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Cronaca

Sigonella, presidio dinanzi la base militare: “La Sicilia è terra di pace”

Sono state numerose le persone che hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Cgil Sicilia. Diversi e articolati i soggetti che vi hanno aderito

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Tantissimi coloro che questa mattina hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Cgil Sicilia presso la base militare di Sigonella. Il forte caldo non ha scoraggiato le tantissime persone che hanno ritenuto di esserci e ribadire il proprio no alla guerra e al riarmo. “Una manifestazione che suggerisce una prospettiva – ha dichiarato intervenendo dal palco il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino- e che intende ribadire che la Sicilia non vuole prestare il fianco a nessuna politica di guerra e che intende rimanere terra di pace”.

Diversi e articolati i soggetti che hanno aderito alla manifestazione, PD, Movimento 5 Stelle, ma anche Sant’Egidio e Legambiente, giusto per citarne alcuni, una manifestazione costruita in pochissimi giorni ma che ha visto da subito il convinto consenso di chi oggi manifestava a Sigonella. “Sarebbe una scelta che anacronistica e che va contro la storia- ha proseguito Mannino- che la Sicilia, terra di pace che si è sempre mobilitata contro la guerra si prestasse a diventare avamposto di guerra piuttosto che di pace”.

Numerosi anche i rappresentanti dal parlamento siciliano, prevalentemente dell’opposizione, che hanno aderito e che sono intervenuti dal palco. Non solo Cgil dunque ma uno schieramento largo che protesta contro lo scenario che si va profilando: “una prima risposta della società civile, della parte sana di una Regione che non intende prestare il fianco alla politica di guerra e corre verso il riarmo e che conferma quello che ci racconta la storia di questa Regione- si legge in una nota della CGIL Sicilia- c’è un mondo siciliano che non solo si è sempre caratterizzato per dire no alla guerra, ma che guarda con forte preoccupazione al pericolo che l’escalation militare determini scelte che incrinino la già fragile tenuta economica e sociale della nostra regione”.

L’ appello è stato promosso da CGIL, insieme a Emergency, Libera, Comunità Sant’Egidio, Anpi, Legambiente, zero Waste, forum acqua pubblica. Hanno aderito Sinistra Futura, Rete catanese Restiamoumani, Incontriamoci, PD, Movimento 5 Stelle, Federconsumatori, Auser, UDÌ, Udu, Nun si Parti, Sunia, Centro Arupe, centro Pio La Torre, AVS, Pax Cristi, Freedom flottilla.

“Oggi i siciliani si sono dati appuntamento per una grande manifestazione per la pace e il disarmo e per chiedere che alla Sicilia sia evitato il destino sciagurato di essere trasformata in un avamposto nello scontro atomico tra i due blocchi militari contrapposti. Per impedire un avvenire davvero oscuro per il popolo siciliano’. Sono parole attualissime ma pronunciate il 4 aprile 1982 da Pio La Torre durante la manifestazione per la pace organizzata per dire NO ai missili cruise a Comiso”. Così il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, intervenendo al presidio davanti la base Usa di Sigonella, promosso dalla Rete siciliana contro la guerra.

Sotto il sole cocente è folta la delegazione Dem composta, tra gli altri, dalla parlamentare nazionale Maria Stefania Marino, dai deputati regionali Valentina Chinnici, Nello Dipasquale, Fabio Venezia, Tiziano Spada, Calogero Leanza e Giovanni Burtone, dalla presidente del Pd Sicilia, Cleo Li Calzi, Giuseppe Pappalardo, segretario della federazione provinciale di Catania e Katia Rapè, segretaria della federazione provinciale di Enna.

“Viviamo in tempi complessi – ha aggiunto Barbagallo – con un governo, quello guidato da Giorgia Meloni, totalmente genuflesso a Trump. E che irresponsabilmente ha detto che se si vuole la pace bisogna preparare la guerra. In questo contesto la Sicilia ritorna al centro dell’attenzione con il Medio Oriente in fiamme a causa del conflitto tra Israele e Iran (al momento cessato ma in cui la tensione resta altissima dopo i bombardamenti dei siti nucleari in Iran da parte degli Usa) e in cui resta ancora irrisolta la questione di Gaza, dove è in corso un vero sterminio di vittime innocenti, tra cui donne e bambini. Lo diciamo chiaramente: stop a tutti i conflitti, in primis quello israelo-palestinese. Restituiamo la parola alla diplomazia e partiamo da un principio assoluto: 2 popoli, 2 stati. Adoperiamoci tutti – governo in primis – per una vera de-escalation. Ma la Sicilia terra di pace, moderazione e convivenza tra i popoli – ha concluso – non sia utilizzata come piattaforma di guerra per eventuali futuri raid militari in Medio Oriente”.

Per il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola (presente al presidio assieme alla deputata Lidia Adorno e altri figure del movimento) “la Sicilia e i siciliani ripudiano la guerra. Stamattina come M5stelle davanti alla base di Sigonella abbiamo portato il nostro messaggio di Pace. Diciamo NO alle guerre e allo spreco di oltre 400 miliardi per le armi. Diciamo SÌ alla pace e all’uso dei fondi per i servizi ai cittadini”.

 

Cronaca

Biancavilla, piantine di cannabis nella terrazza di casa, arrestato 19enne

I poliziotti del commissariato di Adrano hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione, in una zona a forte densità abitativa. Da qui il controllo nell’abitazione

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A Biancavilla gli agenti del commissariato di Adrano hanno arrestato un 19enne per produzione e detenzione ai fini spaccio di marijuana. In particolare i poliziotti hanno scoperto quattordici piantine di marijuana, sistemate in appositi vasi, coltivate con cura sul tetto di casa dal 19enne.

I poliziotti hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione di Biancavilla, in una zona a forte densità abitativa. Per fugare ogni sospetto sulla natura delle piantine, i poliziotti si sono presentati al portone dell’abitazione per effettuare un controllo approfondito, intervenendo con tempestività in modo da impedire qualsiasi forma di occultamento o di distruzione delle piante. Ad aprire la porta di casa è stata la madre del 19enne.

La perquisizione ha confermato le intuizioni dei poliziotti che, giunti nella terrazza a copertura dell’edificio, hanno individuato e recuperato, complessivamente, quattordici vasi con le piantine di cannabis.

Sul posto è stato trovato tutto l’occorrente per la coltivazione, come terriccio e fertilizzante, segno di una meticolosa cura prestata nelle fasi di produzione della cannabis. I poliziotti del commissariato di Adrano hanno ritenuto opportuno estendere la perquisizione anche agli altri ambienti dell’abitazione, rinvenendo nella stanza da letto del 19enne 2,8 grammi di marijuana contenuti in una boccia di vetro e diversi semi di cannabis per un peso di poco più di 14 grammi, per un valore commerciale di circa 15 euro a seme. Sulla sostanza è stata effettuata la verifica con il narcotest che ha confermato la presenza del principio attivo della marijuana.

Sempre all’interno della stanza sono stati trovati un bilancino di precisione e la somma di 450 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.  Agli agenti non è sfuggita la presenza di altre quattro bocce in vetro, vuote ma ancora intrise di residui di sostanza stupefacente.

Il giovane, presente in casa, si è assunto la responsabilità di quanto ritrovato e ha sottolineato che nessuno in famiglia fosse a conoscenza della sua attività illecita. Il 19enne su disposizione del Pubblico Ministero di turno è stato accompagnato presso le camere di sicurezza della Questura di Catania, dove è rimasto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato.

 

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Cronaca

Paternò, 37enne brontese spacciava a piede in centro, arrestato

L’uomo è stato notato dai carabinieri vicino ad un gruppo di giovani in via G.B. Nicolosi. Sottoposto a controllo all’interno di un marsupio nero che indossava sono stati trovati ben 9 involucri contenenti crack per un peso complessivo di quasi 5 grammi

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I carabinieri della compagnia di Paternò hanno arrestato un 37enne residente a Bronte, per “detenzione ai fini di spacci di sostanza stupefacente”.  In particolare, era circa l’una, quando la pattuglia ha scorto l’uomo mentre, con fare guardingo, percorreva a piedi via Gian Battista Nicolosi, stringendo nella mano qualcosa, per poi raggiungere un gruppo di ragazzi fermi poco più avanti.

Avendolo riconosciuto, l’uomo ha precedenti di polizia giudiziaria, i carabinieri hanno deciso di procedere ad un controllo ma, alla vista dei militari, alcuni dei giovani presenti nelle vicinanze si sono rapidamente allontanati. Raggiunto il 37enne, che è apparso subito nervoso per quell’accertamento, i militari hanno deciso di perquisirlo, scoprendo che aveva nascosto, nel pugno della mano, una dose di marijuana da 1,5 grammi.

All’interno di un marsupio nero che indossava sono stati trovati ben 9 involucri trasparenti contenenti crack per un peso complessivo di quasi 5 grammi e due ritagli di carta di alluminio, utilizzati per il confezionamento delle dosi.

L’uomo è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. e obbligo di dimora nel Comune di Bronte, mentre la droga sequestrata è stata trasmessa al laboratorio competente per gli accertamenti qualitativi e quantitativi.

 

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