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Cronaca

Catania, ruba in chiesa, ma scoperto dai carabinieri si pente e restituisce tutto

L’uomo ha voluto scusarsi personalmente con il sacerdote che ha deciso di perdonarlo e ritirare la denuncia

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Furto all’interno della chiesa del Sacro Cuore di Gesù ai Cappuccini di Catania.  A denunciare l’accaduto è stato il sacerdote che si è recato presso la caserma dei carabinieri di Piazza Dante raccontando che qualcuno, approfittando del fatto che le porte erano state lasciate aperte, dopo una funzione religiosa, aveva rubato due grossi altoparlanti che consentivano a tutti i fedeli di ascoltare la “Parola”.

Avviate subito le indagini, svolte anche mediante l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza della zona, i militari hanno individuato il ladro, un 45enne catanese, con precedenti di polizia giudiziaria,  il quale era stato ripreso in sella al suo scooter mentre passava dinanzi all’edificio e poi, probabilmente avendolo visto aperto e vuoto, aveva deciso di parcheggiare ed entrare. Dopo circa due minuti, le telecamere lo avevano ripreso mentre, amplificatori alla mano, usciva dal sagrato e, caricata la merce sul ciclomotore, scappava.

I carabinieri lo hanno raggiunto nella propria abitazione e l’uomo alla vista dei militari si è pentito di quanto fatto, chiedendo di volersi scusare personalmente con il sacerdote che ha deciso di perdonarlo e ritirare la denuncia.

Cronaca

Paternò, carabinieri controllano ambulanti, sequestrati alimenti e dati in beneficenza

La merce sequestrata (arance, ortaggi e frutta in genere) è stata devoluta in beneficenza alla mensa sociale “La Bisaccia del Pellegrino”

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Operazione questa mattina a Paternò da parte dei carabinieri del comando tutela agroalimentare di Messina, con il supporto dei colleghi dell’Arma della locale compagnia e degli agenti della polizia municipale. Il controllo ha riguardato complessivamente 4 ambulanti presenti in Piazza Rosario Livatino e lungo Viale dei Platani.

Carabinieri che hanno proceduto al sequestro della merce. L’operazione di oggi non è altro un controllo finalizzato al rispetto della normativa comunitaria e nazionale sulla rintracciabilità dei prodotti agroalimentari. La merce sequestrata (arance, ortaggi e frutta in genere) è stata devoluta in beneficenza alla mensa sociale “La Bisaccia del Pellegrino”. Non è chiaro se sono stati sanzionati i venditori ambulanti oggetto dei controlli.

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Cronaca

Etna, colata lavica debolmente alimentata

Il braccio lavico non raggiunge quota 2.000 metri, mentre quella precedente, sulla quale si sovrappone, aveva un fronte avanzato a quasi quota 1.800 metri

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Foto dal profilo "Facebook" Salvo Cocina

E’ sempre più debolmente alimentata la colata che emerge dall’8 febbraio scorso dalla frattura alla base della bocca Nuova dell’Etna, a quota 3.050 metri circa. Il braccio lavico non raggiunge quota 2.000 metri, mentre quella precedente, sulla quale si sovrappone, aveva un fronte avanzato a quasi quota 1.800 metri.

Resta assente l’emissione di nube eruttiva. E’ quanto emerge dall’analisi degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania che hanno mantenuto il bollettino di avviso per il volo, il Vona, di colore arancione, che non impatta sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Gli strumenti dell’Ingv che seguono costantemente l’attività del vulcano attivo più alto d’Europa da due giorni registrano un calo evidente del tremore, che si attesta costantemente su valori medio-bassi. E’ un segnale della bassa energia presente nei condotti magmatici interni dell’Etna che lascia ipotizzare si stia andando verso la fine dell’attuale fase eruttiva.

Intanto proseguono gli assalti di turisti ed escursionisti nella zona in cui si trovava la colata lavica. La notte scorso intorno alle 3 del mattino una coppia aveva lanciato l’allarme alla centrale operativa dei vigili del fuoco affermando di aver perso il senso di orientamento e di essersi smarrita nei pressi dell’osservatorio astrofisico di Serra La Nave, in territorio di Ragalna . Immediato è scattato il piano di soccorso. Fortunatamente poco dopo è giunta un’altra chiamata alla centrale operativa da parte della stessa coppia informando gli operatori che avevano ritrovato la strada di ritorno.

 

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