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Cronaca

Catania, operazione antimafia “Mercurio”, il Prefetto sospende sindaco di Ramacca

Sempre nell’ambito della stessa inchiesta sospesi il vice presidente del consiglio comunale ramacchese Salvatore Fornaro e il consigliere di Misterbianco, Matteo Marchese, mentre il deputato Giuseppe Castiglione si dimette dalla Commissione antimafia all’Ars

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Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, con provvedimenti adottati in data odierna, ha sospeso dalla carica il Sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, e il Vice Presidente del Consiglio Comunale del medesimo Ente, Salvatore Fornaro, e il Consigliere Comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, sottoposti alla custodia cautelare in carcere, come disposto dal GIP presso il Tribunale di Catania nell’ambito dell’operazione “Mercurio”, eseguita dall’Arma dei Carabinieri. Il provvedimento è stato emesso a norma dell’art. 11 del d. lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 (cd. Legge “Severino).

Intanto il deputato dell’Assemblea regionale Siciliana, Giuseppe Castiglione, arrestato nell’ambito dell’operazione Mercurio dai carabinieri del Ros di Catania, ha espresso la volontà di dimettersi dal gruppo Popolari e autonomisti e dalle commissioni legislative di cui era componente, Affari istituzionali e Antimafia. È quanto ha appreso il suo legale, l’avvocato Salvo Pace.Il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, aveva già proposto al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, secondo quanto stabilito dal regolamento, la decadenza di Castiglione da componente della stessa commissione.

 

Cronaca

Catania, arrestato 17enne trovato con droga e nascondeva fucile, pistola e 400 proiettili

I poliziotti l’hanno fermato davanti ad un supermercato a bordo di uno scooter al cui interno sono stati trovati 300 grammi di marijuana, mentre a casa, sotto il letto. rinvenute le armi e le munizioni

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A Catania un 17enne è stato arrestato dagli agenti del commissariato di “Borgo- Ognina” perché trovato in possesso di 49 bustine di marijuana del peso complessivo di 300 grammi e di 365 euro, un fucile e un revolver con circa 400 proiettili.  E’ accusato di detenzione illegale di armi e munizioni, reati che prevedono una pena superiore ai 10 anni di reclusione.

Il minorenne è stato bloccato dagli agenti mentre si aggirava in sella ad uno scooter nel parcheggio di un supermercato. Alla vista degli agenti il giovane ha gettato a terra le chiavi dello scooter e tentato di fuggire ma è stato bloccato. La droga l’aveva sotto il sellino dello scooter e il denaro lo aveva addosso. Le armi e le munizioni sono state sequestrate durante una perquisizione nella sua abitazione del quartiere San Cristoforo. Gli agenti le hanno trovato sotto il letto, nella sua stanzetta.

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Cronaca

Catania, tragedia sul lavoro, morto marinaio 52enne nel Porto etneo

Vincenzo Giova ha perso la vita mentre era imbarcato sulla nave Eurocargo Ravenna- Palermo della compagnia Grimaldi. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato durante un’operazione di carico e scarico

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Tragedia sul lavoro a Catania. Un marinaio napoletano di 52 anni Vincenzo Giova, , è morto ieri sera mentre era al lavoro a bordo dell’eurocargo Ravenna, del gruppo Grimaldi, che sarebbe dovuto salpare per Salerno. L’incidente sarebbe avvenuto durante le fasi di carico nel porto del capoluogo etneo. Sul posto sono intervenuti militari della Guardia costiera, agenti della polizia di frontiera e personale del 118. La Procura di Catania, con la procuratrice aggiunta Agata Santonocito e la sostituta Lina Trovato, ha aperto un’inchiesta, affidando le indagini alla polizia, e disposto il sequestro dell’area della nave dove è avvenuto l’incidente per potere eseguire rilievi e atti utili alle indagini. La compagnia Grimaldi è vicina alla famiglia della vittima e i loro funzionari sono a Catania per seguire il caso da vicino.

La Cgil e la Cisl, la Filt Cgil e la Fit Cisl di Catania si dichiarano “addolorati e arrabbiati” perché ancora una volta “un lavoratore ha perso la vita mentre si guadagnava da vivere. Giova, padre di quattro figli, campano, lavorava da anni nel settore marittimo e non ha più fatto ritorno a casa lasciando nel dolore i propri familiari e tutte le persone che lo amavano. È una storia che non vorremmo più raccontare e che invece si ripete in contesti lavorativi sempre diversi, ma con dinamiche sempre analoghe. Siamo convinti che queste tragedie potrebbero essere evitate se solo si investisse di più nei sistemi di sicurezza, nella formazione, nei controlli e in tutto ciò che ha a che fare con la sicurezza di chi opera in tutti i luoghi di lavoro. Continueremo a fare la nostra parte affinché si arrivi a questi obiettivi e non abbandoneremo mai questa battaglia che giudichiamo prioritaria nell’azione sindacale. Ci stringiamo con grande dolore ai familiari del lavoratore”.

Intervento anche dell’Ugl: “Esprimiamo la nostra profonda vicinanza alla famiglia del marinaio napoletano deceduto in un incidente al porto di Catania. Questa ennesima tragedia ci ricorda, ancora una volta, quanto sia urgente mobilitarsi per fermare la strage silenziosa che ogni giorno colpisce i lavoratori in Italia”. Queste le parole del responsabile provinciale del Dipartimento “Infrastrutture, trasporti e logistica, ambiente e rifiuti, dell’Ugl catanese Uccio Lauricella.

Per il segretario territoriale dell’Ugl Etnea Giovanni Musumeci “Gli incidenti mortali sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per tutta la comunità. Non possiamo accettare il ripetersi di queste tragedie. È fondamentale investire sulla sicurezza del lavoro e sulla formazione continua del lavoratore e che si adottino misure rigide di prevenzione e si intensificano i controlli e le ispezioni per garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza”.

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