa, istituzioni e comunità. Un progetto che parla di occupazione, formazione, innovazione”.

Il progetto STMicroelectronics coinvolgerà 135 fornitori localizzati in Sicilia e porterà benefici anche in termini ambientali e di sostenibilità, contribuendo alla transizione verde e digitale dell’economia europea. L’impresa si impegna, inoltre, ad attivare collaborazioni con centri di ricerca e università, istituire una nuova accademia nel campo della microelettronica e sviluppare competenze specifiche attraverso un piano di formazione per il capitale umano.

Secondo le previsioni, l’investimento genererà ricadute occupazionali significative, con circa 8.623 unità lavorative annue (ULA) in Sicilia e 2.966 nuove assunzioni solo nella nostra regione, di cui oltre 1.200 altamente qualificate. Si stima anche un valore aggiunto di 895 milioni di euro per il territorio siciliano.

Il programma di sviluppo sarà completato entro dicembre 2032, con la possibilità di una proroga di 18 mesi, e prevede l’erogazione delle agevolazioni in base allo stato di avanzamento dei lavori. Successivamente alla fase dell’investimento sarà avviata la fase della piena operatività.

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